Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF
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scosto, bisognerebbe introdursi nel colloquio personale con il Cristo<br />
Vittima e Sacerdote, che dalla Messa quotidiana si irradia su tutte le<br />
strade. Il martirio sarà l'ultimo sigillo a questo giardino segreto, la ricapitolazione<br />
di ogni celebrazione eucaristica, di ogni veglia, di ogni<br />
rosario, di ogni via crucis, di ogni sosta davanti al tabernacolo.<br />
Ma immediatamente dopo, come prodigiosa energia in cui si rigenera<br />
la volontà di lottare contro ogni fatalità o cattiveria, viene la<br />
fraternità del presbiterio locale, quel presbiterio fra Grizzana e <strong>Marzabotto</strong>,<br />
in cui don Fornasini dà e riceve, versa la sua pena e la sua<br />
inesauribile carica di speranza evangelica.<br />
Una ricognizione sommaria dell'annuario della diocesi ci offre i<br />
quadri e la consistenza di questa topografia pastorale. Il vicariato di<br />
Grizzana fa capo al venerando mons. Fidenzio Mellini, e comprende<br />
S. Martino di Caprara, S. Maria di Casaglia, Carviano, Monte Acuto<br />
Ragazza, Pian di Setta, Prada, Salvaro, Savigno, Tavernola, Veggio,<br />
Vimignano; <strong>Marzabotto</strong>, come circoscrizione vicariale, fa capo al<br />
giovane don Angelo Serra, allora residente a Panico, e comprende<br />
Canovella, Luminasio, Malfolle, Medelana, Montasico, Panico, Sirano,<br />
Sperticano, Stanzano, Venola, Globalmente i due vicariati contano,<br />
nella statistica diocesana del '41, poco meno di 11.000 anime,<br />
divisibili a metà fra i due comprensori. La parrocchia minima' è Sirano;<br />
la più affollata Panico: rispettivamente 56 e 1624 anime.<br />
Sono comunità a misura umana, di cui ogni parroco sa a memoria<br />
la mappa con i suoi focolari e le sue famiglie. Ne percorre i sentieri e<br />
ne condivide gioie e dolori. La porta della ca<strong>non</strong>ica è la n. 1, centro<br />
e cuore di un quartiere invisibile, che ha le sue epifanie d'obbligo nella<br />
Pasqua e nella festa del titolare. Il parroco è il più residenziale fra<br />
tutti. La parrocchia è nata con la sua figura istituzionale. Senza di<br />
lui è orfana. Per la gran parte lega alla sua sposa mistica, povera o<br />
benestante, piccola o estesa, la sua sorte terrena ed eterna. Cio<strong>non</strong>ostante<br />
è un uomo solo. In qualche modo vive fra due solitudini, proprie<br />
di chi vive una doppia fedeltà a Dio e alla sua gente. Come dice<br />
P. Gian<strong>non</strong>i in un suo studio sulla «fede popolare»: attraverso di lui<br />
passano le difficoltà degli uomini nel loro rapporto con Dio che è il<br />
«Santo»; ma passa anche la passione del Dio inascoltato. Legato<br />
com'è al suo popolo e alla Chiesa diocesana, deve far salire al cuore<br />
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