Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

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nazario sauro onofri marzabotto non dimentica walter reder con scritti di: Alessandro Albertazzi / Sigfrido Amadori / Luigi Arbizzani / Remigio Barbieri / Luciano Bergonzini / Silvano Bonetti / Augusto Casagrande / Umberto Crisalidi / Giuseppe Dozza / Luciano Gherardi / Luca Goldoni / Lucia Musolesi / Guido Nozzoli / Elide Ruggeri / Lucia Sabbioni / Sergio Soglia / Gino Tibalducci / Mary Toffoletto Romagnoli / Federico Zardi.
LA MEDAGLIA D'ORO A MARZABOTTO Il 25 settembre 1949 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi appuntò la Medaglia d'oro al valor militare al gonfalone di Marzabotto con la seguente motivazione: Incassata fra le scoscese rupi e le verdi boscaglie dell'antica terra etnisca, Marzabotto preferì fer ro, fuoco e distruzioni piuttosto che cedere all'op pressore. Per quattordici mesi sopportò la dura prepotenza delle orde teutoniche che non riusci rono a debellare la fierezza dei suoi figli arroccati sulle aspre vette di Monte Venere e di Monte Sole sorretti dall'amore e dall'incitamento dei vecchi, delle donne e dei fanciulli. Gli spietati massacri degli inermi giovanetti, delle fiorenti spose e dei genitori cadenti non la domarono ed i suoi 1830 morti riposano sui monti e nelle valli a perenne monito alle future generazioni di quanto possa l'amore per la Patria. (Marzabotto, 8 settembre 1943 - 1 novembre 1944). 4
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della polizia austriaca tra quelli
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e loro la ragione del suo viaggio.
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«Reder — disse l'ufficiale accus
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centomila a marzabotto un solo grid
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specie di dialogo con i centomila,
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8 settembre 1961. L'incontro di Pap
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a visitarmi. Cercarono di convincer
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nuto. Ora Reder merita il Consiglio
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no e qui fece fronte unico. La mia
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Padre Comini e Padre Comelli. E pri
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Reder è il simbolo della guerra e
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Il consiglio comunale si è riunito
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la brigata stella rossa lupo di Umb
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versanti del Setta e del Reno, pred
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levano seminare il terrore, sfogare
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me queste che abbiamo davanti crede
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sono la sorella del lupo di lucia m
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senza alcun male. Non avevo più fo
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strade erano minate. Andammo per un
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viva sotto i morti di lucia sabbion
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dei vivi qui attorno?». Io mi feci
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vivi. Noi siamo salvi nel rifugio,
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