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Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

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aionettate fra gli schiamazzi della sadica soldataglia. A Colulla di<br />

sotto 16 componenti la famiglia Laffi fra cui 9 bambini dei quali il<br />

minore ha 24 giorni (dico 24 giorni) vengono fatti uscire di casa: i<br />

bimbi sono strappati dalle madri gettati vivi tra le fiamme dei fienili<br />

che ardono, le mitraglie sterminano i superstiti; i corpi straziati dal<br />

piombo, ma in gran parte ancora vivi, sono gettati in preda al fuoco.<br />

Altre 53 persone, sfollate dai dintorni in quel luogo, hanno sorte consimile.<br />

In località Tagliadazza, i germanici obbligano le famiglie di Zag<strong>non</strong>i<br />

Augusto, Amici Giovanni, Lolli Riccardo e Stefani Egle (in<br />

tutto 19 persone di cui 8 bambini) a trasferirsi in località Roncadelli.<br />

Qui sono rinchiusi in un locale assieme alla famiglia di Negri Gaetano,<br />

alla giovane sposa C asalini Lina, ed una famiglia di sfollati, certi<br />

Tomesani di Bologna. Dopo lunghe minacce di bruciarli vivi, i tedeschi<br />

avviano il gruppo verso il torrente che scende da Monte Sole.<br />

Lungo il cammino assassinano il vecchio Negri Gaetano che per la<br />

tarda età <strong>non</strong> può camminare. Alcune raffiche di mitra pongono fine<br />

alla vita dei rimanenti. La bambina Tomesani Marta e Negri Maria<br />

restano ferite, soltanto Negri Vittoria rimase illesa sotto il cumulo di<br />

cadaveri.<br />

In prossimità del rifugio di Sperticano, le due madri Marchi Tommasina<br />

e Bettini Mercede coi loro due bambini, sono uccise a pugnalate<br />

ed i loro cadaveri gettati fra le fiamme del vicino fienile. Dopo<br />

aver ucciso lungo la strada la sedicenne Bignami Anna, le SS. in località<br />

Castellino trucidano la moglie di Tondi Eligio ed i suoi 7 bambini.<br />

Proseguendo la loro marcia di morte a Valego di sopra l'intera<br />

famiglia di Migliori Calisto, composta dalla moglie e da 11 bambini,<br />

è sterminata.<br />

Pure nel versante di Pioppe di Salvaro, la strage <strong>non</strong> ha sosta. In<br />

località Creda 81 persone sono trucidate e molte altre a Maccagnano,<br />

al Casette, a Cà di Cò, a Termine, a Capussina. Nel paese di<br />

Pioppe, tutti gli uomini sono rastrellati e rinchiusi in un locale. Dopo<br />

vani e ripetuti tentativi di Don Fornasini per salvare quei disgraziati,<br />

è compiuta una selezione: i fisicamente forti sono inviati in Germania.<br />

I 52 rimanenti sono schierati sul ciglio del bacino formato dal<br />

canale che alimenta la canapiera ed ivi mitragliati. 48 muoiono, fra<br />

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