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PENTATEUCO 2 PADRI - Home Page FTTR

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In una rappresentazione dialettica, Dio appare colui che “mette alla prova” e chiede<br />

sacrifici, e insieme colui che “provvede” e apre al futuro con la promessa finale (vv.15-<br />

18), che riprende Gen 12,2; 15,5; 16,10 e diventa premio per l’obbedienza della fede: Abramo<br />

ottiene benedizione per sé e per i popoli (22,15-18, cf Gen 12,3). La prova diventa<br />

verifica del cuore di Abramo, ma anche rivelazione: una nuova esperienza di Dio che<br />

cambia i protagonisti.<br />

A 8 Dopo queste cose, DIO MISE ALLA PROVA/TENTÒ (nissāh) Abramo e gli disse:<br />

“Abramo, [Abramo – LXX]!”.<br />

Rispose: “Eccomi!”.<br />

9 Riprese:<br />

“Prendi - ti prego (-na’)- tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco,<br />

e VATTENE (hālak – lek-lekā) nella terra di Moria (ùel¾ùereê hammáriyyÂh)<br />

e FALLO SALIRE LÀ PER UN OLOCAUSTO su uno dei monti che io ti dirò”.<br />

B 3 Abramo si alzò di buon mattino, sellò il suo asino,<br />

prese con sé due servi e suo figlio Isacco, preparò la legna per l’olocausto<br />

si alzò e andò (wayāqom wayēlek) verso il luogo che Dio gli aveva detto.<br />

4 Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide (rā’āh) quel luogo.<br />

5 E Abramo disse ai suoi servi:<br />

“Fermatevi qui con l’asino;<br />

io e il ragazzo andremo (nēlkah) fin lassù, ci prostreremo e ritorneremo (nāšûbāh)<br />

da voi”.<br />

6 Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco,<br />

prese in mano il fuoco e il coltello,<br />

e proseguirono/andarono (wayyēlkû) loro due insieme.<br />

7 Isacco si rivolse ad Abramo suo padre e disse:<br />

“Padre mio!”.<br />

Rispose: “Eccomi, figlio mio”.<br />

Riprese:<br />

“Ecco, il fuoco e la legna,<br />

ma dov’è l’agnello per l’olocausto?”.<br />

8<br />

Abramo rispose:<br />

“Dio stesso provvederà per sé (yir’eh-lô - rā’āh)<br />

l’agnello per l’olocausto, figlio mio! ”.<br />

E proseguirono/andarono (wayyēlkû) loro due insieme.<br />

9 E arrivarono (bô’ – wayyābō’û) al luogo che Dio gli aveva indicato;<br />

qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna,<br />

LEGÒ (wayyaúÃqod) il figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna.<br />

10 E Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.<br />

A’ 11 Ma l’ANGELO DEL SIGNORE lo chiamò dal cielo e gli disse:<br />

“Abramo, Abramo!”.<br />

Rispose: “Eccomi!”.<br />

12<br />

L ’angelo disse:<br />

“Non stendere la mano contro il ragazzo<br />

e non fargli alcun male!<br />

cf vv.1-2<br />

ORA SO (yada‘) CHE TEMI DIO (yara’) e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico<br />

figlio”.<br />

13<br />

Allora Abramo alzò gli occhi e vide (rā’āh) un ariete impigliato con le corna in un cespuglio.<br />

Abramo andò a prendere l’ariete e LO FECE SALIRE PER UN OLOCAUSTO invece del figlio.<br />

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