02.06.2013 Views

Nulla - Sardegna Cultura

Nulla - Sardegna Cultura

Nulla - Sardegna Cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Oppure quando ti prendono in giro dicendo: hai perso<br />

qualche etto, hai il mignolo più magro; e tua madre li<br />

invita a tacere senza riuscire a trattenere una risata. E tuo<br />

padre che non esiste, se non per chiedere quale peccato<br />

abbia commesso per un simile castigo.<br />

Oppure la messa domenicale alle sei del mattino.<br />

Prima che arrivino tutti. Ca este birgonza.<br />

Oppure la pastiglia che ti hanno prescritto per non<br />

farti sentire la fame, che dopo mangi il doppio. Soldi<br />

sprecati.<br />

Cosa dice l’assistente sociale? Che bisogna farla uscire,<br />

costrigerla a confrontarsi col mondo.<br />

Ma il mondo non sembra migliore, non sembra affatto<br />

desideroso di confronti, con tre fratelli maschi disoccupati,<br />

che non c’è lavoro, che pure sarebbero disposti a<br />

fare di tutto.<br />

Che se non si sta attenti finiscono per diventare delinquenti.<br />

Ancora rime. Ancora sorridi<br />

Oppure quando tuo fratello maggiore ha messo incinta<br />

la sua ragazza. E dove li mettiamo, hanno bisogno<br />

della loro intimità sono giovani, con un bambino in arrivo…<br />

Hanno bisogno di una stanza loro. Ma lei dove la<br />

mettiamo. Tanto più con un bambino in casa…<br />

E l’assistente dice che ci sono degli istituti.<br />

E la madre chiede: chi ce lo paga un istituto?<br />

E l’assistente sociale sorride: si fa la domanda, ci penso<br />

io… L’invalidità civile, la pensione, l’accompagnamento…<br />

E il padre dice: va bene, spostiamo la cucina in tinello<br />

e gli facciamo la camera da letto agli sposini. Va bene<br />

spostiamo la cicciona in un istituto, e l’invalidità civile,<br />

e la pensione, e l’accompagnamento, e tutto il resto.<br />

Almeno una volta tanto sarà utile. Va bene tutto. Tanto<br />

va a stare meglio che qui. Lì c’è gente che la sa trattare.<br />

Così la notte diventava sempre più lunga. La pazza<br />

cicciona non dorme. Fa cigolare la branda del mobile<br />

letto come quel lamento che non riesce a fare con la<br />

bocca, con la gola. E il medico dice che bisogna darle un<br />

calmante e chiede se non si sia accorta di qualcosa, che<br />

c’è in vista un trasferimento. La madre alza le spalle:<br />

cosa vuole che capisca, dice, per lei un posto vale l’altro.<br />

Comunque l’insonnia non è un buon segno, insiste il<br />

medico, ha bisogno di un calmante.<br />

Altri soldi sprecati, pensa il padre. Tra quattro giorni<br />

va all’istiuto.<br />

Quattro giorni di notti fredde come le anticamere<br />

della neuro. E di fame che diventa un drago feroce che<br />

macina proteine e carboidrati e lipidi. E di fianchi che<br />

pesano come se ci fossero attaccati due agnelli sgozzati.<br />

Fino alla pensione, all’Istituto, ai permessi per passare<br />

le festività in famiglia.<br />

Ma solo per un anno. Trecentosessantacinque giorni.<br />

Qualche milione di secondi.<br />

Col libro mastro sempre stretto al braccio: dare, avere,<br />

crediti, debiti…<br />

La pagano, questa volta me la pagano…<br />

44 45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!