Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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spalle ogni sorta di cri<strong>min</strong>i e di delitti, soltanto per saziare i capricci del vostro<br />
signore e padrone…".<br />
L'indiavolato Riyadh si mise a battersi il petto e a strapparsi i capelli, gridando<br />
con tutte le sue forze: "Ma con che forza vivete voi?! Ci farai diventare pazzi!! I<br />
medici dicono che se non mangi morirai certamente".<br />
In quel momento arrivarono Hamza Bassiuni e Safwat Rubi, e il primo rivolse<br />
la parola a Riyadh: "Allora Riyadh… novità? Cos'hai combinato con lei? Spero<br />
che abbia ritrovato la ragione?!".<br />
Lanciai uno sguardo pieno di ironia ad Hamza Bassiuni, dicndogli: "Non so<br />
chi di noi sia veramente folle!". Mi lanciò un'occhiata crudele, si voltò verso<br />
Safwat e gli disse: "Su, Safwat, portala all'ufficio di sua Eccellenza".<br />
NELL'UFFICIO<br />
DI SUA ECCELLENZA<br />
Shams Badran mi fece sedere su una sedia e mi disse: "Penso che sia inutile<br />
perseverare ad intestardirsi…Voglio che tu scriva quello che ti diciamo!".<br />
Risposi: "Vuoi che io scriva che progettavamo di assassinare Nasser? Ciò è<br />
impossibile… Giuro su Allah che ci riunivamo soltanto per studiare il Corano e<br />
la Sunnah, allo scopo di mostrare alla gente come sottrarsi dalla do<strong>min</strong>azione<br />
dei tiranni e dei dittatori, per rimettersi al Potere di Allah, il Solo, l'Unico,<br />
l'Onnipotente, il Solo ad avere diritto alla venerazione e all'adorazione. La<br />
gente deve governare e farsi governare soltanto secondo i comandamenti e gli<br />
insegnamenti del Corano e <strong>della</strong> Sunnah. La gente non deve mai disobbedire<br />
al Signore, deve cercare di fare di tutto per obbedirGli, e <strong>–</strong> quando capita di<br />
cadere nel peccato <strong>–</strong> deve pentirsi… Malgrado ciò, noi sti<strong>mia</strong>mo che il potere<br />
in carica sia un potere <strong>della</strong> Jahiliyyah che deve cessare… non attraverso la<br />
violenza e nel sangue, ma piuttosto grazie alla creazione di strutture islamiche<br />
sparse per la nazione. Allora, perché osate dire che noi volevamo assassinare<br />
Nasser? Noi abbiamo prima di tutto il dovere di farvi uscire dalla Jahiliyyah,<br />
facendo funzionare le strutture islamiche necessarie alla resurrezione <strong>della</strong><br />
Ummah islamica…". I colpi di frusta interruppero il mio discorso, allora gridai<br />
con tutte le mie forze: "No, non scriverò ciò che volete, non lo scriverò mai,<br />
potete uccidermi se volete… Non scriverò assolutamente nulla di tutto ciò che<br />
mi chiedete… La <strong>vita</strong> mi importa troppo poco, perché accetti di lasciarmi<br />
corrompere…".<br />
Shams Badran si voltò verso di me per dirmi: "Sui fogli che ho strappato, non<br />
hai scritto niente su AbdulAzîz Ali".<br />
Gli chiesi: "Ma chi è dunque questo AbdulAzîz Ali?".<br />
Shams Badran rispose: "AbdulAzîz Ali Pasha, che il Presidente Nasser aveva<br />
no<strong>min</strong>ato Ministro… Ma che non ha ritenuto doveroso mostrarsi riconoscente<br />
verso colui che era stato così generoso nei suoi confronti. Si è mostrato ingrato<br />
verso la mano che Nasser gli aveva teso".<br />
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