Le Navi 62 - Veritaserum

Grandissimo Alejandro,
ho venticinque anni e provengo da una famiglia
assolutamente felice: non ho mai visto i miei genitori
litigare, non ci sono mai stati tradimenti, botte
o urla. Mio padre è mancato quando io avevo diciassette
anni, ma per il resto tutto potrebbe essere
l’immagine dell’assoluta perfezione.
Potrei pertanto dirmi felice, se non fosse che qualcosa
in me soffre di un ossessionante attaccamento
all’innocenza perduta, e quindi non riesco a evolvermi
e a maturare come vorrei. Ecco, è come se qualcosa
in me non volesse concedermi i doveri, e anche
i diritti, dell’essere lo splendido uomo maturo
che potrei essere.
Per esempio il fatto che non guido la macchina
perché quando è capitato sono stato colto da tremendi
attacchi d’ansia. O anche con la mia donna:
quando, dopo i primi tempi di iniziale passione erotica
trascinante, iniziano a subentrare la confidenza
e la tenerezza, la dolcezza (rosa) si mangia la
passione (rossa) come se io non potessi che perce-
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