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Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

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Scusatemi se mi ripeto…<br />

DALL'ACQUA, AL PROCURATORE<br />

… Il mio scopo è quello di presentarvi i fatti nei dettagli, e come il nostro bel<br />

paese, l'Egitto, visse sotto il regno di questa giunta maledetta diretta da<br />

Nasser… Essa oscurò la nostra <strong>vita</strong>, fece regnare l'ingiustizia, il terrore,<br />

l'arbitrio, l'imprigionamento, la detenzione, il massacro, la deportazione…<br />

insomma: l'assurdo! La giunta, o per meglio dire la banda di Nasser, fece<br />

regnare il male e propagò l'ingiustizia e le disgrazie tra il popolo… Essa non<br />

faceva alcuna distinzione tra la gente, e non aveva alcuna considerazione per<br />

gli intellettuali, gli uo<strong>min</strong>i di scienza, i <strong>min</strong>istri, i dirigenti, i capi militari, o il<br />

cittadino ordinario… Non aveva considerazione per nulla e per nessuno,<br />

eccezion fatta per la sua avidità di sangue, di tirannia e di potere.<br />

Non faceva alcuna distinzione tra un giovanotto nel fiore degli anni e un<br />

vecchietto indebolito dal tempo e sulla via del declino…<br />

Non faceva differenza tra uo<strong>min</strong>i e donne. Non distingueva tra deboli e<br />

potenti, tra sofferenti e in buona salute, tra ricchi e poveri…<br />

Tutti erano uguali davanti alle fruste e sotto le fruste… Tutti erano uguali<br />

dinanzi ai cani rabbiosi… Tutti erano perfettamente uguali dinanzi alla<br />

macchina infernale <strong>della</strong> tortura… Eravamo tutti simili, in effetti… al punto<br />

tale che <strong>–</strong> si potrebbe dire <strong>–</strong> eravamo in presenza del socialismo <strong>della</strong><br />

tortura!...<br />

Il nono giorno, al mattino, si decisero infine a farmi uscire dall'acquitrino (la<br />

cella dell'acqua)… Arrivarono presto al mattino, e Safwat mi disse: "Vedrai il<br />

procuratore <strong>della</strong> Repubblica… Smetti dunque di farti torturare e salvati la<br />

pelle…", poi aggiunse con tono dolce, strizzandomi l'occhio: "Beninteso, sai<br />

bene cosa ti chiediamo… Sai benissimo cosa vogliamo che tu dica… E allora<br />

vediamo cosa dirai… siamo intesi!!".<br />

Poi, mi tirò violentemente per il braccio. Dissi: "Il mio abito è tutto strappato,<br />

dammi dunque un altro vestito, così potrò coprirmi". Mi rispose, cercando di<br />

mercanteggiare: "Ti porterò un vestito nuovo, ma tu accetterai di scrivere che<br />

Hasan Al-Hudaybi e Sayyed Qotb complottavano e progettavano di<br />

assassinare Nasser per impadronirsi del potere".<br />

Dissi: "No, no e ancora no…"<br />

Proseguì: "Allora vai a vedere così (ossia praticamente nuda) sua Eccellenza il<br />

procuratore <strong>della</strong> Repubblica… e che il tuo islâm possa esserti utile… e che i<br />

Fratelli Musulmani ti vedano così…".<br />

Risposi: "Che Allah mi protegga contro di voi!".<br />

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