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statti attento da me - Amlo

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essere una specie di generale Dalla Chiesa però bello, e <strong>da</strong>ll’altra viveva<br />

nel terrore che qualcuno lo facesse saltare in aria <strong>da</strong> un mo<strong>me</strong>nto all’altro.<br />

Cominciò così il suo carpe diem personale.<br />

Convinto di essere un dead man walking (parole sue in un’intervista a<br />

Telecittà), si diede, per quanto possibile, alla pazza gioia: tradotto nella<br />

vita del dottor Vegni, significa che cercò di scoparsi, sfruttando questa sua<br />

nuova fama, quante più donne possibile. E sicco<strong>me</strong> le sue uniche<br />

occasioni di incontro erano rappresentate <strong>da</strong> pranzi ufficiali o<br />

semiufficiali, queste donne erano perlopiù co<strong>me</strong> sua moglie: di una certa<br />

età, insoddisfatte, decisa<strong>me</strong>nte acide, e sposate. Collezionarle tutte leniva<br />

la sua paura di venire incaprettato <strong>da</strong>lla malavita, e gonfiava a dismisura il<br />

suo ego che però, man mano che si abbuffava, diventava sempre più sottile<br />

e pericolosa<strong>me</strong>nte vicino allo scoppio.<br />

Quando Concita lo incontrò, alla Taverna Don Giovanni, era una cena di<br />

rappresentanza del giornale. All’arrivo del coraggioso magistrato, il dottor<br />

Canzella si alzò in piedi e comunicò, lenta<strong>me</strong>nte, a battere le mani. Dopo<br />

pochi secondi Giacomino stava facendo altrettanto, imitato <strong>da</strong> tutta la<br />

tavolata e poi <strong>da</strong> tutto il locale. Una scena che Concita, in un impeto di<br />

consapevolezza dell’essere, trovò patetica, e le fece decidere sul mo<strong>me</strong>nto<br />

che quell’uomo con quei gonfi capelli rossastri sarebbe stato il suo<br />

amante. Il suo primo cumpariello.<br />

Cominciarono a vedersi di nascosto negli hotel. Giacomino era quasi<br />

sempre al giornale, la filippina di turno pensava alle ragazze e lei era<br />

libera di fare il comodo suo. Che poi era tutt’altro che il comodo suo;<br />

perché se era vero che, per sfuggire all’assalto dei clan in certi casi bastava<br />

una scorta, era molto più difficile farsi un amante senza che tutta la città lo<br />

venisse a sapere in tempo reale. Da buona pettegola, Concita conosceva<br />

bene i trucchi delle coppie clandestine della città, <strong>da</strong>i tempi di suo nonno;<br />

e se li conosceva lei li conoscevano anche altri, e ciò voleva dire che erano<br />

trucchi che non avevano funzionato, quindi decise accurata<strong>me</strong>nte la sua<br />

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