Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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iunire di nuovo i ranghi dell'Islâm e per chiarire le cose dinanzi a coloro che<br />
non vogliono più agire, qualsiasi sia la loro situazione e posizione".<br />
Facemmo dunque il giuramento dinanzi ad Allah di combattere e di<br />
sacrificarci corpo e anima per la Sua causa.<br />
Tornai dunque in Egitto.<br />
L'AVALLO DELL'IMÂM<br />
All'inizio del 1958, i miei incontri con AbdulFattah Isma'il si erano<br />
moltiplicati. Avevano luogo talvolta a casa <strong>mia</strong>, talvolta alla sede del<br />
segretariato generale delle Donne Musulmane.<br />
Evocavamo la situazione dei musulmani, cercando di apportare qualcosa<br />
all'Islâm, affinché la Ummah musulmana potesse ritrovare la sua potenza e la<br />
gloria di un tempo. La tradizione (Sunnah) del nostro Profeta Muhammad<br />
(pace e benedizioni di Allah su di lui) e quella dei suoi degni successori erano<br />
la nostra fonte di ispirazione principale, senza dimenticare evidentemente, e<br />
in primo luogo, i comandamenti del Corano.<br />
Il nostro piano d'azione aveva lo scopo di riunire tutte le forze, tutte le energie<br />
e tutte le sensibilità desiderose di agire e di operare per il bene dell'Islâm. Fino<br />
a quel momento, non si trattava che di abbozzi e di studi preli<strong>min</strong>ari. Ma<br />
quando volemmo intraprendere delle azioni concrete, occorse<br />
imperativamente ottenere l'autorizzazione dell'Imâm Hasan Al-Hudaybi, nella<br />
sua qualità di guida generale dell'associazione dei Fratelli Musulmani.<br />
Il nostro esame del decreto di dissoluzione era giunto alla conclusione che si<br />
trattasse di una decisione illegale e illegittima, essendo noto che Nasser non<br />
aveva alcun diritto di alleanza con i musulmani, a causa <strong>della</strong> sua lotta contro<br />
l'Islâm e <strong>della</strong> sua animosità contro i comandamenti del Corano.<br />
Dovetti allora incontrare l'Imâm Hasan Al-Hudaybi per ottenere il suo avallo,<br />
a nome mio e di AbdulFattah Isma'il.<br />
Ma non potemmo ottenere la sua autorizzazione se non al ter<strong>min</strong>e di<br />
molteplici riunioni e incontri, durante cui dovetti riferirgli tutte le conclusioni<br />
degli studi e degli esami giuridici e teologici che avevamo fatto a riguardo.<br />
La prima decisione adottata a questo proposito fu la missione affidata al<br />
fratello AbdulFattah Isma'il, che consisteva nell'effettuare un viaggio di<br />
esplorazione attraverso tutto il paese, per sondare il terreno e fare conoscenza<br />
con la gente desiderosa di lavorare con noi. Si doveva co<strong>min</strong>ciare coi vecchi<br />
Fratelli Musulmani. Lo scopo era farne il nocciolo di questo nuovo<br />
assembramento.<br />
Il fratello AbdulFattah Isma'il iniziò il suo viaggio contattando i vecchi Fratelli<br />
Musulmani appena liberati, che non avevano passato molto tempo in prigione.<br />
Occorreva sapere se l'esperienza <strong>della</strong> detenzione avesse o meno intaccato il<br />
loro coraggio, la loro fede e la loro deter<strong>min</strong>azione.<br />
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