Le Navi 62 - Veritaserum

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Mi chiamo Valerio
ho ventisette anni e sono nato e vissuto a Roma
finché due anni fa ho vinto in primo grado una
causa di lavoro con le Ferrovie dello Stato. Non avendo
vinto ancora in modo definitivo sono stato
assunto a Palermo invece di essere reintegrato al
mio posto a Roma. Sono due anni che faccio il portiere
in un ufficio dove non serve, senza poter usufruire
di tutti i diritti dei miei colleghi: una stanza,
un pc, un telefono, l’aria condizionata, la speranza
di una carriera, la crescita come lavoratore, ecc.
Questa situazione mi sta lentamente e inesorabilmente
debilitando, mi sento in un perenne stato
confusionale, il nodo alla gola non si scioglie mai,
lo stomaco mi brucia e il cuore mi batte all’impazzata.
Sento le mie capacità intellettuali abbandonarmi
ogni giorno di più.
Con la precarietà che c’è oggi non me la sento di
licenziarmi da uno dei così sospirati posti fissi anche
se, in caso dovessi perdere l’appello, non avrei
diritto nemmeno a questo schifo e verrei cacciato.
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