02.06.2013 Views

vita nostra vita nostra - Parrocchia di Bedizzole

vita nostra vita nostra - Parrocchia di Bedizzole

vita nostra vita nostra - Parrocchia di Bedizzole

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sacramenti della cresima e della<br />

prima comunione. La cresima ha<br />

ritrovato la sua collocazione e<br />

la sua funzione tra<strong>di</strong>zionale, in<br />

quanto sacramento che conferma<br />

e rafforza la grazia battesimale<br />

e introduce alla partecipazione<br />

al banchetto eucaristico, culmine<br />

dell’iniziazione e sacramento della<br />

maturità cristiana. In merito<br />

alla celebrazione unitaria dei<br />

sacramenti, è stata evidenziata<br />

<br />

conferire la cresima c’è il vescovo<br />

<br />

del vescovo sembra dare maggiore<br />

importanza alla cresima che alla<br />

prima comunione. Per questo<br />

alcune parrocchie hanno accettato<br />

la proposta <strong>di</strong> celebrale il sabato<br />

sera la cresima (col vescovo o con<br />

un suo delegato) e la domenica<br />

mattina la prima comunione (col<br />

parroco); in questo modo i due<br />

sacramenti sono celebrati lo stesso<br />

giorno (liturgico) e si capisce bene<br />

che il traguardo è l’eucaristia.<br />

Anche su questo punto, non <strong>di</strong>co<br />

che la soluzione sia perfetta, ma<br />

al momento non ne intravedo <strong>di</strong><br />

migliori.<br />

Per questo non mi sento <strong>di</strong><br />

permettere cammini <strong>di</strong>versi. So<br />

bene che vi sono parroci che non<br />

‘obbe<strong>di</strong>scono’. E non ho intenzione<br />

<strong>di</strong> scomunicare o <strong>di</strong> punire nessuno.<br />

Bisogna però che sia chiaro<br />

che la scelta della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

Brescia attorno al vescovo è quella<br />

dell’ICFR (così come è delineata<br />

dal ‘documento’ del 2003), e<br />

che chi fa <strong>di</strong>versamente lo fa<br />

<strong>di</strong>sobbedendo e quin<strong>di</strong> assumendosi<br />

la responsabilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>re<br />

con gli effetti che questo fatto<br />

ine<strong>vita</strong>bilmente produce.<br />

<br />

temente chiaro, pur rimanendo<br />

naturalmente <strong>di</strong>sposto a continuare<br />

<br />

vi bene<strong>di</strong>ca e bene<strong>di</strong>ca le vostre<br />

comunità cristiane; vi doni <strong>di</strong><br />

vivere con gioia la fede e l’impegno<br />

nel testimoniarla. Con affetto, nel<br />

Signore.<br />

Gruppo NAZARETH<br />

L’iniziazione cristiana<br />

dei bambini del<br />

secondo anno<br />

Ai bambini <strong>di</strong> seconda<br />

elementare in genere non<br />

viene riconosciuta la capacità<br />

<strong>di</strong> comprendere la figura <strong>di</strong><br />

Gesù e <strong>di</strong> metterne in pratica il<br />

messaggio evangelico. Invece,<br />

è proprio l’innocenza, presente<br />

nei primi anni <strong>di</strong> scuola, il modo<br />

<strong>di</strong> essere che meglio pre<strong>di</strong>spone<br />

alla comprensione della parola<br />

<strong>di</strong> Dio.<br />

Nel Nuovo Testamento<br />

troviamo un frammento <strong>di</strong><br />

questa verità nascosta in un<br />

passo del Vangelo <strong>di</strong> Matteo<br />

che così scriveva: «Allora Gesù<br />

chiamò a sé un bambino, lo pose<br />

in mezzo a loro e <strong>di</strong>sse: se non vi<br />

convertirete e non <strong>di</strong>venterete<br />

come i bambini, non entrerete<br />

nel Regno dei cieli». (Mt. 18, 3).<br />

Il modello che viene<br />

suggerito per intraprendere<br />

il percorso dell’iniziazione cristiana<br />

è il cammino <strong>di</strong> Gesù,<br />

dalla <strong>vita</strong> familiare <strong>di</strong> Nazareth<br />

alla <strong>vita</strong> pubblica <strong>di</strong> Cafàrnao<br />

e Gerusalemme, fino ad<br />

arrivare alla prima apparizione<br />

del Cristo risorto a Emmaus e<br />

infine all’evangelizzazione dei<br />

<strong>di</strong>scepoli, chiamati “cristiani”,<br />

per la prima volta, ad Antiochia.<br />

È così che è iniziato<br />

domenica 11 novembre 2012<br />

il cammino dei frequentanti<br />

la seconda elementare della<br />

parrocchia <strong>di</strong> Santo Stefano<br />

<strong>di</strong> Be<strong>di</strong>zzole, con uno dei nostri<br />

bambini che portava sull’altare,<br />

presentandolo alla comunità, lo<br />

zaino del viaggiatore contenente<br />

l’attrezzatura in<strong>di</strong>spensabile<br />

a conservare l’orientamento<br />

della fede durante<br />

l’anno liturgico.<br />

L’iniziazione cristiana<br />

del gruppo Nazareth è poi<br />

Vita in Oratorio<br />

entrata nel vivo dell’esperienza<br />

spirituale che i bambini hanno<br />

vissuto attraverso il racconto<br />

dei personaggi biblici, la visione<br />

<strong>di</strong> cortometraggi, l’ascolto<br />

della Parola, la lettura <strong>di</strong><br />

parabole e la spiegazione dei<br />

miracoli, l’esecuzione <strong>di</strong> canti<br />

liturgici, l’insegnamento delle<br />

preghiere bibliche tra<strong>di</strong>zionali,<br />

la con<strong>di</strong>visione della gioia del<br />

gioco.<br />

Un percorso, quello fin qui<br />

svolto, che si è contrad<strong>di</strong>stinto<br />

per l’interesse e la costante<br />

partecipazione dei bambini,<br />

ma anche per la de<strong>di</strong>zione<br />

dei sacerdoti e dei catechisti,<br />

impegnati a trasmettere l’amore<br />

per Cristo. Anche i genitori sono<br />

stati chiamati a risvegliare la<br />

loro fede perché primi testimoni<br />

<strong>di</strong> Gesù nella famiglia.<br />

Il rinnovo delle promesse<br />

battesimali, infine, segnerà la<br />

conclusione del cammino <strong>di</strong><br />

iniziazione, e se negli occhi dei<br />

più piccoli saremo in grado<br />

<strong>di</strong> scovare quel frammento<br />

<strong>di</strong> verità nascosta narrata<br />

dall’evangelista Matteo, vorrà<br />

<strong>di</strong>re, senza forse, che è iniziato<br />

quel rinnovamento della catechesi<br />

che ha in Dio Padre il vero<br />

protagonista.<br />

Per i catechisti e i genitori<br />

e per tutti i giovani catecumeni in<br />

cammino l’amore <strong>di</strong> Dio Padre,<br />

invero, costituisce l’inesauribile<br />

speranza <strong>di</strong> rigenerazione della<br />

comunità.<br />

don Roberto e le catechiste<br />

<strong>vita</strong> <strong>nostra</strong><br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!