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Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

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specie di dialogo con i centomila, ha accolto l'invito, anche se subito<br />

si è affrettato a dire che occorre operare nel solco della Resistenza e<br />

sulla base dei dettami della Costituzione per creare uno Stato veramente<br />

libero e democratico.<br />

Qualche disapprovazione ha sottolineato la fine del discorso del<br />

ministro della Difesa il quale, pur avendo pronunciato un discorso<br />

notevolmente diverso da quelli che è solito fare, e che certamente <strong>non</strong><br />

si era proposto di fare, <strong>non</strong> aveva voluto entrare nel vivo dello spirito<br />

pacifista della manifestazione.<br />

Notevolmente diversa era stata, in precedenza, l'impostazione dei<br />

discorsi del sindaco di <strong>Marzabotto</strong> on. Bottonelli e del vice segretario<br />

della DC on. Salizzoni che ha parlato a nome della Resistenza emiliana.<br />

Bottonelli, dopo aver rievocato il sacrificio dei 1830 civili e le gloriose<br />

battaglie combattute nella zona dai partigiani, ha parlato della<br />

campagna di denigrazione che è stata condotta contro <strong>Marzabotto</strong>,<br />

riferendosi in modo particolare al libro uscito recentemente in Germania<br />

con il titolo: «La menzogna di <strong>Marzabotto</strong>». I cittadini tedeschi<br />

avranno comunque la possibilità di conoscere la verità, in quanto<br />

in questi giorni è stata stampata la traduzione tedesca del libro<br />

«<strong>Marzabotto</strong> parla» dello scrittore partigiano Renato Giorgi. È necessario,<br />

ha concluso Bottonelli, che gli insegnamenti della Resistenza<br />

diventino patrimonio comune di tutti gli italiani e che da <strong>Marzabotto</strong><br />

si levi un monito rivolto a tutti gli uomini: «Giù le armi». Solo un disarmo<br />

generale e controllato potrà salvare la pace ed impedire che<br />

fatti tragici come quello di <strong>Marzabotto</strong> possano ripetersi. Per questo,<br />

ha concluso, l'augurio che si leva da questa manifestazione è di «pace<br />

per tutti i popoli del mondo».<br />

Dopo il saluto portato dal sindaco della città martire di Coventry,<br />

l'on. Salizzoni ha detto che i morti di <strong>Marzabotto</strong> ci impegnano a<br />

proseguire la lotta da essi intrapresa per la difesa della libertà e della<br />

pace. Da questa cripta ossario, ha concluso, «parta un monito che ci<br />

auguriamo sia ascoltato da tutti in Oriente ed in Occidente».<br />

I discorsi celebrativi erano stati preceduti dalla consacrazione della<br />

cripta ossario, fatta dall'ordinario militare. È seguita una visita allo<br />

stesso ossario da parte delle autorità italiane e straniere. Il ministro e<br />

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