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figura di <strong>me</strong>r<strong>da</strong> colossale; per la madre di lui, una liberazione. Per la<br />
madre di lei, un dolore sempiterno, acuito <strong>da</strong>l fatto che di lì a tre <strong>me</strong>si<br />
il cornutone aveva preso il posto, e pure un buon posto.<br />
Anna sapeva che era an<strong>da</strong>ta col garagista (nel cesso del garage)<br />
perché in quel mo<strong>me</strong>nto le era sembrata una buona idea. Quello che le<br />
sfuggiva era perché mai le fosse sembrata una buona idea. Fatto sta<br />
che, <strong>da</strong> allora, aveva sempre navigato, diciamo così, a vista, con una<br />
predilezione per le storiacce.<br />
Una volta la madre l’aveva pure man<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> uno psicanalista o uno<br />
psicologo o quel cazzo che era, una specie di lontano cugino che si<br />
era offerto di farle terapia in cambio di una fornitura di provoloni e<br />
caciocavalli paesani. Alla terza seduta si era levata le mutande, e alla<br />
quinta lui l’aveva scaricata, facendole capire che non è che fosse<br />
malata , quello no, però un poco zoccola sì.<br />
Eppure non era una zoccola, di questo era sicura. Ogni tanto iniziava<br />
una storia, si fi<strong>da</strong>nzava, diceva lei, e poi regolar<strong>me</strong>nte man<strong>da</strong>va tutto<br />
a puttane facendosi beccare col cazzo qualcun altro in bocca. Lo<br />
psicanalista le aveva fatto una capa tanta su questo fatto qua, ma lei<br />
manco lo stava a sentire, impegnata com’era a cercare di farsi<br />
chiavare sulla scrivania. Era vero, la nominata di zoccola zoccola non<br />
ce l’aveva ancora: riusciva a ri<strong>me</strong>diare qualche fesso che le chiedesse<br />
di uscire, ma uscire uscire, però non c’erano cazzi, alla fine lei<br />
riusciva sempre a fare qualche figura di <strong>me</strong>r<strong>da</strong>, o a comportarsi co<strong>me</strong><br />
a una zallara, e tutto finiva lì.<br />
Co<strong>me</strong> quella volta che era uscita con un giovane avvocato, uno pure<br />
serio, e abbastanza simpatico. Lui l’aveva portata in uno dei locali<br />
della movi<strong>da</strong> a prendere l’aperitivo, poi a mangiare il pesce al porto, e<br />
non aveva fatto la faccia appaurata quando lei aveva ordinato l’astice<br />
(costava co<strong>me</strong> il plutonio, e solo le ru<strong>me</strong>ne più fiche e più giovani<br />
avevano il privilegio di trovare qualche fesso che le pagasse per loro):<br />
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