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B – Il sacrificio interdetto – la ‛Aqedah di Isacco: Gen 22,1-19<br />
Questo episodio ha fatto scorrere molto inchiostro e creato discussioni tra gli stessi<br />
rabbini. Vi è ritornato Elie Wiesel. 11 Dal punto di vista della storia delle religioni, il racconto<br />
sembra affermare che Dio non esige sacrifici umani, ma la sottomissione, mentre<br />
accetta la sostituzione con sacrifici di animali. Di fatto, la pratica dei sacrifici di bambini<br />
era diffusa nell’ambiente ed è attestata in molti passi della Bibbia. 12<br />
Una particolare interpretazione è quella di Marie Balmary che, su un piano più antropologico,<br />
si interroga sul senso preciso della richiesta di Dio. Con André Chouraqui, che<br />
a sua volta fa riferimento a Rashi, seguito da Andé Wenin, essa traduce letteralmente ‘ālāh<br />
con “far salire”, che nella lingua corrente significa “offrire in sacrificio-olocausto”.<br />
Leggendo il testo in senso filologico, non c’è alcun riferimento al sacrificio, ma semplicemente<br />
l’ordine di far salire Isacco sulla montagna per un sacrificio. Si tratta allora di un<br />
terribile malinteso, di un meccanismo inconscio, in cui Abramo proietta il proprio modo<br />
dispotico di vivere il potere paterno che corrisponde a non lasciar vivere i figlio? 13<br />
Nel contesto attuale il racconto assume il carattere di prova ossia di esperimento culminante<br />
e drammatico di un percorso spirituale, come è attestato dall’autore nel primo<br />
verso. Gen 22,1 diventa perciò la chiave di lettura del racconto che si conclude ai vv.15-<br />
18: “perché tu hai fatto questo”. È l’ultima, suprema “prova della fede”, «quando il figlio<br />
della carne dovette essere compreso come figlio della fede». 14 Il tema della prova, a verifica<br />
di ciò che è nel cuore dell’uomo, ritorna in Dt 8,3-6; Sir 2,1-18; Sap 3,1ss; 1Pt 4,12-<br />
13; Gc 1,2-4.<br />
Il tema della prova di Abramo è ripreso nella lettera agli Ebrei (11,17-19), accentuando<br />
la sua fede nella risurrezione. Ma già Siracide unisce la vocazione e la prova finale.<br />
(Abramo) stabilì questa alleanza nella propria carne (cf Gen 17,23-27)<br />
e nella prova fu trovato fedele (Gen 22,1ss).<br />
Per questo Dio gli promise con giuramento<br />
di benedire i popoli nella sua discendenza (Gen 12,3; 19,17-18)… (Sir 44,20-21).<br />
1Mac 2,52, nel il discorso di Mattatia prima di morire, unisce Gen 15,6 e 22,1ss.<br />
Abramo non fu trovato forse fedele nella tentazione (cf Gen 22,1),<br />
e ciò non gli fu accreditato come giustizia? (cf Gen 15,6).<br />
11 E. WIESEL, Sei riflessioni sul Talmud (Saggi Bompiani), Milano 2000, “La ‘Aqedah rivisitata”, pp. 3-27.<br />
Ma anche Kirkegaard, in Timore e tremore, avverte questo fatto con molto turbamento: Abramo, pieno di<br />
compassione per il figlio, cerca di salvare la sua fede prima della sua vita. Che Isacco abbandoni pure il padre,<br />
ma non Dio. All’interpretazione del racconto è stato dedicato un volume: E. NOORT – E. TIGCHELAAR<br />
(edd.), The Sacrifice of Isaac: The Aqedah (Genesis 22) and its Interpretations (Themes in Biblical Narrative<br />
4), Brill, Leiden-Boston-Cologne 2002; cf anche A. WENIN, Isacco o la prova di Abramo. Approccio narrativo<br />
a Genesi 22, Cittadella editrice, Asssi 2005 (ed. francese, Isaac ou l’épreuve d’Abraham. Approche narrative<br />
de Genèse 22, Editions Lessius, Bruxelles 1999); M. BALMARY, Le sacrifice interdit, Grasset, Paris 1986;<br />
R. LACK, «Le sacrifice d’Isaac – Analyse structurale de la couche élohiste dans Gn 22», in Biblica 56 (1975)<br />
1-12; H. LINARD DE GUERTECHIN, «A partir d’une lecture du sacrifice d’Isaac (Genese 22)» in Lumen Vitae 38<br />
(1987) 302-322 (lettura a partire da una analisi psicanalitica); J.-L. SKA, «Gn 22,1-19. Essai sur le niveaux de<br />
lecture», in Biblica 69 (1988) 324-339; C. SAVASTA, «Schemi e strutture in Gen 22,1-19», in Rivista Biblica<br />
Italiana 42 (1994) 179-192.<br />
12 Attestazione di sacrifici di Bambini nei popoli circostanti, cf Dt 12,31; Lv 18,21; 20,2; 2Re 3,27; 17,31;<br />
proibizione condanna in Israele: Dt 12,31; 2Re 16,3; 21,6; Ger 7,31; 32,35; Ez 16,29; 20,25; Mi 6,6-7; Sal<br />
107,38.<br />
13 Cf M. BALMARY, Le sacrifice interdit, Paris 1986, p.198, e H. LINARD DE GUERTECHIN, «A partir d’une lecture<br />
du sacrifice d’Isaac (Gn 22)», in Lumen Vitae 38 (1983) 302-322., in particolare, pp. 312-313.<br />
14 G. BORGONOVO, La Bibbia, Piemme, p.116.<br />
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