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02.06.2013 Views

LCosa dice la Chiesa delle apparizioni? Perché ha riconosciuto solo 15 apparizioni mariane su 2400? Apparizioni, squar Sono volutamente ignorate dalla teologia fondamentale e da quella morale, la teologia biblica oppone alle visioni la Rivelazione che è Parola di Dio, l’esegesi le considera un fenomeno let- 20 ivana zanobelli terario, eppure le apparizioni hanno da sempre affascinato credenti e no, persone semplici e santi. Il primato spetta alle apparizioni della Madonna che secondo il recentissimo “Dizionario delle Apparizioni di Maria”di René Laurentin e Patrick Sbalchiero sono più di 2400, di cui solo 15 sono riconosciute uffi cialmente dalla Chiesa. All’interno dell’atteggiamento uffi ciale, da sempre improntato a grande diffi denza, si apre nel 1996 uno spartiacque quando il nuovo Codice di Diritto Canonico non proibisce più qualsiasi pubblicazione sull’argomento. Semplicemente non ne parla più. Non c’è divieto, anche se le apparizioni restano in fondo alla scala dei valori e delle certezze della Chiesa. Nessun cristiano è obbligato, in coscienza, a credere ad un’apparizione, anche se riconosciuta uffi cialmente. Nel Catechismo della Chie- sa Cattolica l’allora Card. J. Ratzinger ricordava che, dopo la morte degli Apostoli “ci sono state delle rivelazioni dette ‘private’ di cui alcune sono state riconosciute dall’autorità della Chiesa. Non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è di migliorare o di completare la Rivelazione defi nitiva del Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una certa epoca della storia”. (67) Certamente alcune apparizioni come quelle di Guadalupe (Messico), di Aparecida (Brasile), di Lourdes e Fatima o di Rue du Bac (Europa) hanno avuto un’importanza profetica, storica e culturale notevole nel sottolineare, di volta in volta, il valore della cultura meticcia la priorità dei poveri, il bisogno di spiritualità di fronte al rischio di un appiattimento sul materialismo. Alcune apparizioni della Vergine hanno fondato i maggiori santuari e pellegrinaggi senza i quali il mondo sarebbe più povero. In che modo allora il Dizionario si avvicina al tema e quale approccio suggerisce al lettore? L’atteggiamento del Dizionario è aperto a tutto: affronta l’argomento con un

Vedere Maria le ragioni del credere ci di cielo? certo rigore scientifi co pur riconoscendo le diffi coltà. Da un lato la conoscenza del fenomeno è limitata e non permette né il discernimento né la prova, dall’altro lato l’approccio scientifi co è troppo recente. Sia l’elettroencefalogramma sia l’ologramma sui veggenti (che pure hanno provato che l’estasi autentica non è patologica) restano un’eccezione, bloccati dagli ambienti scientifi ci e dai veggenti stessi che non amano essere trasformati in cavie. Il Dizionario offre spunti di rifl essione molto interessanti, che rispondono alle numerose domande provocate dalle apparizioni, e alcune linee guida per orientarsi. Quando credere? Oltre al fatto che il veggente sia persona credibile e equilibrata, il dizionario indica alcune linee di discernimento di cui due sono fondamentali: che i messaggi e le testimonianze siano conformi al Vangelo e che i frutti spirituali di queste esperienze straordinarie siano secondo il criterio stabilito dal Cristo (l’albero si giudica dai frutti). Perché tanto interesse per le apparizioni? “Nella not- te della fede - si legge nel dizionario - nell’asfi ssia del materialismo le apparizioni sono fi nestre aperte sul cielo. Quello che non vedo io, lo vedono i veggenti”. In realtà le appari- zioni non si limitano solo ad un’immagine, ma aprono nei veggenti una comunicazio- ne profonda da persona a persona, una relazione con Dio stesso. . Essi sono persone molto umili e sem- plici elevate al di sopra di sé stesse dalla “luce delle apparizioni” che è una luce spirituale che li tocca così in- timamente e profondamente da far loro dire: “Quella luce era Dio”. Per questo il dizio- nario sembra suggerire che un’apparizione è essenzial- mente una comunicazione personale. I veggenti tornano alla vita normale non come ci si sveglia da un sogno, ma viceversa: come dalla realtà vera alle ombre della vita. Le apparizioni sono per loro una pista di decollo verso la vera vita in Dio. Perché Maria? Le appari- zioni esercitano un’attrattiva verso l’aldilà della vita terrena. Maria appare su questa frontiera del tempo e dell’eternità di Dio e degli uomini come una mediazione materna perché lei, umile tra le donne, ha dato alla luce Dio tra gli uomini in modo che essi, a loro volta, crescessero alla vita divina. Dandole la missione di Madre della Chiesa, suo Figlio l’ha dotata di mezzi per portarla a compimento e l’apparizione può essere uno di questi: un mezzo straordinario ma non miracoloso, perché “un’apparizione non è miracolosa; è un segno interiore, non un prodigio”. C’è nel Dizionario una forte sottolineatura sul fatto che è Dio che divinizza l’uomo dandogli la capacità (forza e luce) di vivere con il suo amore divino perfettamente altruista. “L’amore prepara l’uomo a condividere la vita eterna di Dio: tutto questo avviene normalmente senza miracoli o prodigi”. Fonte: René Laurentin Patrick Sbalchier “Dizionario delle apparizioni della Vergine Maria”, Ed. Art 2010 21

LCosa dice la Chiesa delle apparizioni?<br />

Perché ha riconosciuto solo 15 apparizioni mariane su 2400?<br />

Apparizioni, squar<br />

Sono volutamente ignorate<br />

dalla teologia fondamentale<br />

e da quella morale,<br />

la teologia biblica oppone<br />

alle visioni la Rivelazione che<br />

è Parola di Dio, l’esegesi le<br />

considera un fenomeno let-<br />

20<br />

ivana zanobelli<br />

terario, eppure le apparizioni<br />

hanno da sempre affascinato<br />

credenti e no, persone semplici<br />

e santi. Il primato spetta<br />

alle apparizioni <strong>della</strong> Madonna<br />

che secondo il recentissimo<br />

“Dizionario delle<br />

Apparizioni di Maria”di<br />

René Laurentin e Patrick<br />

Sbalchiero sono più di<br />

2400, di cui solo 15 sono<br />

riconosciute uffi cialmente<br />

dalla Chiesa.<br />

All’interno dell’atteggiamento<br />

uffi ciale, da sempre improntato<br />

a grande diffi denza,<br />

si apre nel 1996 uno spartiacque<br />

quando il nuovo Codice<br />

di Diritto Ca<strong>non</strong>ico<br />

<strong>non</strong> proibisce più qualsiasi<br />

pubblicazione sull’argomento.<br />

Semplicemente <strong>non</strong> ne<br />

parla più. Non c’è divieto, anche<br />

se le apparizioni restano<br />

in fondo alla scala dei valori<br />

e delle certezze <strong>della</strong> Chiesa.<br />

Nessun cristiano è obbligato,<br />

in coscienza, a credere ad<br />

un’apparizione, anche se riconosciuta<br />

uffi cialmente. Nel<br />

Catechismo <strong>della</strong> Chie-<br />

sa Cattolica l’allora Card.<br />

J. Ratzinger ricordava che,<br />

dopo la morte degli Apostoli<br />

“ci sono state delle rivelazioni<br />

dette ‘private’ di cui alcune sono<br />

state riconosciute dall’autorità<br />

<strong>della</strong> Chiesa. Non appartengono<br />

tuttavia al deposito <strong>della</strong> fede. Il<br />

loro ruolo <strong>non</strong> è di migliorare o<br />

di completare la Rivelazione defi<br />

nitiva del Cristo, ma di aiutare<br />

a viverla più pienamente in una<br />

certa epoca <strong>della</strong> storia”. (67)<br />

Certamente alcune apparizioni<br />

come quelle di Guadalupe<br />

(Messico), di Aparecida (Brasile),<br />

di Lourdes e Fatima o<br />

di Rue du Bac (Europa) hanno<br />

avuto un’importanza<br />

profetica, storica e culturale<br />

notevole nel sottolineare,<br />

di volta in volta, il valore <strong>della</strong><br />

cultura meticcia la priorità dei<br />

poveri, il bisogno di spiritualità<br />

di fronte al rischio di un appiattimento<br />

sul materialismo.<br />

Alcune apparizioni <strong>della</strong> Vergine<br />

hanno fondato i maggiori<br />

santuari e pellegrinaggi<br />

senza i quali il mondo sarebbe<br />

più povero.<br />

In che modo allora il Dizionario<br />

si avvicina al tema e<br />

quale approccio suggerisce al<br />

lettore? L’atteggiamento del<br />

Dizionario è aperto a tutto:<br />

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