Le Navi 62 - Veritaserum
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Mia cara Marika,<br />
ALEJANDRO JODOROWSKY<br />
***<br />
nella prima parte della tua lettera mi scrivi: «Mi<br />
capita, non molto spesso, di fare incubi inquietanti<br />
che mi angosciano l’anima». Cosa sono questi incubi?<br />
Da dove vengono?<br />
Il nostro cervello, nel suo insieme, non è un nostro<br />
nemico, bensì un nostro alleato. Qualsiasi messaggio<br />
ci invia dalla regione dell’inconscio alla regione<br />
della veglia è per il nostro bene. Freud concepì<br />
l’inconscio come una sorta di inferno dove pullulano<br />
pulsioni negative di tutti i tipi e arrivò a chiamarlo<br />
«il polimorfo degenerato».<br />
Anche la morale medievale, figlia di interpretazioni<br />
caduche della Bibbia e basata principalmente<br />
su proibizioni sessuali, ci ha inculcato una cultura<br />
repressiva che ci porta ad avere paura delle<br />
misteriose profondità che abbiamo dentro di noi.<br />
Gli incubi sono messaggi dell’inconscio che ti dice<br />
che ci sono aspetti della tua vera persona che<br />
non hai il coraggio di vivere e che vedi come angosciose<br />
mostruosità. Approfitta del fatto che stai dormendo<br />
per inquietarti, risvegliare la tua curiosità,<br />
chiamarti, pregarti e perseguitarti affinché tu entri<br />
nel suo regno, che è quello della tua vera e meravigliosa<br />
esistenza. Smetti di avere paura. Affrontalo.<br />
Se l’inconscio ti invia l’immagine di un mostro<br />
che desidera divorarti, consegnati e lasciati mangiare.<br />
Non fuggire, non lottare.<br />
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PSICOPOSTA<br />
Chiediti: «Cosa vuole dirmi?», in altre parole:<br />
«Cosa mi voglio dire?». E poi: «Cosa vuole che io<br />
accetti di me?»,vale a dire: «Qual è la barriera morale<br />
che devo abbattere, per essere ciò che sono<br />
veramente e non ciò che gli altri mi obbligano a<br />
essere?». Io ti dico: sii coraggiosa, smetti di fuggire,<br />
vedi gli incubi come messaggi cifrati della tua<br />
«divinità».<br />
Continui così nella tua lettera: «Nel momento in<br />
cui ho l’assoluto bisogno di svegliarmi, rimango intrappolata<br />
tra sogno e realtà e non riesco a muovermi,<br />
sono immobilizzata…». Questo succede perché<br />
sei fuggita dalle immagini che il tuo inconscio<br />
ti invia nel tentativo di rifugiarti nella veglia. Non ti<br />
puoi muovere perché il tuo essere essenziale non<br />
vuole che tu proceda nella vita prima di aver risolto<br />
gli enigmi interiori. È una supplica nella quale ti<br />
dice: «Per favore, non fuggire da ciò che sei, deciditi<br />
a essere te stessa, ribellati contro un’educazione<br />
infantile sbagliata. Non hai intrapreso la strada<br />
della realizzazione, ma quella della frustrazione.<br />
Ritorna a me, al tuo mondo creativo, alla tua benedetta<br />
immaginazione. Non sei un forziere pieno di<br />
nullità, dentro di te, nel cuore della tua anima, vive<br />
la Dea Interiore».<br />
E la tua lettera finisce così: «La cosa strana è che<br />
i miei occhi sono socchiusi e questo vuol dire che<br />
sono in qualche modo cosciente, sveglia, e vedo la<br />
realtà, gli oggetti della mia stanza, tutto quello che<br />
ho di fronte, ma comunque nello stesso tempo non<br />
riesco a muovermi. Questo mi fa tanta paura perché<br />
è una situazione che non capisco! Ho bisogno<br />
del suo aiuto…». Come ho detto prima, devi smet-<br />
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