PENTATEUCO 2 PADRI - Home Page FTTR

sarà nomade in una tenda, “esploratore” vagabondo verso una terra che Dio gli indicherà
e gli donerà in futuro. Per questo deve abbandonare tutto ciò che è “suo”.
La terza promessa è personale, di accompagnamento e protezione: essere con lui. Dio
sarà con lui come con i figli (per Giacobbe, cf 28,15, ecc.).
Segno e garanzia della promessa è la benedizione posta al centro della scena (vv.2b-
3). Data all’inizio dell’umanità (Gen 1,27) è rinnovata con Noè dopo il peccato e il diluvio
(9,1) per garantire la vitalità, la capacità di crescere, riprodursi e moltiplicarsi,
sarà promessa anche a Mosè dopo l’infedeltà nel deserto (Es 32,10; Nm 14,12; 9,14).
Ora, dopo la nuova infedeltà dell’umanità con Babele, è rinnovata ad Abramo e in lui
estesa a tutta l’umanità. Lo stesso Abramo diventerà benedizione (il termine è ripetuto
5 volte: 4 x il verbo, 1 x il sostantivo).
In te si diranno/saranno benedette tutte le famiglie della ’adamÂh (il suolo, 12,3b).
Il Dio creatore inaugura un nuova storia di salvezza. La benedizione assume un orizzonte
universale: Abramo sarà segno per tutti: in lui rinasce una nuova umanità, egli diventa
benedizione per tutti i popoli. 4 Può essere vista come principio organizzatore che
connette Abramo a tutta una serie di persone, tra cui il Faraone (12,10-21), Melchisedek
(14,17-24), Ismaele (21,9-21), Moab e Ammon (19,30-38).
Ma per le sue scelte, Abramo sarà anche segno di contraddizione:
Benedirò coloro che ti benediranno;
maledirò coloro che ti malediranno (12,3a).
Egli e il suo popolo saranno punto di riferimento e di decisione. Davanti a loro si dovrà
prendere posizione. Così avviene con i profeti: Isaia è chiamato a percorrere una strada
diversa, è “segno e presagio” per il popolo (Is 8,11-16). In Zac 8,13 il popolo in esilio sarà
ambedue le cose: nella deportazione diventa emblema di maledizione, la restaurazione
sarà segno di benedizione a cui gli stessi gentili si augurerebbero di partecipare.
Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e di Israele,
così, quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione 5 .
2. La risposta di Abramo: il cammino – prima tappa
4 E Abram andò/partì (hÂlak - wayyelek), come gli aveva detto (dibber) il Signore,
e con lui andò (wayyelek) Lot.
– Abram aveva settantacinque anni quando uscì da (jaêÂ’ - b e êe’tô) Carran –
5 Abram prese (lāqaÐ) la moglie Sarai,
e Lot, figlio di suo fratello,
e tutti i beni che avevano acquistati in Carran
e tutte le persone (nefeš) che lì si erano procurate/fatte
e uscirono (wayyeê’û) per andare (laleket) alla TERRA (’arêÂh) DI CANAAN,
ed entrarono (wayyÂbá’û) al PAESE/TERRA (’arêÂh) DI CANAAN
6 e Abram attraversò (‘Âbar b = passare per) la TERRA
fino alla località di Sichem,
fino alla Quercia di More (= 13,18 e 18,1? = le quercie/a di Mamre’)
E il Cananeo allora era NELLA TERRA.
4 La traduzione di 12,3b ebraico ha più possibilità: “si diranno benedette”(Cei), si augureranno di essere benedette
come Abramo; oppure “saranno benedette”, perché la sua scelta si riverserà su tutti. La LXX traduce
in senso decisamente universalistico (cf Sir 44,19-22): è canale di benedizione per tutti.
5 Per le formule positive di benedizione cf Is 19,24-25 (popolo); Ger 4,2; Prov 10,7 (il giusto); Sal 72,17 (il
monarca). Per le formule negative cf Is 65,15; Ger 29,21-24 (i falsi profeti).
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