Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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Le spiegai: "No, no, Ulayah! Non hai capito? Si tratta di una tentazione!<br />
Perché hanno portato dei vestiti a me e non alle altre? A cosa mira questa<br />
gentilezza dell'ultimo <strong>min</strong>uto? Davvero, non sono tranquilla e ciò mi fa<br />
paura… penso di essere all'inizio di una prova delle più difficili, ancora più<br />
difficile di quelle che ho dovuto sopportare fino ad ora; che Allah mi aiuti col<br />
Suo aiuto e il Suo sostegno, ne ho talmente bisogno!"<br />
Poi co<strong>min</strong>ciai a pregare Allah di venirmi in soccorso con il Suo aiuto e la Sua<br />
protezione.<br />
Giunse l'ora dell' 'Asr, co<strong>min</strong>ciammo la preghiera, ma prima che potessimo<br />
ter<strong>min</strong>are Safwat entrò nella cella e mi tirò selvaggiamente per il braccio<br />
dicendo: "Su, vieni con me!", e chiuse la porta su Ghadah e Ulayah. Mi portò<br />
in fondo al corridoio, poi mi gettò in una cella buia, puzzolente, umidissima e<br />
piena di ratti selvatici spaventosi.<br />
Mi sentii terrorizzata. Tremavo di paura e di freddo. L'umidità del suolo e<br />
l'oscurità del luogo non facevano che accrescere la <strong>mia</strong> paura e la <strong>mia</strong><br />
sofferenza. Co<strong>min</strong>ciai a salmodiare il Nome di Allah per vincere la paura, mi<br />
misi a pregare e salmodiare, ricordandomi del versetto coranico che dice<br />
appunto:<br />
…coloro che credono, che rasserenano i loro cuori al Ricordo di Allah. In<br />
verità i cuori si rasserenano al Ricordo di Allah (Corano XIII. Ar-Ra'd, 28)<br />
All'improvviso, la lampada si accese e Sawfat entrò tendendomi una busta e<br />
dicendo: "Tieni, leggi questo messaggio specie di p…!". Guardai il foglio, c'era<br />
scritto in alto "Gabinetto del Presidente <strong>della</strong> Repubblica, sua Eccellenza<br />
Gamal Abdul Nasser… Zaynab Al-Ghazali Al-Jabîlî deve essere torturata molto<br />
peggio di quanto facciate con gli uo<strong>min</strong>i!", firmato: Gamal Abdul Nasser,<br />
Presidente <strong>della</strong> Repubblica.<br />
La lettera portava il sigillo <strong>della</strong> Presidenza <strong>della</strong> Repubblica… Dopo aver letto<br />
il messaggio, lo ridiedi a Safwat dicendogli: "Allah è Più Grande di tutti voi…<br />
Allah è con noi…"<br />
Co<strong>min</strong>ciò allora a fissarmi col suo sguardo malefico e ad insultarmi con le<br />
peggiori e più maleducate delle ingiurie. Da parte <strong>mia</strong>, stavo zitta. Allora<br />
chiuse la porta <strong>della</strong> cella e se ne ando.<br />
Poco dopo, sentii Safwat gridare forte e chiaro: "Attenti!". La porta <strong>della</strong> cella<br />
si aprì di nuovo su Hamza Bassiuni che mi disse: "È la tua ultima possibilità…<br />
Hai soltanto un'ora per riflettere ed ascoltare la voce <strong>della</strong> ragione. Pensaci<br />
bene e sappi apprezzare i tuoi interessi e il tuo bene. Ti ho fatto portare dei<br />
vestiti nuovi perché tu possa incontrare il maresciallo AbdulHakim Amer e il<br />
Presidente Gamal Abdul Nasser, e tu possa cambiare idea immediatamente<br />
dopo l'incontro". Poi si rivolse a Safwat: "Leggile il messaggio, Safwat!". Allora<br />
questi, ridendo, lesse: "Zaynab Al-Ghazali Al-Jabîlî deve essere torturata<br />
molto peggio di quanto facciate con gli uo<strong>min</strong>i!", firmato: Gamal Abdul<br />
Nasser, Presidente <strong>della</strong> Repubblica.<br />
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