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statti attento da me - Amlo

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guardia forestale per un’informazione. E ovvia<strong>me</strong>nte, stando nel giro delle<br />

discoteche, Michelone sapeva dove e co<strong>me</strong> procurarsi qualsiasi tipo di<br />

droga, <strong>da</strong>lla bamba allo speed, <strong>da</strong>lla chetazza alle pasticche; e soprattutto,<br />

pensava Gioggiò, sapeva co<strong>me</strong> procurarsela senza passare <strong>da</strong> quelli che lo<br />

stavano cercando.<br />

“BLAM!”<br />

Gioggiò sentì la pallottola fischiargli vicino, e si pisciò subito sotto.<br />

Mentre la macchia sui suoi pantaloni si allargava, sentì la risata del suo<br />

amico.<br />

“Gioggiò! Bello di Michele tuo!”<br />

“AhhhhnffahhhsahhhshahCAZZOFAIUESTRUNZ!!”, urlò lui, un po’<br />

per la paura e molto per la vergogna, “MA MI SPARI IN FACCIA? A<br />

ME?<br />

“E ghiamm’, Giggio’ che mica taggio pigliato!”, urlò Michelone<br />

avvicinandosi, però tenendo la canna della pistola rivolta verso terra.<br />

“UE’ STRUNZ! E MI VOLEVI PURE PIGLIARE?<br />

“Uhh Gioggiò, comm’a fai longa! Vieni qua e abbracciami, iamm”, tese<br />

le braccione Michele, e fece per abbracciarlo, poi si accorse della macchia<br />

sui jeans dell’amico.<br />

“Uanema Gioggiò, che fai, mo’ ti pisci sotto?<br />

“ Io ti pisciassi in faccia a te e a quanto sei cazzone! E per forza, tu MI<br />

SPARI!”<br />

“Maronna Gioggiò, era uno scherzo, uh quanto sei pesante”<br />

“Azz, tu mi spari e io sono pesante?”, continuò a urlare Gioggiò , ma il<br />

colpo di pistola gli aveva fatto ricor<strong>da</strong>re quello che lo aspettava a casa, era<br />

stata una specie di supporto in 3D, e solo a pensarci sentì che stava pure<br />

per cacarsi addosso, e solo quello ci sarebbe mancato. Meno male che si<br />

era portato i pantaloni di ricambio, pensò.<br />

Tenne il broncio a Michelone per qualche altro minuto, e lo costrinse a<br />

scusarsi ripetuta<strong>me</strong>nte; gli serviva che il ciccione facesse quello che<br />

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