02.06.2013 Views

Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

Marzabotto non dimentica Walter Reder PDF

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

sce il suo esercito. Fa la voce grossa, vuole armi atomiche sempre<br />

più potenti. Ci vogliono uomini per la nuova Whermatch, comandanti<br />

preparati e provati. Ben venga, quindi, la difesa dei criminali e dello<br />

stesso <strong>Reder</strong>, la «Jena» di <strong>Marzabotto</strong>, condannato all'ergastolo<br />

dal Tribunale Militare di Bologna.<br />

<strong>Reder</strong>: un soldato modello da additare alle nuove generazioni.<br />

«Stimato — scrive il Greil — per il suo valore straordinario, apprezzato<br />

per il suo zelo e onorato dai suoi soldati come un capo ed un camerata<br />

esemplare». La sua condanna è uno «scandalo». Ecco la conclusione.<br />

E per giustificare questo «scandalo» si riversa la «colpa» sui<br />

comunisti. Dove si è tenuto il processo? A Bologna, città «rossa»<br />

città partigiana medaglia d'oro. «Ci si potrebbe domandare — soggiunge<br />

il Greil — chi in verità regge le sorti dell'Italia: il Partito Comunista<br />

o la Democrazia Cristiana e la sua coalizione? La risposta<br />

dovrebbe suonare cosi: quale influenza ha determinato all'interno del<br />

Paese il Partito Comunista. Poiché il P.C.I. ha notoriamente più periodici,<br />

giornali, pubblicazioni e libri che tutti gli altri partiti assieme...».<br />

«Non c'è però da meravigliarsi che in questo onorato paese della<br />

NATO, un ufficiale tedesco debba essere prigioniero della pubblica<br />

opinione comunista, mentre i colpevoli della vile strage del 23 marzo<br />

1944 a Roma, i comunisti Bentivegna e Calamandrei (responsabili<br />

dell'olocausto di trentadue soldati tedeschi e dieci donne e bambini)<br />

vennero decorati dallo Stato italiano con medaglia d'argento al valore».<br />

Nella Germania di Bonn s'insulta l'Italia, s'insulta <strong>Marzabotto</strong>, si<br />

irride ai suoi 1830 trucidati, senza che il blasfemo venga perseguito.<br />

Si organizza lo sciovinismo, si instilla l'odio contro l'Italia, «l'alleato<br />

atlantico», ma nessuno in casa nostra protesta.<br />

«A Bologna — sostiene impunemente, il libellista neonazista — sul<br />

banco degli accusati sedeva, col maggiore <strong>Reder</strong>, l'intero popolo tedesco».<br />

Il razzista mostra la corda. Vale la pena, a questo proposito, ricordare<br />

le parole con le quali il Pubblico Ministero, maggiore Stellacci,<br />

concluse nell'ottobre '51 la sua requisitoria contro il «boia», pallido,<br />

in abiti altoatesini, sul banco degli imputati.<br />

134

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!