Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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simulacro di processo. Quando un uomo come il generale Dagoïe può sedere<br />
alla magistratura, non può trattarsi d'altro che di una pagliacciata.<br />
BUONA NOVELLA<br />
134<br />
Nel fuoco degli avvenimenti, feci un sogno. Sognai di trovarmi dinanzi ad una<br />
Corte, che doveva essere il Tribunale dinanzi al quale dovevamo comparire.<br />
All'improvviso, tutti i muri crollarono in un istante. Mi trovai in uno spiazzo<br />
più vasto, si sarebbe detto l'intero globo. Il cielo faceva ombra alla terra, come<br />
se un'enorme tenda avesse coperto tutto il globo. Ma una forte luce illu<strong>min</strong>ava<br />
la terra intera, una luce che copriva tutto lo spazio tra il cielo e la terra. Ad un<br />
certo punto, vidi il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) che stava<br />
dinanzi a me in direzione <strong>della</strong> Qibla. Mi voltai verso di lui e lo sentii dire:<br />
"Ascolta, Zaynab, la voce <strong>della</strong> verità". Allora intesi una voce che trapassava i<br />
cieli e la terra dicendo: "Si terranno qui i Tribunali del male, vi saranno<br />
proclamate le sentenze dei dittatori e voi sarete ingiustamente condannati,<br />
voi, i depositari del Messaggio e i tenenti <strong>della</strong> Retta Via… Siate dunque<br />
pazienti, e venerate il vostro Signore, sarete ricompensati".<br />
Ecco le parole che udii trapassare i cieli e la terra. Erano così forti che temetti<br />
di perdere conoscenza.<br />
Quando la voce tacque, il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) si<br />
girò verso di me e mi fece segno di guardare a destra: vidi una montagna così<br />
enorme che la sua cima sembrava toccare il cielo, ma era tutta verde.<br />
Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) mi disse: "Su, Zaynab,<br />
arrampicati su questa montagna, sulla cima incontrerai Hasan Al-Hudaybi,<br />
trasmettigli queste parole". Poi mi fissò profondamente, e il suo sguardo mi<br />
invase. Non pronunciò alcuna parola, tuttavia mi sentivo realmente colma<br />
delle sue parole, e assimilai perfettamente il messaggio. Poi il Profeta (pace e<br />
benedizioni di Allah su di lui) alzò la mano in direzione <strong>della</strong> montagna, ed io<br />
mi vidi, per grazia di Allah, mentre scalavo la montagna. Sulla via, incontrai<br />
Khalidah Al-Hudaybi e Ulayya Al-Hudaybi, e chiesi loro: "Siete con noi sullo<br />
stesso cam<strong>min</strong>o?", ed esse mi risposero all'unisono: "Sì!". Qualche metro<br />
dopo, trovai A<strong>min</strong>ah Qotb, Hamidah Qotb e Fatima Issa. Anche a loro feci la<br />
stessa domanda, ottenendo la stessa risposta.<br />
Proseguii la <strong>mia</strong> scalata fino alla vetta. Là, trovai uno spazio pianeggiante<br />
ricoperto da tappeti, cuscini, poltrone e divani, in mezzo ai quali si trovava<br />
Hasan Al-Hudaybi. Quando mi vide, venne immediatamente verso di me per<br />
salutarmi e darmi il benvenuto. Dopo avergli reso il saluto, gli dissi: "Sono<br />
stata incaricata dal Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) di<br />
trasmetterle un messaggio".<br />
Mi rispose: "Il suo messaggio mi è già pervenuto, alhamdulillah".<br />
Poi ci sedemmo, e si sarebbe detto che il messaggio si trasmettesse per<br />
telepatia.<br />
Quando mi sedetti con Al-Hudaybi, scorsi ai piedi <strong>della</strong> montagna un treno,<br />
che trasportava due donne nude. Ne informai immediatamente Al-Hudaybi,<br />
come se avessi pena di vederle in tale stato; egli mi disse: "Ti sei opposta a<br />
ciò?"