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Le due anime del cardinale Lercaro

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chiesa avrebbe tollerato in Italia quanto si apprestava a proibire in<br />

Francia. La missione dei « preti operai » cessò ufficialmente nel<br />

1959 perché il S. Uffizio aveva constatato che « il lavoro in fabbrica<br />

o in qualsiasi azienda, espone a poco a poco il sacerdote all'influenza<br />

<strong>del</strong>l'ambiente » inducendolo a « pensare come i suoi compagni di<br />

lavoro in campo sindacale e sociale e a prendere parte alle loro rivendicazioni:<br />

terribile ingranaggio che lo trascina rapidamente a partecipare<br />

alla lotta di classe ».<br />

Quello di finire con la coscienza nell'ingranaggio <strong>del</strong>la lotta di<br />

classe o di restare folgorati sulla via <strong>del</strong>l'officina era un pericolo<br />

che non correvano i « frati volanti ». A differenza dei « preti operai<br />

», che avevano scelto di dividere la fatica degli operai per meglio<br />

compiere la loro opera di evangelizzazione, essi non hanno mai<br />

pensato di entrare in officina e di lavorare. Volevano evangelizzare<br />

le masse operaie, ma per staccarle dai partiti di sinistra e dai sindacati.<br />

Sia pure in nome <strong>del</strong>la religione hanno sempre fatto <strong>del</strong>la lotta<br />

di classe. Il meno che si possa dire è che erano, consapevolmente o<br />

no, al servizio <strong>del</strong> grande padronato.<br />

La « condizione operaia » a loro non interessava, ma solo quella<br />

politica. « Nel 1952 — ha scritto padre Toschi — si viveva a Bologna<br />

ancora nel clima degli anni <strong>del</strong>l'immediato dopoguerra. Ricatti<br />

di ogni genere, intimidazioni, violenze erano largamente usate<br />

per incutere paura e soggezione fra il popolo. Soprattutto nelle campagne,<br />

nella periferia <strong>del</strong>la città e nelle fabbriche, i nostri erano<br />

isolati, boicottati, perseguitati ». Pertanto, prosegue il frate « In<br />

un momento nel quale il PCI aveva tentato di soffocare, con un<br />

cerchio di paura, la vita dei cattolici e dei democratici bolognesi,<br />

che cosa bisognava fare? » [...] « Quando i comunisti arrivarono<br />

all'impertinenza di chiamare a parlare, nelle piazze e nei grandi teatri<br />

di Bologna, gli spretati padre Tondi e don Gaggero; quando il<br />

settimanale 'Due torri' usciva nelle più basse calunnie contro la<br />

Chiesa, la Gerarchia e il clero, con attacchi personali di una violenza<br />

e falsità inaudite, si poteva non intervenire? » 37 .<br />

Fu per queste ragioni che i « frati volanti » decisero di scendere<br />

nelle piazze, anche se non è vero che la pace religiosa fosse in pericolo.<br />

Di tanto in tanto, sui giornali <strong>del</strong>la sinistra appariva qualche<br />

articolo di 'pretto sapore anticlericale — quasi mai il contenuto era<br />

antireligioso — ma il fenomeno era più di archeologia politica che<br />

non di politica vera e propria. Non si vede poi come « Due torri »<br />

— un periodico <strong>del</strong> PCI — avesse potuto dare lo spunto per costituire<br />

la Fraternitas nel 1953 dal momento che vide la luce nel<br />

1956, in occasione <strong>del</strong>le amministrative.<br />

Pochi episodi basteranno per dare un'idea <strong>del</strong>l'attività dei « frati<br />

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