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Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

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153<br />

rovina. Castiga così il tuo Signore, quando colpisce le città che hanno<br />

agito ingiustamente. È invero un castigo doloroso e severo. Ecco un<br />

segno per chi teme il castigo dell'Altra <strong>vita</strong>. Sarà un Giorno in cui le genti<br />

saranno radunate. Sarà un giorno confermato. Non lo posticiperemo che<br />

sino al suo ter<strong>min</strong>e stabilito. Nel giorno in cui avverrà, nessuno parlerà<br />

senza il Suo permesso. E ci saranno allora gli infelici e i felici. E gli infelici<br />

saranno nel Fuoco, tra sospiri e singhiozzi, per rimanervi fintanto che<br />

dureranno i cieli e la terra, a meno che il tuo Signore non decida<br />

altrimenti, ché il tuo Signore fa quello che vuole! Coloro invece che<br />

saranno felici, rimarranno nel Paradiso fintanto che dureranno i cieli e la<br />

terra, a meno che il tuo Signore non decida altrimenti. Sarà questo un<br />

dono senza fine (Corano XI. Hûd, 101-108)<br />

La morte di un uomo non occupa dunque mai lo spirito <strong>della</strong> gente pia. La<br />

morte è un fatto obbligato di cui non si occupano. Preferiscono occupare i loro<br />

giorni nella perfetta sottomissione ad Allah (subhânaHu waTa'ala) e nella<br />

difesa <strong>della</strong> Sua religione. E il giorno in cui il Signore li chiama nel Suo regno,<br />

vi entrano con l'anima serena.<br />

La lotta dell'Islâm non è una lotta tra individui o gruppi di individui. È la lotta<br />

del bene contro il male, la lotta <strong>della</strong> fede contro l'ateismo… la lotta <strong>della</strong><br />

sottomissione ad Allah contro le forze del male, delle tenebre e<br />

dell'oscurantismo.<br />

Si muore e ci si sacrifica, ma i martiri sono accolti in Paradiso per l'eternità:<br />

"O Miei servi, oggi non avrete paura e non sarete afflitti, (poiché siete)<br />

coloro che credono nei Miei segni e sono sottomessi: entrate nel<br />

Paradiso, voi e le vostre spose, sarete onorati <strong>–</strong> circoleranno tra loro<br />

vassoi d'oro e calici, e colà ci sarà quel che desiderano le anime e la<br />

delizia degli occhi <strong>–</strong> e vi rimarrete in perpetuo. Ecco il Paradiso che vi è<br />

stato fatto ereditare per quel che avete fatto. E vi saranno molti frutti e<br />

ne mangerete" (Corano XLIII. Az-Zukhrûf, 68-73)<br />

(in quanto al miscredente) lo getterò nel Calore che brucia (Saqar)… Chi mai ti<br />

dirà cos'è il Calore che brucia? Nulla rispar<strong>mia</strong>, non lascia nulla;<br />

carbonizza gli uo<strong>min</strong>i (Corano LXXIV. Al Muddaththir, 26-29)<br />

Presto getteremo nel Fuoco coloro che smentiscono i Nostri segni. Ogni<br />

volta che la loro pelle sarà consumata, ne daremo loro un'altra, sì che<br />

gustino il tormento. In verità Allah è eccelso e saggio (Corano IV. An-Nisâ',<br />

56)<br />

Avranno sopra di loro nuvole di fuoco, e nuvole di fuoco sotto di loro.<br />

Ecco la <strong>min</strong>accia di Allah ai Suoi servi: "O Miei servi, temeteMi!" (Corano<br />

XXXIX. Az-Zumar, 16)<br />

Ci saranno in quel Giorno volti umiliati, di spossati e afflitti, che<br />

bruceranno nel Fuoco ardente, e saranno abbeverati da una fonte<br />

bollente. Per essi non ci sarà altro cibo che il darî' (pianta spinosa<br />

amarissima), che non nutre e non placa la fame (Corano LXXXVIII. Al-<br />

Ghâshiya, 2-7)<br />

Coloro che invece non credono, avranno il fuoco dell'Inferno: giammai<br />

sarà decisa la loro morte e nulla sarà sottratto al castigo.<br />

Ricompenseremo cosèi ogni ingrato. E colà grideranno: "Signore, facci

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