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Ayyam min Ayati (Giorni della mia vita – nelle - Visit WordPress

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Dissi allora <strong>–</strong> poiché il nome di AbdulAzîz Pasha mi era tornato in mente<br />

all'improvviso : "AbdulAzîz Ali, una delle grandi figure del partito nazionale<br />

democratico… Nasser e i suoi compagni si inchinavano davanti a lui e si<br />

mostravano docili e obbedienti nei suoi confronti quando impartiva loro<br />

insegnamenti sul nazionalismo e il patriottismo… So benissimo che è un<br />

grand'uomo… è un amico di mio marito e un vero fratello per me… sua moglie<br />

è membro del segretariato generale delle Donne Musulmane… è anche <strong>mia</strong><br />

amica e una vera sorella".<br />

Mi chiese con molta ironia: "E perché non l'hai recrutato nei ranghi dei<br />

Fratelli Musulmani, pure lui?"<br />

Risposi: "Questo ci avrebbe profondamente onorati, poiché <strong>–</strong> come dice il<br />

celebre poeta arabo Al-Khansa'i <strong>–</strong> è una grande figura con del fuoco sulla<br />

testa…".<br />

Shams Badran esclamò con una ineguagliabile arroganza: "Che cos'hai da<br />

dirci, d'altro? Che genere di scemenze ci riservi ancora?!", e le fruste<br />

co<strong>min</strong>ciarono ad animarsi, come al solito…<br />

Mi accordarono poi un momento di pausa, perché la banda maledetta potesse<br />

consultarsi, e deliberare sul mio caso, infine Hasan Khalil mi rivolse la parola:<br />

"Vogliamo sapere perché hai presentato AbdulAzîz Ali ad AbdulFattah, e dove<br />

ciò è accaduto".<br />

Risposi: "Quando i vostri servizi segreti si organizzarono per rompermi una<br />

gamba, lui e sua moglie venivano a trovarmi. Poi le sue visite proseguirono a<br />

casa <strong>mia</strong>, quando fui dimessa dall'ospedale. Un giorno, e per semplice<br />

coincidenza, AbdulFattah Isma'il mi venne a trovare mentre AbdulAzîz era a<br />

casa <strong>mia</strong>… fecero conoscenza… è tutto ciò di cui mi ricordo".<br />

Hasan Khalil mi disse: "Signora Zaynab, facciamo finta di ammettere che le<br />

presentazioni tra AbdulAzîz Ali e AbdulFattah Isma'il furono il frutto di una<br />

semplice coincidenza… Ma come allora puoi spiegare che lo stesso AbdulAzîz<br />

conobbe AbdulKhaliq Farîd… sempre a casa tua!!?"<br />

Risposi: "Un giorno che l'infermiera era venuta per medicare la <strong>mia</strong> gamba<br />

sofferente, AbdulAzîz si trovava con me, e dovette uscire ad aspettare nel<br />

salone. AbdulKhaliq Farîd arrivò proprio in quel momento, ed entrò anche lui<br />

nel salone… Non conosceva ancora AbdulAzîz Ali. Quando l'infermiera ebbe<br />

finito di medicarmi, AbdulKhaliq Farîd entrò in camera <strong>mia</strong> per vedere come<br />

stavo, e AbdulAzîz Ali entrò anch'egli, per salutarmi… Allora dovetti<br />

presentarli, e fu così che fecero conoscenza…".<br />

Shams Badran gridò, come preso da una crisi di demenza: "Svelti, chiamatemi<br />

Safwat, svelti, svelti!!"<br />

In quanto a me, non mi risvegliai che all'ospedale, poiché Safwat e i suoi<br />

aiutanti si erano incaricati di am<strong>min</strong>istrarmi <strong>–</strong> e in che modo! <strong>–</strong> una buona<br />

dose di torture e una seduta accelerata di frustate… le mie gambe, i miei piedi,<br />

tutto il mio corpo mi facevano un male atroce.

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