Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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Risposi di sì; allora aggiunse: "Pensi che siamo responsabili di ciò a cui siamo<br />
pervenuti… Non è che il volere di Allah, non ti preoccupare".<br />
Dissi: "Dobbiamo operare e tenere duro per rimetterle sulla retta via!"<br />
Chiese: "Ne saresti capace da sola?!"<br />
Spiegai: "No, ma con la grazia di Allah, certamente!"<br />
Concluse: "Lode ad Allah per tutto ciò che ci ha accordato".<br />
Pregammo insieme.<br />
Poi mi svegliai.<br />
Sentii allora che non dovevo temere nessuno, talmente la grazia e la pace del<br />
Signore mi riempivano il cuore, lo spirito e l'anima.<br />
Il sogno che avevo appena fatto aveva cancellato miracolosamente tutte le mie<br />
sofferenze, tutta la <strong>mia</strong> afflizione e tutti i miei dolori…<br />
Recitai:<br />
…A coloro che sono emigrati, che sono stati scacciati dalle loro case, che<br />
sono stati perseguitati per la Mia causa, che hanno combattuto, che sono<br />
stati uccisi, perdonerò le loro colpe e li farò entrare nei Giardini dove<br />
scorrono i ruscelli, ricompensa questa da parte di Allah. Presso Allah c'è<br />
la migliore delle ricompense. Non ti inganni la facilità con cui i<br />
miscredenti si muovono in questo paese. Effimero, meschino godimento:<br />
il loro rifugio infine sarà l'Inferno. Che infausto giaciglio… (Corano III. Âl-<br />
'Imrân, 195-197)<br />
O voi che credete, siate pazienti! Incitatevi alla perseveranza, lottate e<br />
temete Allah, sì che possiate prosperare (Corano III. Âl-'Imrân, 200)<br />
IL GIORNO FATIDICO<br />
LA PRIMA DELLE SETTE QUESTIONI<br />
SOTTOPOSTE AL TRIBUNALE<br />
Il giorno del processo, ci svegliarono molto presto e ci fecero uscire dalle<br />
nostre celle, aspettando l'arrivo delle vetture che dovevano condurci al<br />
Tribunale. Alle ore otto del mattino, il cortile <strong>della</strong> prigione militare si era<br />
riempita di agenti di polizia e di soldati, come se stessero per partire per il<br />
fronte. Ci fecero salire su un furgoncino <strong>della</strong> polizia, scortato da agenti e<br />
ufficiali di polizia. Eravamo una quarantina di persone, tra cui:<br />
- Sayyed Qotb<br />
- Muhammad Yusuf Hawash<br />
- AbdulFattah Abduh Isma'il<br />
- Ahmad AbdulMajîd Abdu-s-Samî<br />
- Sabri Arafah Ibrahim Kumi<br />
- Majdi AbdulAzîz Mitwalli<br />
- AbdulMajid Yusuf AbdulMajid Shazili<br />
- Abbas Sa'id Sissi<br />
- Mubarak AbdulAzîm Mahmud Ayyad<br />
- Faruq Ahmad Ali Minshawî<br />
- Fa'iz Muhammad Isma'il Yusuf