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Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

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versanti del Setta e del Reno, predispose accuratamente gli uomini<br />

(circa 150 partigiani) per sostenere l'attacco dei tedeschi e dare loro<br />

una dura lezione. Al primo contatto, si verificarono sporadiche sparatorie<br />

con l'uccisione di una decina di tedeschi. Disorientati dall'imprevista<br />

resistenza, i tedeschi fecero affluire da Bologna notevoli rinforzi,<br />

dando inizio, verso il mezzogiorno, ad una vasta azione d'attacco<br />

con l'impiego di mitragliatrici e mortai, azione che si protrasse<br />

fino all'imbrunire. I nostri mantennero un atteggiamento fermo e disciplinato<br />

e il comandante Lupo potè controllare la situazione in ogni<br />

luogo per tutta la durata della battaglia. La sera, mentre i partigiani<br />

si sganciavano a gruppi dal contatto con i reparti tedeschi, gli stessi<br />

raccolsero a decine i corpi dei loro commilitoni uccisi, rientrando alle<br />

basi di partenza, e furono loro stessi a dirsi sorpresi della preparazione<br />

e dell'aggressività di una banda armata che <strong>non</strong> prevedevano<br />

avesse quelle proporzioni.<br />

Dopo questa prima battaglia, la Brigata «Stella Rossa» fu conosciuta<br />

ovunque, negli ambienti amici e nemici <strong>non</strong> solo della zona,<br />

ma anche in città e il successo ottenuto aumentò notevolmente la forza<br />

e l'entusiasmo dei partigiani e degli amici che ci sostenevano nei<br />

modi e coi mezzi più vari. Dopo molti altri scontri armati svolti praticamente<br />

in tutta la catena montuosa che va da Sasso Marconi a<br />

Pietramala, in Toscana, e <strong>non</strong> mi soffermo sui numerosi attacchi in<br />

paesi e a presìdi fascisti e tedeschi (Montepastore, Vergato, Tolè,<br />

Monzuno, e tanti altri), venne la battaglia di Monte Sole del 29 settembre<br />

1944.<br />

Da giorni lungo la strada Val di Setta avevamo notato un gran<br />

movimento di forze armate tedesche messe in agitazione dalla crescente<br />

infiltrazione delle truppe alleate che già premevano dalla Futa<br />

e da Castiglione de' Pepoli. I nostri timori, poi confermati dai fatti, ci<br />

facevano pensare che i tedeschi avessero bisogno di attestarsi su<br />

Monte Sole nel tentativo di frenare l'avanzata alleata nei versanti dei<br />

fiumi Setta e Reno. Già il 26 settembre avevamo ricevuto informazioni<br />

dalle nostre staffette dislocate nei casolari e nelle borgate lungo<br />

la Val di Setta, sul movimento delle truppe tedesche di stanza a<br />

Monzuno, Vado, Grizzana e <strong>Marzabotto</strong> e di alcune avanguardie di<br />

paracadutisti prima di stanza sul fronte toscano. Dal 26 al 28 set-<br />

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