Quando lavorare non nobilita - Santuario della Guardia

Evidentemente l’iconografia della
Madonna della Guardia si è ormai
precisata e stabilizzata. Questo
dipinto prezioso del sec. XVIII, attribuito
alla scuola del Piola, raffigura
la Vergine, col Bambino sul braccio
sinistro, la mano indicante il mandato
di “costruire qui” una Cappella
e l’estatico veggente contadino con
il suo falcetto. Particolare inusuale
nell’iconografia su tela, il colore dei
capelli di Benedetto. Finalmente non
un “vecchietto” calvo, ma com’era
prevedibilmente, un uomo maturo
nel pieno del suo vigore, papà di
Bartolomeo e Pasquale, i suoi ragazzi
e primi collaboratori del padre nella
costruzione, testimoni dei primi passi
della grande avventura e successori
dello stesso nel prosieguo del cammino.
Il dipinto si trova su un telo
di dimensioni m. 1,60x1,10, portato
forse un tempo in processione e ora
conservato, in attesa di opportuno
restauro e non esposto ai fedeli. Sul
retro, di fattura meno pregevole, il dipinto
del monogramma di Maria con
angioletti e come sfondo una nube.
Il restauro, che è in attesa di perizie,
consensi autorevoli e... di generosi
mecenati, porterà, speriamo presto,
all’ammirazione e venerazione dei
fedeli un nuovo “pezzo” dell’umile e
grande storia della Guardia.
Il gonfalone del XVIII secolo: pittura su damasco della scuola del Piola.
laGuardia
Mensile del Santuario di Nostra Signora della Guardia - Genova
16122 GENOVA - ANNO 116 - N. 04 APRILE 2011
PERIODICO ROC - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003
(CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - MP/GENOVA NO/51/2011
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