Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

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8 settembre 1961. L'incontro di Papà Cervi col Ministro della difesa on. Andreotti e col Sindaco on. Bottonelli, nel XVII anniversario dell'eccidio.
testimonianza di elide ruggeri Mi chiamo Ruggeri Elide e il 29 settembre 1944, al momento dell'inizio della strage, avevo 18 anni. Vivevo a Casaglia di <strong>Marzabotto</strong> con la mia famiglia composta di undici persone e tutti insieme si lavorava a mezzadria un fondo di 12 ettari situato nei pressi del centro della frazione. Il più vecchio della famiglia aveva 59 anni e il più giovane 6 anni. Ci eravamo appena alzati quella mattina del 29 settembre ed erano circa le sei, ma era ancora scuro a causa della pioggia intensa e della nebbia fitta che si era abbassata nei campi. Tuttavia ai nostri occhi si presentò un panorama incredibile; tutto attorno nella valle del Setta vedemmo case in fiamme e altre che si incendiavano man mano che passavano i minuti. Vennero i partigiani della Stella Rossa e da loro apprendemmo dell'inizio della feroce repressione e sapemmo anche che le SS si stavano dirigendo dalle nostre parti, evidentemente con le stesse intenzioni. I partigiani convinsero gli uomini, giovani e vecchi che fossero, che era inutile attendere o sperare e che <strong>non</strong> c'era altro da fare che unirsi a loro e riparare in alto, nella macchia, in attesa del da farsi. Poi consigliarono noi donne di riunirci nella chiesa, coi bambini, sotto la protezione del parroco. Capimmo subito che il consiglio dei partigiani era giusto. E allora gli uomini si avviarono nel bosco e noi alla chiesa. Io riunii la parte femminile della mia famiglia e coi bambini entrammo nella chiesa e il parroco — don Ubaldo Marchioni — ci riuni tutti insieme (eravamo 142
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Prima edizione: aprile 1985 © copy
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LA MEDAGLIA D'ORO A MARZABOTTO Il 2
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presentazione Questo volume raccogl
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walter reder una vita per la morte
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La cartella personale di Reder trov
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lia, anche se si rendeva conto che
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Il guaio — per i tedeschi, natura
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1944. Così si presentava Lame a Va
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Fu un massacro orrendo. Il più gro
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fece convocare a Bologna il Grava i
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A disagio, per quella strage, dovet
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interessavo di problemi di storia d
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le deposizioni Benni e Cincinnati)
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mente intimidatorio. Questa campagn
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icevette una lettera dal Reclusorio
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ca, — secondo il quale Reder dove
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perdono, di conseguenza, seguiva la
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vato, perché uno pubblico non si c
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Da Marzabotto, il parroco don Angel
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dei superstiti, si pronunciò così
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Estate 1983. Il sindaco di Marzabot
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antologia di scritti sulla strage d
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apporto della guida «Sigfrido» su
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za sapere con certezza della sorte
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il martino di marzabotto (*) di gin
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glierli. Abbiamo visto gli scheletr
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sbaragliare nel combattimento, i te
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gruppi, perché si accampavano alla
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ad evitare la perquisizione nelle c
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che piangevano, mamme che tentavano
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e la figliuola. La famiglia Lorenzi
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Il cimitero di Casaglia di Marzabot
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perché non scappi?» E il bimbo, m
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comando tedesco a chiedere un lasci
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Venuta la liberazione si credette c
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campo i tedeschi ai primi di ottobr
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86 ma da tutti) per l'asilo infanti
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1945. La guerra è finita. Si recup
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idotti a oggetto di terrore e rappr
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R. Barbieri, «Lettere dalla German
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