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Concluse che l’attimo speciale lui non ce l’aveva e che, quindi, ne<br />
sentiva la mancanza. Nel suo caso si era trattato di un lento<br />
innamora<strong>me</strong>nto. No, non ne era sicuro, anzi decise che certa<strong>me</strong>nte non<br />
era innamorato. Però era diventato quello che certi amici suoi<br />
chiamavano un nubiano, una specie di cicisbeo senza spina dorsale, e<br />
non poteva nem<strong>me</strong>no <strong>da</strong>re al colpa a una volta che magari stava ubriaco<br />
o si era fatto un tirello di bamba di troppo. La sua responsabilità si<br />
spalmava co<strong>me</strong> nutella sul pane di quella situazione penosa e, per restare<br />
in tema di frasi alate, decise che la sua dignità si era ritirata lenta<strong>me</strong>nte, a<br />
tradi<strong>me</strong>nto, co<strong>me</strong> il mare con la bassa marea, lasciando sulla spiaggia un<br />
bel po’ di monnezza. Aveva quasi vergogna a guar<strong>da</strong>re Opale seduta di<br />
fianco a lui: sapeva che se l’avesse fatto non gli sarebbe piaciuta.<br />
Avrebbe visto l’espressione eterna<strong>me</strong>nte imbronciata della ragazza, i<br />
capelli mai sporchi ma nem<strong>me</strong>no mai troppo puliti, la palpebra<br />
eterna<strong>me</strong>nte a <strong>me</strong>zz’asta, co<strong>me</strong> un tossico semipro; questa<br />
consapevolezza si unì im<strong>me</strong>diata<strong>me</strong>nte a quella, più fetente, di non essere<br />
capace di lasciarla.<br />
Bestemmiò a <strong>me</strong>zza voce.<br />
Lasciarla? See, co<strong>me</strong> no; si lascia una che ci stai insie<strong>me</strong>. Magari che ti<br />
ha <strong>da</strong>to i tor<strong>me</strong>nti, ma che al<strong>me</strong>no ci sei stato fi<strong>da</strong>nzato per un po’. Ma<br />
lui? Che cazzo di fi<strong>da</strong>nzato era? Manco se l’era mai chiavata, roba che<br />
qualcuno l’avesse accusato di farsela con una minorenne, ora co<strong>me</strong> ora<br />
gli avrebbe chiamato il bloster in faccia, altrochè.<br />
“Vai per la zona industriale”, gli disse lei.<br />
“Per dove? E che dobbiamo fare, an<strong>da</strong>re a puttane?, rispose, ancora<br />
incazzato per il soprappensiero.<br />
“Maro’ co<strong>me</strong> sei volgare.”<br />
“E mo’ che ho detto, sentiamo? Puttane? E che è, una male parola,<br />
puttane? Ma se tu e le amiche tue state sempre a bestemmiare la madonna<br />
in croce, mo’ poi so’ io che divento volgare?”<br />
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