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Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

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130<br />

Fecero uscire poi le quattro donne, insieme ad Hamidah Qotb. In quanto a<br />

me, restai con Riyadh che co<strong>min</strong>ciò: "Ascoltami bene, Zaynab… Non conosci<br />

nessuno dei Fratelli che sia sposato con quattro mogli?"<br />

Risposi: "No, non ne conosco nessuno…"<br />

"Pensi che ti stia facendo un indovinello o cosa?? Vi è pure un Fratello sposato<br />

con quattro mogli, e se non mi riveli la sua identità sarai frustata… Capito??"<br />

"Fai come vuoi, ciò non cambierà affatto la <strong>mia</strong> risposta".<br />

Mi ordinò di mettermi con la faccia al muro, mi diede qualche colpo di frusta e<br />

se ne andò. Due ore più tardi, tornò accompagnato da Safwat Rubi, che mi<br />

portò all'ospedale.<br />

LA SCATOLA DI CARNE TRITATA<br />

I medici stimarono che il mio stato di salute fosse più che critico, e che avessi<br />

assolutamente bisogno di cibo sano. Mi permisero allora di ricevere cibo<br />

dall'esterno. Ma ciò si limitò ad un frutto e uno yogurt, e basta!<br />

Una volta, una sorella volle far passare <strong>della</strong> carne. Svuotò allora una scatola<br />

di latte in polvere e la riempì di carne tritata; nessuno si accorse di nulla,<br />

nemmeno io! Vi era anche un po' di yogurt e <strong>della</strong> frutta. Presi la <strong>mia</strong> parte, e<br />

l'infermiere AbdulMâbud si incaricò di distribuire il resto tra gli altri Fratelli<br />

che si trovavano agli arresti in ospedale. C'era con noi anche AbdulAzîz Ali,<br />

l'ex Mnistro. Ciascuno aveva diritto ad un frutto e a mezza tazzina di yogurt.<br />

Una volta effettuata la ripartizione, chiamai l'infermiere AbdulMâbud e lo<br />

pregai di distribuire il contenuto <strong>della</strong> famosa scatola di latte tra i Fratelli,<br />

dicendogli: "Dai un bicchiere di latte a ciascuno". Ma egli non tardò a tornare<br />

per avvertirmi: "Ti può servire, Zaynab, questa scatola è piena di carne!!". Lo<br />

pregai di distribuirla, e lo fece, tornando con un po' di carne tritata per me. Gli<br />

chiesi di portarla ad AbdulAzîz Ali con un po' di yogurt; quest'ultimo gli chiese<br />

come avesse fatto a portargli <strong>della</strong> carne, ed io gli risposi dalla <strong>mia</strong> cella che<br />

era per grazia di Allah, che Egli sia Lodato! Dopo che l'infermiere se ne fu<br />

andato, mi chiese come mai fossi stata autorizzata a ricevere del cibo. Gli<br />

spiegai che era stato il medico ad aiutarmi, e gli consigliai di provare a fare lo<br />

stesso col suo medico; ciò che fece.<br />

I Fratelli avevano l'abitudine di fare tutto ciò che potevano per venire in aiuto<br />

ai loro compagni detenuti che avevano bisogno di molte cure e di un cibo<br />

specifico. Ciò riempiva i nostri cuori di gioia e di gratitudine verso<br />

l'Onnipotente.<br />

Eh sì, quando si attraversa una situazione difficile, si impara ad apprezzare il<br />

valore delle cose.<br />

AFFAMATI ANCHE IN OSPEDALE<br />

Era passato un anno da quando ero detenuta, e non mi autorizzarono a<br />

ricevere del cibo se non tre mesi prima del processo. Temevano in effetti che

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