Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress
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Risposi: "Alhamdulillah, Allah ha creato l'uomo in modo tale che possa vedere<br />
col suo cuore anche in assenza degli occhi, come dice il Corano:<br />
…Ché in verità non sono gli occhi ad essere ciechi, ma sono ciechi i cuori<br />
nei loro petti (Corano XXII. Al-Hajj, 46)"<br />
109<br />
Shams sussultò allora come se fosse stato morso da una vipera e ordinò: "Su,<br />
Safwat, portami i cani!"<br />
Ma uno dei suoi subalterni intervenne per calmarlo: "Non se la prenda,<br />
Eccellenza, non sa quello che dice, non sa dove stia il suo interesse e non<br />
misura le conseguenze!"<br />
Ma io replicai immediatamente: "Solo Allah detiene la fine, non voi! Allah è<br />
l'Onnipotente, che il Suo Nome sia Esaltato!"<br />
Un altro ufficiale intervenne per dire: "Sua Eccellenza, chieda che venga<br />
portato Husayni AbdulGhaffar!". Venne allora ordinato a Safwat di farlo, e<br />
Shams Badran disse con tono sprezzante: "Portatela all'ospedale".<br />
Sono come degli scarafaggi, amano molto muoversi di notte. Fu così che, la<br />
notte seguente, mi riportarono all'ufficio di Shams Badran, e qualche istante<br />
dopo arrivò anche Husayni AbdulGhaffar… Aveva un braccio rotto, col gesso e<br />
appeso al collo… i suoi piedi erano coperti dalle bende e le tracce di tortura<br />
segnavano ogni parte del suo corpo.<br />
Mi disse: "Assalamu 'alaykum", ed io gli risposi nello stesso modo.<br />
Shams Badran lo guardò con disprezzo e gli chiese in tono ironico: "Oh<br />
Husayni, qual è la tua storia con Zaynab?"<br />
Questi rispose: "Il foglio è scritto, vi troverà tutto".<br />
Shams Badran tirò fuori dei fogli, li diede ad Husayni e gli ordinò di leggerli.<br />
Ero occupata a pensare ai fogli che Husayni teneva in mano. Allo stesso<br />
tempo, riflettevo sul modo di rispondere a questo maledetto Shams, in modo<br />
da sollevare Husayni e rispar<strong>mia</strong>rgli il supplizio. Ero sicura che Husayni fosse<br />
stato torturato selvaggiamente per spingerlo a scrivere ciò che volevano.<br />
Husayni si mise a leggere i fogli che gli aveva consegnato Shams Badran; lesse<br />
così tanti orrori, che mai avrei potuto supporre che Husayni vi credesse o vi<br />
aderisse. Tutto ciò che lesse non era che pura menzogna.<br />
Alla fine, Shams mi chiese: "Che ne pensi?"<br />
Risposi: "Voi li torturate per obbligarli a dire queste cose!"<br />
Replicò: "Allora tutto ciò che hai sentito non è altro che una menzogna?"<br />
Dissi: "Husayni non mente. Ma sono certa che sia stato selvaggiamente<br />
torturato per…"<br />
Ma Shams Badran mi interruppe gonfio di collera: "Cosa intendi dire con<br />
questa risposta? Ciò che Husayni ha letto, non te l'aveva già detto in<br />
precedenza?"<br />
Hasan Khalil intervenne per dirmi: "Vogliamo sapere se ciò che ha letto<br />
Husayni è vero o falso".<br />
Un altro aggiunse: "Ancora una volta, vuoi sacrificarti per Husayni, come hai<br />
già fatto per il Fratelli!"<br />
Risposi: "Non rischio la pelle, la salvo!"