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Le due anime del cardinale Lercaro

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un vero e proprio corso mascherato con carri animati che percorrevano<br />

le strade <strong>del</strong> centro cittadino. Non si pagava il biglietto ed<br />

era organizzato da <strong>due</strong> associazioni' di sinistra: FUNSI (Unione nazionale<br />

solidarietà infanzia) e l'API (Associazione pionieri italiani).<br />

Anche se più bello, il carnevale dei figli di Balanzone aveva un<br />

grosso difetto: era in passivo. Per questa ragione, nel 1954 il<br />

sodalizio bolognese si rivolse all'Ente turismo per avere una sovvenzione.<br />

Contemporaneamente — ma non si sa se furono i figli<br />

di Balanzone a chiederlo o la curia a offrirlo — il <strong>cardinale</strong> concesse<br />

il patrocinio. Nell'annunciare che si preparava il carnevale<br />

1954, il giornale <strong>del</strong> sodalizio scrisse: « S.E. il Cardinale Arcivescovo<br />

Giacomo <strong>Le</strong>rcaro ha voluto degnarsi di concedere il suo alto<br />

Patronato » 55 .<br />

L'Ente turismo concesse il contributo, ma, contemporaneamente,<br />

l'iniziativa passò di mano 56 . Il Corso mascherato dei bambini fu ribattezzato<br />

Carnevale nazionale dei bambini e finì sotto il controllo<br />

<strong>del</strong>la curia. Dopo di che venne chiamato il « carnevale <strong>del</strong><br />

<strong>cardinale</strong>». Della nuova iniziativa di <strong>Le</strong>rcaro — anche se qualcosa<br />

di analogo era già stato fatto a Ravenna 57 — parlarono, naturalmente<br />

in chiave politica, tutti i giornali.<br />

<strong>Le</strong> cose più incredibili furono scritte dal giornalista cattolico<br />

americano Frederic Sondern Jr., la cui prosa ebbe una diffusione<br />

enorme grazie a « Selezione <strong>del</strong> Reader's Digest ». Scrisse che « il<br />

Cardinale sparò il primo colpo <strong>del</strong>la guerra psicologica, organizzando<br />

una festa all'aperto per i bambini, poco prima <strong>del</strong>la Quaresima. Il<br />

sindaco rispose annunziando un ballo mascherato di bambini da tenersi<br />

lo stesso giorno nel magnifico salone <strong>del</strong> Municipio. Sfortunatamente<br />

quel giorno nevicava. Dozza comparve raggiante tra parecchie<br />

centinaia di bambini che portavano le maschere rosse ricevute<br />

in dono, mentre il Cardinale era solo nel suo palazzo »[...] « Quando<br />

si trattò di celebrare l'Epifania, il Cardinale <strong>Le</strong>rcaro fece svolgere<br />

una magnifica processione con i Re Magi in groppa a veri cammelli.<br />

Il sindaco Dozza ordinò a tutti i buoni comunisti di mandare<br />

i loro bambini alla festa che egli, Dozza, avrebbe dato alla stessa<br />

ora <strong>del</strong>la processione. Il giorno stabilito, 40.000 bambini con i loro<br />

genitori gremivano Piazza Maggiore per assistere alla cerimonia religiosa.<br />

Il sindaco dove accontentarsi di 60 piccoli ospiti » 58 .<br />

Una ricostruzione così fantasiosa può non stupire, se si pensa al<br />

clima politico di quegli anni. Stupisce invece che un giornalista<br />

cattolico non sapesse che la quaresima viene dopo l'Epifania e non<br />

prima, anche se doveva avere <strong>del</strong>le capacità divinatorie perché nel<br />

1954 anticipò la sconfitta che la sinistra — sul fronte <strong>del</strong> carnevale<br />

— avrebbe subito nel 1955. Dopo il doppio carnevale <strong>del</strong> 1953<br />

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