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Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

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125<br />

Gli chiesi: "Tu credi veramente di far parte <strong>della</strong> magistratura, e degli uo<strong>min</strong>i<br />

di legge?"<br />

Replicò: "Sospenderò l'istruttoria e ti invierò di nuono ai servizi di tortura… E<br />

quando avrai ritrovato la ragione, tornerai da noi".<br />

Poi ordinò una tazza di caffè, la bevve, e continuò: "Allora Zaynab… si direbbe<br />

che desideri rivedere i tuoi vecchi amici, Shams Badran, Safwat Rubi, Hamza<br />

Bassiuni e compagnia?! Nasser ha fretta di prendere nota del tuo dossier!"<br />

Poi mi chiese di firmare il processo-verbale che aveva scritto lui stesso, ma io<br />

rifiutai. Mi rinviò allora ai "miei cari studi" <strong>della</strong> tortura dove fui, come al<br />

solito, crudelmente maltrattata…<br />

Poi ritornai di nuovo dinanzi al Pubblico Ministero… E fu allora che questo<br />

simulacro ter<strong>min</strong>ò…<br />

SECONDO ROUND<br />

DAVANTI AL PUBBLICO MINISTERO<br />

Due giorni dopo, il Pubblico Ministero mi volle vedere di nuovo. Laggiù, trovai<br />

un gruppo di giovani completamente distrutti dalle torture e dalle sofferenze…<br />

Qanawi mi interrogò: "Quando li incontrasti? Da quanto tempo li conosci?<br />

Come si chiamano…?"<br />

Guardai verso questi poveri giovani e dissi, interrogando me stessa: "Ma…<br />

Quando vi ho visto? Vi ho davvero incontrati? Mi conoscevate prima di oggi?<br />

Come vi chiamate?"<br />

Mentre parlavo, il Pubblico Ministero co<strong>min</strong>ciò a gridare, sostenendo che<br />

cercavo di suggerire le risposte che dovevano dare alle mie domande, allora gli<br />

risposi di chiedere a loro, e non a me.<br />

Lo fece con ciascuno di essi, e la risposta fu sempre la stessa: non mi avevano<br />

mai incontrata.<br />

Ogni volta Qanawi replicava: "Ma avete detto il contrario, durante gli<br />

interrogatori!?"<br />

Ed essi spiegavano: "Sotto tortura, si può dire qualsiasi cosa!"<br />

E di nuovo tornavamo alla prigione militare, dove ci accoglievano a braccia<br />

aperte le sezioni maledette: i torturatori! E così di seguito, mi presentavano<br />

decine e decine di giovani, tra le tende dell'istruttoria e le sezioni di tortura…<br />

DI NUOVO DAI TORTURATORI<br />

Nuovi incontri ebbero luogo negli uffici di Shams Badran e dei suoi<br />

collaboratori.<br />

Mi portavano negli uffici di notte, mi <strong>min</strong>acciavano di riprendere la tortura,<br />

poi mi presentavano giovanotti nel fiore degli anni, adulti e vecchi, e mi<br />

chiedevano quando li avessi incontrati.<br />

Rispondevo di non conoscerli, di non averli mai visti prima, e che era meglio<br />

chiedere a loro se mi avessero già conosciuta o vista da qualche parte.

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