02.06.2013 Views

n.s. 2-2010 - Societa italiana di storia militare

n.s. 2-2010 - Societa italiana di storia militare

n.s. 2-2010 - Societa italiana di storia militare

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Marco Vinci, Reclutamento <strong>di</strong> truppe scelte a Siracusa in età classica | 64<br />

Nonostante la morte <strong>di</strong> Diomilo, Tuci<strong>di</strong>de continua a parlare,<br />

relativamente all’anno 413 a.C., <strong>di</strong> un contingente <strong>di</strong> seicento uomini posto a<br />

guar<strong>di</strong>a delle Epipole, ritornate frattanto in mano siracusana. Lo scenario <strong>di</strong> guerra<br />

passa da azioni condotte prevalentemente sulla terraferma al mare. Gli Ateniesi<br />

costruiscono un muro <strong>di</strong> circonvallazione che stringe la città da un capo all’altro<br />

come in una morsa; tuttavia ciò non basta perché resta comunque aperta la via del<br />

mare sia quello esterno sia quello interno al Porto Grande dove, da Thapsos,<br />

trasferiscono la flotta determinandone il blocco e un <strong>di</strong>retto controllo della costa<br />

orientale (VI 102, 3). Da questo momento il Porto Grande <strong>di</strong> Siracusa è al centro <strong>di</strong><br />

quattro gran<strong>di</strong> battaglie navali. Alla fine della seconda, che vede per la prima volta<br />

i Siracusani vittoriosi, gli Ateniesi tentano <strong>di</strong> riprendere il controllo delle Epipole<br />

per riaprire un effettivo asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Siracusa. Dopo un tentativo fallito <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>struggere me<strong>di</strong>ante macchine da guerra le fortificazioni della città (VII 43, 1), le<br />

truppe ateniesi, nottetempo e con un lungo giro, salgono in forze sull’Eurialo (VII<br />

43, 2). Giunte sulle Epipole, al comando <strong>di</strong> Demostene, uccidono alcuni uomini<br />

del corpo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a; la maggior parte riesce però a fuggire e a dare l’allarme (VII<br />

43, 3-4). È in questo frangente che entrano in gioco i seicento uomini cui si è<br />

accennato: costoro sono schierati in prima posizione a guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> questo settore del<br />

<strong>di</strong>stretto ma, nonostante il loro rapido soccorso, sono volti in fuga dagli avversari<br />

(VII 43, 4). Tuci<strong>di</strong>de non specifica se si tratti <strong>di</strong> truppe scelte, ma il numero degli<br />

uomini e la missione <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a alle Epipole portano a identificare questi<br />

combattenti come <strong>di</strong>retti sostituti dei λογάδες <strong>di</strong> Diomilo sbaragliati qualche<br />

tempo prima. La reazione siracusana non si fa attendere e il merito <strong>di</strong> aver respinto<br />

i nemici viene conferito da Tuci<strong>di</strong>de ad un drappello <strong>di</strong> Beoti (VII 43, 7). 36<br />

Medesima versione dei fatti troviamo in Plutarco (Nic. 21, 7); Diodoro però (XIII<br />

11, 4) fornisce dell’episo<strong>di</strong>o una variante non in<strong>di</strong>fferente in quanto attribuisce<br />

l’allontanamento degli Ateniesi non ai Beoti ma ad Ermocrate, ora alla testa <strong>di</strong> un<br />

contingente <strong>di</strong> uomini scelti <strong>di</strong> numero imprecisato. 37 La versione <strong>di</strong>odorea<br />

stupisce ancor <strong>di</strong> più alla luce della scarsa e superficiale attenzione che il Siciliano<br />

riserva allo stratego siracusano, menzionato solo quattro volte nell’ambito della<br />

trattazione della seconda spe<strong>di</strong>zione ateniese in Sicilia. 38 Tuttavia essa non sarebbe<br />

300 epilektoi uccisi dagli Ateniesi. Effettivamente le moderne indagini archeologiche hanno<br />

confermato la presenza della necropoli vista dal Mirabella, cfr. M. Musumeci, Indagini archeologiche a<br />

Belvedere e Avola, «Kokalos» XXXIX-XL (1993-1994), 1353-1366, 1353-1360; resta però da <strong>di</strong>mostrare<br />

la destinazione proposta dallo stu<strong>di</strong>oso siracusano costruita, come si è detto, su una cattiva<br />

interpretazione <strong>di</strong> Tuci<strong>di</strong>de, menda già a suo tempo evidenziata da Giacomo Bonanni († 1636), Delle<br />

antiche Siracuse, I, 215-216.<br />

36 Sulla presenza dei Beoti fra i <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> Siracusa cfr. M. Sor<strong>di</strong>, La partecipazione dei Beoti alla<br />

spe<strong>di</strong>zione in Sicilia del 413 a.C., in J. Bintliff (Ed.), Recent Developments in the History and Archaeology of Central<br />

Greece. Procee<strong>di</strong>ngs of the 6th International Boeotian Conference, Oxford 1997, 227-229.<br />

37 Diod. XIII 11, 4: τῶν δὲ Συρακοσίων πανταχόθεν συνδραμόντων ἐπὶ τὸν τόπον, ἔτι δὲ<br />

῾Ερμοκράτους μετὰ τῶν ἐπιλέκτων ἐπιβοηθήσαντος, ἐξεώσθησαν οἱ ᾿Αθηναῖοι καὶ νυκτὸς οὔσης<br />

διὰ τὴν ἀπειρίαν τῶν τόπων ἄλλοι κατ' ἄλλους τόπους ἐσκεδάσθησαν.<br />

38 Per questa valutazione e in generale sulla figura <strong>di</strong> Ermocrate in Diodoro cfr. G. Vanotti,<br />

L‟Ermocrate <strong>di</strong> Diodoro: un leader „<strong>di</strong>mezzato‟, in C. Bearzot - F. Landucci (a cura <strong>di</strong>), Diodoro e l‟altra Grecia.<br />

Macedonia, Occidente, Ellenismo nella Biblioteca storica, Milano 2005, 257-282, 279.<br />

ὅρμος - Ricerche <strong>di</strong> Storia Antica n.s. 2-<strong>2010</strong>, pp. 55-66

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!