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statti attento da me - Amlo

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portavi a sostegno della tua versione, più te ne venivano chieste e<br />

maggiore era lo scetticismo con il quale le tue parole venivano accolte.<br />

Solo Totonno e Marco erano esentati <strong>da</strong> questa umiliante trafila, in<br />

quanto <strong>da</strong> sempre accettati co<strong>me</strong> chiavanti riconosciuti. Per tutti gli altri,<br />

valevano le regole ferree del gruppo.<br />

“E sentiamo, hai chiavato?”, giunse subito al cuore pulsante del<br />

problema il ca<strong>me</strong>riere cinquantenne.<br />

“Ma quando mai”, si schernì Lucio, sincera<strong>me</strong>nte.<br />

“Eeeeehh, e mo’ an<strong>da</strong>vi al Fritz per farti una ballata <strong>da</strong> solo, co<strong>me</strong> no”,<br />

incalzò il nazzista.<br />

“No no, il fatto di quello tenevo un <strong>me</strong>zzo appunta<strong>me</strong>nto co una, solo<br />

che poi..”<br />

“Che hai fatto? Ti sei <strong>me</strong>nato e quella t’ha man<strong>da</strong>to a ffanculo?”,<br />

spostò con la bocca Alfredino.<br />

Ci fu un attimo di silenzio gelido. Alfredino aveva fatto quello che<br />

nessuno sano di <strong>me</strong>nte si sarebbe mai per<strong>me</strong>sso di fare con Lucio:<br />

ricor<strong>da</strong>rgli l’esatta dinamica dell’incidente di Lauretta. Il cazzotto lo<br />

colpì in pieno viso, spezzandogli d’un botto il setto nasale. Alfredino,<br />

accecato <strong>da</strong>l sangue, <strong>da</strong>l dolore e <strong>da</strong>lla velocità dell’aggressione, non<br />

seppe mai quanto era stato fortunato. Alfonso la patana, che conosceva<br />

bene Lucio <strong>da</strong> anni, lo bloccò im<strong>me</strong>diata<strong>me</strong>nte, prima che cominciasse a<br />

infierire sul nazzista; andò male anche a lui, perché Lucio, nel tentativo<br />

di divincolarsi per riavventarsi sull’avversario ormai a terra, lo colpì col<br />

gomito sul labbro, spaccandoglielo. In un attimo il pavi<strong>me</strong>nto del bar si<br />

riempì di sangue. Ci vollero tre persone per tenere a freno la furia<br />

omici<strong>da</strong> di Lucio, e tutta l’autorità del padrone del bar per far s<strong>me</strong>ttere al<br />

nazzista di bestemmiare la madonna, il padreterno e due dozzine di santi,<br />

e spostare i contendenti nel retro, per <strong>me</strong>tterli al sicuro casomai qualcuno<br />

avesse avuto la pessima idea di chiamare i carabinieri. Lucio si calmò<br />

quasi subito. Stava seduto in un angolo, vicino alle casse di birra Corona<br />

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