02.06.2013 Views

Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Su loro insistenza, feci uno sforzo per cercare di mangiare, ma invano. Cercai<br />

anche di convincere Ulayha che mangiavo giusto ciò che bastava per non<br />

lasciarmi morire di fame, e che per volontà di Dio avrei potuto accontentarmi<br />

di un cucchiaio di insalata. Ma lei non cedette finché non accettai di mangiare,<br />

e Allah sa che fu peggio che bere il calice sino alla feccia.<br />

L'indomani mattina, potei farle partecipare con me ai miei incontri quotidiani<br />

con la guida generale. Spiegai loro che la sua presenza mi aveva permesso di<br />

ritrovare un po' <strong>della</strong> <strong>mia</strong> serenità e <strong>della</strong> <strong>mia</strong> calma. Ulayah poté così scorgere<br />

suo padre durante il suo percorso fino ai bagni. Ghadah ci raccontò per tutto il<br />

giorno come fosse stata arrestata, e come avesse incontrato Hamidah Qotb<br />

dopo il mio arresto. Mi spiegò che i Qotb erano stati tutti arrestati, poi la<br />

giornata passò pesantemente. I soli momenti di riposo e di serenità erano<br />

quelli durante i quali pregavamo il Signore di mettere fine al calvario dei<br />

musulmani. Compivamo le preghiere collettivamente.<br />

LA FAMOSA NOTTE DI RICATTO<br />

E TORTURA ARRIVÒ<br />

Appena dopo la preghiera, la porta <strong>della</strong> cella venne aperta e il malefico<br />

Safwat Rubi entrò, accompagnato da un soldato che non avevo mai visto<br />

prima. Mi portarono insieme nell'ufficio dove mi avevano già condotta due<br />

volte. Là c'era un uomo seduto alla scrivania. Lo salutai, ma non mi rispose<br />

affatto, e il suo sguardo cattivo mi fece paura. Poi co<strong>min</strong>ciò ad interrogarmi:<br />

"Sei tu Zaynab Al-Ghazali?". Gli risposi di sì. Mi fece segno di sedermi su una<br />

sedia accanto a lui, e mi disse: "Dunque, tu sei Zaynab Al-Ghazali! Perché ti fai<br />

del male così? Tutto ciò per i Fratelli Musulmani?! Ognuno di loro cerca di<br />

salvarsi la pelle, e tutti ti denunciano come la fonte di ogni agitazione, al punto<br />

tale che ci fai pena. Allora ho deciso di assumermi il compito di salvarti da<br />

questo pantano, e mi voglio mettere d'accordo con te su alcune questioni,<br />

dopodiché potrai rientrare liberamente a casa. Inoltre, e a nome del<br />

Presidente Nasser, ti assicuro che, se accetterai di ragionare e di metterti<br />

d'accordo con noi, il Presidente accetterà di togliere il divieto che pesa sul<br />

segretariato generale delle Donne Musulmane. Ritroverai così la tua<br />

associazione e il tuo bollettino, e lo Stato ti verserà in più una sovvenzione<br />

dell'ordine di 2000 lire egiziane al mese. Una somma ancora più importante<br />

sarà devoluta alla tua associazione, che ritroverà così tutto il suo splendore e<br />

la sua rinomanza. Se accetti dunque di accordarti con noi, ti farò portare dei<br />

vestiti nuovi e, nel giro di un'ora, incontreremo il Presidente Nasser. Ci fai<br />

veramente pena e la colpa è dei Fratelli Musulmani, che ti hanno gettata in<br />

questo pantano. Che Allah perdoni loro il torto che ti hanno fatto. In tutti i<br />

modi, il nostro Presidente, lui ha un cuore grande!..."<br />

Parlava senza sosta, ed io stavo zitta. Mi chiese allora: "Perché non dici nulla?<br />

Su, signora Zaynab, rispondi! Ti do la <strong>mia</strong> parola che il Presidente Nasser ha<br />

intenzione di destituire Hikmat Abu Zayd dalle sue funzioni di <strong>min</strong>istro degli<br />

Affari Sociali, per no<strong>min</strong>arti al suo posto. Vogliamo soltanto che tu collabori<br />

con noi e che tu sia un po' più cooperante. Apri il tuo cuore e dimmi tutto, e<br />

56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!