Le Navi 62 - Veritaserum

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Caro Jodorowsky,
mi chiamo Rita e ho quasi ventotto anni. Nel corso
della mia vita, quando ancora non avevo coscienza
di certe verità e fingevo nel mio ruolo di brava
bambina, i miei genitori mi hanno imposto, soprattutto
mio padre, di comperare un negozio per il
mio bene, per la precisione un’edicola cartoleria
profumeria, un lavoro che dall’età di diciannove
anni ho dovuto imparare a fare, sopportare, inventare,
odiare, amare, dirigere, programmare. Io sono
la titolare e mi sbrigo da sola dell’ansia che mi procura
soprattutto perché non guadagno per quello
che lavoro e non riesco a essere indipendente. È un
sacrificio: mi alzo presto, lavoro tutti i giorni, anche
le feste comandate, e una domenica sì e una no.
Tutto ricade su di me, ogni tanto ho problemi
con la Finanza e vari uffici dello Stato, soldi che escono
e non sono nemmeno i miei, ma dei miei genitori,
e poi e poi… ne ho le palle piene.
Dopo anni e anni di lacrime e sudore per neanche
quattrocento euro al mese (e non tutti i mesi,
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