Le due anime del cardinale Lercaro
Le due anime del cardinale Lercaro
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città, <strong>del</strong>la montagna, <strong>del</strong>la bassa; la vita religiosa <strong>del</strong> nostro mondo<br />
operaio; la coordinazione e la intensificazione <strong>del</strong>la nostra opera di<br />
carità e di assistenza ».<br />
Concludendo, ricordò che in quel giorno, era il 13 ottobre, cadeva<br />
« l'anniversario <strong>del</strong>l'ultima apparizione <strong>del</strong>la Vergine a Fatima<br />
» per cui affidava « al Cuore Immacolato <strong>del</strong>la Vergine l'impresa,<br />
che impegnerà tutto il mio ministero tra voi » 19 .<br />
Quello di <strong>Le</strong>rcaro era il classico discorso pastorale, <strong>del</strong> quale si<br />
può dire poco sul contenuto, ma molto sullo spirito che lo permeava.<br />
Fu sicuramente il seguito di quello <strong>del</strong> 22 giugno. Ancora una volta<br />
era il principe <strong>del</strong>la chiesa, più che il pastore, che indicava ai fe<strong>del</strong>i<br />
— ma non solo a loro — quello che avrebbero dovuto fare.<br />
Agli uomini e alle organizzazioni che non gravitavano nell'ambito<br />
<strong>del</strong>la curia, pur essendo impegnati nell'azione politica antimarxista,<br />
chiese di rinunciare alle rispettive autonomie e di riconoscerlo quale<br />
guida unica nella battaglia contro la sinistra. Era un grosso errore<br />
politico perché mirava a esautorare un'intera classe, quella imprenditoriale,<br />
e perché rivelava la sua avversione verso il laicismo <strong>del</strong>la<br />
borghesia.<br />
Quel programma conteneva un secondo errore. Dopo avere annunciato<br />
che l'esigenza primaria era quella di salvare l'anima dei<br />
« piccoli », non spese una parola per gli adulti. Per loro non c'era<br />
salvezza, nel senso cristiano <strong>del</strong>la parola. Così facendo si ergeva a<br />
giudice degli uomini che era stato mandato a evangelizzare e li abbandonava<br />
senza tentare di salvarli, ignorando l'aspetto principale<br />
<strong>del</strong>la missione <strong>del</strong> sacerdote, il quale deve andare tra le masse per<br />
« consacrare e battezzare, predicare e assolvere ».<br />
Nel discorso-programma di <strong>Le</strong>rcaro vi è un altro elemento importante,<br />
anche se potrebbe sembrare un doveroso omaggio rituale. Come<br />
va inteso il ripetuto richiamo alla Madonna? Appunto come un<br />
semplice rituale o come il segno di una scelta precisa di campo?<br />
Sempre, nella storia <strong>del</strong>la chiesa, il riferimento al culto <strong>del</strong>la Vergine<br />
significa e copre un indirizzo tradizionale e conservatore, in<br />
senso teologico, se non addirittura un'operazione di ripiegamento<br />
e restaurazione religiosa, rispetto a posizioni nuove o innovative.<br />
<strong>Le</strong>rcaro non fece eccezione. Il suo richiamo alla Madonna fu giudicato<br />
una scelta di campo. Un indirizzo preciso sia per l'impegno<br />
religioso che per quello sociale, anche se presto ci si accorse che i<br />
conti non tornavano. Egli procedeva lungo <strong>due</strong> piani che, semplificando,<br />
potrebbero essere così indicati: linea progressista in campo<br />
religioso e conservatrice in quello politico. Per questo si arrivò a<br />
sospettare che il suo discorso liturgico avesse lo scopo di attirare<br />
nuove masse di fe<strong>del</strong>i ai quali fare accettare — sul piano politico-so-<br />
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