Le Navi 62 - Veritaserum

Caro Gianni,
ALEJANDRO JODOROWSKY
***
mi chiedi una cosa che direi impossibile: insegnarti
a vivere come in verità sei già. Come?
L’occultista Gurdjieff disse in proposito a un discepolo:
«Non posso orinare al posto tuo. Tu falla
più vicino, io la farò più lontano».
Probabilmente un terapeuta meno audace di me,
ti inviterebbe a meditare zen per anni e ad affrontare
un’interminabile psicoanalisi. Dico questo perché
è necessario che tu usi tutta la tua forza di volontà
per andare oltre i tuoi limiti al più presto possibile.
Perché se non lo farai, sprecherai molti anni
sprofondato nell’insoddisfazione. Ascolta bene. I
tuoi due principali problemi sono:
1) vivere nel paese dove sei nato,
2) non avere il coraggio di rivelare ai tuoi genitori
che sei omosessuale.
Si potrebbe dire che ancora non riesci ad accettare
che sei adulto. Resti attaccato alla tua infanzia,
vivendo con una personalità falsa per comprarti
l’affetto dei tuoi genitori. Cerchi di essere ciò che
loro desiderano che tu sia, sacrificando la tua verità.
Una triste soluzione, perché il bambino che
loro vedono non sei tu, ma un’illusione. Poiché loro
non sono stati capaci di vederti, tu non riesci a
vedere te stesso. Prova a eseguire i seguenti atti di
psicomagia.
44
PSICOPOSTA
Prendi dei vestiti di tuo padre, senza che lui se ne
accorga. Indossali. Ingrandisci una fotografia del
suo volto e fabbrica con essa una maschera, perforandone
gli occhi.
Così vestito e con la maschera paterna passeggia
tre ore per il tuo paese, facendo il percorso che lui è
solito fare. Va dove lui fa la spesa, dove prende il caffè
o beve. Osserva il mondo attraverso la personalità
di tuo padre. Così ti renderai conto di come il suo
spirito ti ha invaso.
Il giorno dopo fa lo stesso, ma con i vestiti e una
maschera di tua madre. Passeggia tre ore vestito da
donna. Lava e stira i vestiti che hai preso prima di
riporli. Questo atto simbolico ti libererà della loro
influenza.
Poi brucia separatamente le maschere-fotografie
dei loro volti. Prendi un pizzico di cenere della foto
di tuo padre, scioglila in un bicchiere di vino e bevilo.
Prendi un pizzico delle ceneri della foto di tua
madre. Scioglilo in un bicchiere di latte e bevilo. Così,
con una piccola parte del «veleno» farai un contro-veleno
(principio omeopatico).
E, da ultimo, scrivi una lettera circolare che conterrà
una bugia sacra: ti inventerai un fidanzato,
dandogli un nome qualsiasi, per esempio Giulio
Bertolini. Trova la foto di un uomo che ti sembra
bello. Fanne delle fotocopie.
Nella lettera circolare dirai che ti sei innamorato,
che ti sei fidanzato e che hai in progetto di «sposarti»
con lui l’anno prossimo. Invia la lettera circolare
ai tuoi genitori e a tutti i membri della tua famiglia,
accompagnata da una delle fotocopie del tuo
fidanzato immaginario.
45