Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF
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idotti a oggetto di terrore e rappresaglia.<br />
Dopo la sua morte rimase insepolto per lunghi mesi, quasi a testimoniare<br />
la perdita di umanità che subiva quella terra martoriata [...].<br />
Siamo qui <strong>non</strong> soltanto per esaltare l'esempio di don Fornasini,<br />
ma per riallacciare questo esempio al tessuto della nostra Chiesa e<br />
del nostro popolo. È la fede di Abramo, di Tobia, dei Santi, dei nostri<br />
parroci, delle nostre mamme che ci hanno insegnato le opere di<br />
misericordia corporale e spirituale («consigliare i dubbiosi, confortare<br />
gli afflitti, [...] seppellire i morti»); è questa fede che noi troviamo nei<br />
nostri fratelli che in senso vero dobbiamo chiamare martiri, cioè testimoni<br />
dell'amore grande di chi dà la vita nel nome del Signore per i<br />
propri fratelli.<br />
Sono trascorsi 32 anni. La nostra storia ci ammonisce che ogni<br />
generazione deve riscattare i grandi valori di umanità e di fede che<br />
altri prima di noi testimoniò eroicamente. Questi nostri incontri, proprio<br />
perché radicati nella fede, esigono un superamento della retorica,<br />
della pura memoria storica, e anche dell'esaltazione del singolo. Daremmo<br />
torto a don Fornasini se questa Eucarestia <strong>non</strong> fosse anche<br />
gloriosa memoria di tante persone umili, oscure che mai saliranno alla<br />
ribalta della cronaca, che in realtà furono il motivo costante che<br />
diede corpo alla sua vita e morte».<br />
La lunga citazione di questo testo, ancora inedito, consente di cogliere<br />
l'indirizzo entro il quale ha lavorato il centro sino a ieri; sino<br />
alla pubblicazione di contributi originali, per la documentazione e per<br />
la prospettiva storiografica, dovuti a L. Gherardi; sino alla presa in<br />
considerazione di quel voto espresso, proprio quel 13 ottobre a Sperticano,<br />
dai sacerdoti del vicariato del Setta e da numerosi laici perché<br />
si aprisse un procedimento ufficiale della chiesa bolognese «per la dichiarazione<br />
del martirio dei sacerdoti testimoni della fede a Monte<br />
Sole».<br />
(Da: Resistenza oggi 1985, p. 122).<br />
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