Quando lavorare non nobilita - Santuario della Guardia
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Vedere<br />
Maria<br />
le ragioni del credere<br />
ci di cielo?<br />
certo rigore scientifi co pur<br />
riconoscendo le diffi coltà. Da<br />
un lato la conoscenza del fenomeno<br />
è limitata e <strong>non</strong> permette<br />
né il discernimento né<br />
la prova, dall’altro lato l’approccio<br />
scientifi co è troppo<br />
recente. Sia l’elettroencefalogramma<br />
sia l’ologramma<br />
sui veggenti (che pure<br />
hanno provato che l’estasi<br />
autentica <strong>non</strong> è patologica)<br />
restano un’eccezione, bloccati<br />
dagli ambienti scientifi ci e dai<br />
veggenti stessi che <strong>non</strong> amano<br />
essere trasformati in cavie.<br />
Il Dizionario offre spunti di<br />
rifl essione molto interessanti,<br />
che rispondono alle numerose<br />
domande provocate dalle<br />
apparizioni, e alcune linee<br />
guida per orientarsi.<br />
<strong>Quando</strong> credere? Oltre al<br />
fatto che il veggente sia persona<br />
credibile e equilibrata,<br />
il dizionario indica alcune<br />
linee di discernimento di cui<br />
due sono fondamentali: che<br />
i messaggi e le testimonianze<br />
siano conformi al Vangelo<br />
e che i frutti spirituali di<br />
queste esperienze straordinarie<br />
siano secondo il criterio<br />
stabilito dal Cristo<br />
(l’albero si giudica dai frutti).<br />
Perché tanto interesse per<br />
le apparizioni? “Nella not-<br />
te <strong>della</strong> fede - si legge nel<br />
dizionario - nell’asfi ssia<br />
del materialismo<br />
le<br />
apparizioni<br />
sono fi nestre<br />
aperte sul<br />
cielo. Quello che <strong>non</strong><br />
vedo io, lo vedono i veggenti”.<br />
In realtà le appari-<br />
zioni <strong>non</strong> si limitano solo ad<br />
un’immagine, ma aprono nei<br />
veggenti una comunicazio-<br />
ne profonda da persona<br />
a persona, una relazione<br />
con Dio stesso. . Essi sono<br />
persone molto umili e sem-<br />
plici elevate al di sopra di sé<br />
stesse dalla “luce delle apparizioni”<br />
che è una luce spirituale<br />
che li tocca così in-<br />
timamente e profondamente<br />
da far loro dire: “Quella luce<br />
era Dio”. Per questo il dizio-<br />
nario sembra suggerire che<br />
un’apparizione è essenzial-<br />
mente una comunicazione<br />
personale. I veggenti tornano<br />
alla vita normale <strong>non</strong> come<br />
ci si sveglia da un sogno, ma<br />
viceversa: come dalla realtà<br />
vera alle ombre <strong>della</strong> vita. Le<br />
apparizioni sono per loro una<br />
pista di decollo verso la<br />
vera vita in Dio.<br />
Perché Maria? Le appari-<br />
zioni esercitano un’attrattiva<br />
verso l’aldilà <strong>della</strong> vita<br />
terrena. Maria appare su<br />
questa frontiera del tempo e<br />
dell’eternità di Dio e degli uomini<br />
come una mediazione<br />
materna perché lei, umile<br />
tra le donne, ha dato alla luce<br />
Dio tra gli uomini in modo<br />
che essi, a loro volta, crescessero<br />
alla vita divina. Dandole<br />
la missione di Madre <strong>della</strong><br />
Chiesa, suo Figlio l’ha dotata<br />
di mezzi per portarla a compimento<br />
e l’apparizione può<br />
essere uno di questi: un mezzo<br />
straordinario ma <strong>non</strong><br />
miracoloso, perché “un’apparizione<br />
<strong>non</strong> è miracolosa;<br />
è un segno interiore, <strong>non</strong> un<br />
prodigio”. C’è nel Dizionario<br />
una forte sottolineatura sul<br />
fatto che è Dio che divinizza<br />
l’uomo dandogli la capacità<br />
(forza e luce) di vivere con<br />
il suo amore divino perfettamente<br />
altruista. “L’amore<br />
prepara l’uomo a condividere<br />
la vita eterna di Dio: tutto<br />
questo avviene normalmente<br />
senza miracoli o prodigi”.<br />
Fonte: René Laurentin Patrick Sbalchier<br />
“Dizionario delle apparizioni <strong>della</strong><br />
Vergine Maria”, Ed. Art 2010<br />
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