Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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Due giorni dopo, un'auto affiliata a un qualche servizio governativo si fermò<br />
davanti a casa <strong>mia</strong>. Un giovane che portava abiti neri aprì la porta e ne discese<br />
mentre ero seduta al balcone. Entrò e disse: "Assalamu 'alaykum, Hajja<br />
Zaynab". Gli resi il saluto e lo pregai di entrare. Dopo essersi accomodato in<br />
salone, si presentò: "Ahmad Rasikh, ufficiale dei servizi segreti generali". Lo<br />
fissai <strong>min</strong>uziosamente come se misurassi la sua altezza, poiché ero già stata<br />
convocata al Ministero dell'Interno per un appuntamento con un altro<br />
individuo di nome Ahmad Rasikh!...<br />
Mi ci ero recata e vi era sulla scrivania un cartellino su cui era scritto "Ahmad<br />
Rasikh". Pochi giorni prima era venuto a trovarmi un altro uomo di nome<br />
Ahmad Rasikh, ed eccone qua un terzo, venuto a trovarmi, che si chiamava<br />
pure lui Ahmad Rasikh!<br />
Lo stesso nome per tre individui diversi che lavorano proprio nello stesso<br />
servizio segreto… co<strong>min</strong>ciavo a trovarlo alquanto strano.<br />
Co<strong>min</strong>ciai a guardarlo dall'alto al basso non potendo nascondere la <strong>mia</strong><br />
perplessità poiché era inconcepibile che tutti gli uo<strong>min</strong>i dei servizi segreti<br />
portassero lo stesso nome, Ahmad Rasikh!...<br />
Vedendomi in questo stato, prese la parola: "Che cosa vi è di sorprendente,<br />
Hajja Zaynab? Si tratta forse <strong>della</strong> <strong>mia</strong> visita?"<br />
Fui stupita dalla sua riflessione e risposi in tono ironico: "No, assolutamente,<br />
questa dimora ha sempre accolto bene i suoi in<strong>vita</strong>ti e i suoi ospiti, ma le<br />
racconterò una storia che ho letto sul quotidiano Al-Ahrâm, se mi ricordo<br />
bene:<br />
La regina dei Paesi Bassi e suo marito erano ospiti del re d'Inghilterra circa<br />
duecento anni fa. Il re d'Inghilterra si accorse che la regina dei Paesi Bassi era<br />
molto interessata da un cane che si divertiva nel salone d'accoglienza. Ella si<br />
precipitò verso di lui e lo prese in braccio, come fuori di sé, e si mise ad<br />
abbracciarlo e a fargli le coccole con molta tenerezza. Poi, lo diede a suo<br />
marito sussurrandogli qualcosa all'orecchio e facendo allusione agli occhi e al<br />
muso del cane. Il re lo prese allora in braccio e si mise, anche lui, a fargli le<br />
coccole…<br />
La regina d'Inghilterra e suo marito furono molto stupiti dal comportamento<br />
<strong>della</strong> regina dei Paesi Bassi, soprattutto quand'ella riprese il cane dalle braccia<br />
del marito mentre entrambi avevano le lacrime agli occhi. Lo prese in braccio<br />
e lo strinse forte contro il petto come se si trattasse di un bimbo amato. Al<br />
ricevimento reale, la sovrana neerlandese non volle a nessun costo disfarsi del<br />
"suo" cane e si mise a nutrirlo e a vezzeggiarlo teneramente. La regina<br />
d'Inghilterra spiegò che il cane apparteneva a sua figlia, la principessa. In<br />
quanto al re, volle conoscere il mistero di questo attaccamento per lo meno<br />
insolito, e disse, come scusandosi in anticipo, che se la principessa, sua figlia,<br />
non fosse stata così legata a questo cane l'avrebbe sicuramente donato loro. La<br />
regina dei Paesi Bassi, che credeva nella dottrina <strong>della</strong> reincarnazione, spiegò<br />
allora che uno dei suoi bambini era morto e che il suo spirito secondo lei si era<br />
reincarnato in questo cane, e si mise a cercare di convincere il re e la regina<br />
d'Inghilterra che gli occhi del cane somigliavano perfettamente a quelli del suo<br />
bambino defunto…<br />
Il re d'Inghilterra persuase infine sua figlia, la principessa, a voler regalare il<br />
cane alla regina dei Paesi Bassi. Ella accettò volentieri, tanto più dopo aver<br />
ascoltato la storia".<br />
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