nucleari in nefrourologia - Centro Francesco Redi

APPLICAZIONI MEDICO- MEDICO
NUCLEARI IN
NEFROUROLOGIA
Dott.Vania Rossi
Arezzo 10 marzo 2007

CONTRIBUTO DELLA MEDICINA
NUCLEARE IN NEFRO-UROLOGIA
NEFRO UROLOGIA
• L’imaging scintigrafico, senza invasività invasivit e con
una modesta dose al paziente, paziente consente lo
studio fisiopatologico del rene e delle vie urinarie
• Puo’ essere ripetuto nel tempo come
monitoraggio funzionale (importante per
paziente pediatrico)
• L’impiego di test farmacologici
test farmacologici (ACEinibitore,
diuretico) consente di valutare alcune patologie
altrimenti difficili da diagnosticare non
invasivamente.

INDICAZIONI PRIMARIE ALLE
INDAGINI SCINTIGRAFICHE
• Valutazione della funzione renale, sia in
patologie monolaterali che bilaterali
• Studio dell’ipertensione nefrovascolare
• Valutazione dell’idronefrosi e delle
ostruzioni del sistema di drenaggio
• Studio delle infezioni renali
• Studio dei reflussi vescico-ureterali
• Valutazione di alcune anomalie congenite

Indagini medico-nucleari medico nucleari nello studio
delle patologie nefro-urologiche
nefro urologiche
• Scintigrafia renale sequenziale
- Scintigrafia renale sequenziale dopo
somministrazione di ACE-inibitore
- Scintigrafia renale sequenziale con stimolo
diuretico
• Scintigrafia renale statica
• Cistoscintigrafia diretta

Scintigrafia renale sequenziale
• SFRUTTA LA CARATTERISTICA DI
ALCUNI RADIOFARMACI DI ESSERE
CAPTATI ED ELIMINATI DAI RENI
PROPORZIONALMENTE ALLA LORO
FUNZIONALITÀ.

Informazioni fornite
• Morfologia renale
• Grado di perfusione
e funzionalità renale
• Valutazione su
escrezione urinaria
Elaborazione computerizzata dei dati acquisiti
permette l’analisi di curve attività/tempo che associate alla
variazione dei conteggi misurati sui prelievi venosi consente di
quantificare i dati funzionali

Radiofarmaci impiegati
• Radiofarmaci filtrati
in modo esclusivo dai
glomeruli
• Radiofarmaci escreti
in modo prevalente
dai tubuli
Misura di velocità di
filtrazione glomerulare
(VFG)
Misura del flusso
plasmatico renale
efficace (FPRE)

Radiofarmaci glomerulari
CARATTERISTICHE
• Eliminazione esclusivamente
renale
• Completa filtrazione glomerulare
• Non avere legame con proteine
plasmatiche
• Non venire nè riassorbito nè
escreto dal tubulo
• Non venire metabolizzato
99mTC
• Non alterare la funzione renale
99mTC-DTPA DTPA
acido dietilene-triamino-pentacetico

Radiofarmaci tubulari
• Eliminazione esclusivamente
renale
• Eliminazione totale dal sangue
arterioso durante il transito
renale
• Non abbandonare il sangue
prima di transitare attraverso il
rene in modo che il volume di
distribuzione risulti uguale al
volume plasmatico
• Non venire metabolizzato
99mTC-MAG3
99mTC MAG3
mercaptoacetiltriglicina

99mTC-MAG3
• Facile disponibilità del 99mTC
• Eliminazione quasi completamente per via tubulare
(>90%), il rimanente per via glomerulare e in minima
parte per via epato-biliare
• Indice di estrazione è circa del 60%
• Vista l’eliminazione quasi esclusivamente tubulare la sua
clearance esprime la velocità di estrazione tubulare
(TER), che rappresenta la stima del FPRE
(moltiplicando per un fattore di correzione)
• Radiofarmaco di prima scelta in età pediatrica, nello
studio del rene trapiantato e nei soggetti con funzionalità
renale compromessa

Come si esegue l’esame
• Il paziente non necessita di particolare
preparazione , salvo una buona idratazione,
non necessario il digiuno
• Indagine eseguita con pz disposto in
clinostatismo (supino o prono) o in ortostatismo
(seduto o in piedi)
• Gamma camera solitamente posta
posteriormente a diretto contatto con la regione
lombare. Nel caso di rene situato in fossa iliaca
(ectopico o trapiantato) si puo’ utilizzare la
proiezione anteriore.

Il radioindicatore somministrato NON determina:
- Effetti collaterali,
- Reazioni allergiche
- Alterazioni della funzionalità renale
Controindicazioni:
- Gravidanza
- Allattamento
Caratteristiche dell’esame:
- facilità di esecuzione
- dose di esposizione ragionevolmente bassa
- costo relativamente contenuto
- ripetibilità e confrontabilità dei risultati

Gamma camera

Esecuzione dell’esame
• Il radiofarmaco viene iniettato per via e.v. a
“bolo” nel paziente già idoneamente
posizionato:
(99mTc-MAG3 111-185MBq/70Kg)
• Contemporaneamente alla somministrazione
inizia l’esame (durata circa 40 minuti)
• Durante l’esame vengono eseguiti due prelievi di
sangue (circa 3-4cc) a distanza di circa 20’ e 40’
dall’inizio

Elaborazione dei dati acquisiti
Compattazione delle immagini in modo
da ottenere delle serie scintigrafiche che
rappresentano:
- La fase di Perfusione (immagini di circa
5’’ ciscuna)
- La fase Parenchimale
- La fase Escretoria (immagini di 1-2’)

Elaborazione dei dati ottenuti
• Sulle immagini cosi
ottenute vengono
disegnate delle aree di
interesse (ROI)
• I programmi elaborativi
generano per ciascuna
delle ROI delle curve
radioattività/tempo che
rappresentano l’andamento
della radioattività nel corso
dell’esame: quelle relative
ai reni si definiscono
curve
radionefrografiche

Curve renografiche
• Picco vascolare (arrivo del
tracciante nel territorio
arterioso renale)
• Picco parenchimale dovuto
all’estrazione della
radioatttività circolante da
parte del rene (TMax tra 2,5
e 3,5 min)
• Discesa che rappresenta il
deflusso urinario

Perfusione
Calcolo della funzionalità funzionalit renale relativa
Fase corticale
“Tubular Tubular extraction rate” rate (TER) separata
Valutazione di eventuali ostacoli o ritardi escretori
• Fase escretrice

ECO
ECO:rene destro regolare per morfologia
Idroureteronefrosi dx di 1-2 grado
Rene sinistro e vie urinarie omolaterali indenni
Rene destro piu’ piccolo ed ipofunzionante,
rallentamento escretorio.

Ipertensione nefro-vascolare
• Rappresenta il 4-5% dei
casi di ipertensione
• Forma piu’ frequente di
ipertensione secondaria
• Determinata da una
stenosi
emodinamicamente
significativa (>60%) di una
o entrambe le arterie renali

Sistema renina-agiotensina
Riduzione della perfusione renale attivazione
di meccanismo omeostatico teso a mantenere
adeguata la filtrazione glomerulare (sistema
renina-angiotensina)
• Renina (cellule dell’apparato juxtaglomerulare) catalizza
la conversione di angiotensinogeno (fegato) in
angiotensina I
• Angiotensina I convertita in Angiotensina II da parte
dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE)
• Angiotensina II provoca costrizione arteriola
efferente con aumento della pressione di filtrazione

Studio dell’ipertensione
nefrovascolare
Nel sospetto di ipertensione nefro-vascolare
si esegue la Scintigrafia Renale
Sequenziale con test all’ACE-inibitore che
consente di identificare i pazienti con
attivazione del sistema reninaangiotensina,
confrontandola con SRS
eseguite in condizioni basali

Farmaco ACE-inibitore ACE inibitore blocca il meccanismo
compensatorio messo in atto dal sistema renina-
angiotensina con conseguente riduzione della
velocità di filtrazione glomerulare del rene affetto

Informazioni fornite dall’esame
Il significato principale dell’esame è
quello di identificare quei pazienti con
ipertensione arteriosa nefrovascolare nei
quali un intervento di correzione della
stenosi dell’arteria renale è in grado di
curare l’ipertensione e/o di migliorare la
funzione renale.

Indicazioni dell’esame
• Studio dei pz con sospetto clinico di
ipertensione nefro-vascolare
• Valutazione funzionale di stenosi
dell’arteria renale già diagnosticata; in
particolare stenosi borderline (50-60%)
• Valutazione della riserva funzionale renale
in stenosi severe (>95%)
• Valutazione di interventi di
rivascolarizzazione renale

Il test deve essere
considerato
complementare alle
indagini che consentono
una definizione
morfologica delle
arterie renali (ECO
doppler, angiografia
convenzionale,
angioTC, angioRM)
la SRS con ACEinibitore
permette di valutare il
ruolo della stenosi quale
causa di ipertensione.

Criteri clinici di selezione dei pazienti
da sottoporre a scintigrafia con test al
captopril
• Insorgenza di ipertensione in soggetti giovani (entro i 30aa)
• insorgenza improvvisa di ipertensione arteriosa specialmente se diastolica
>105mmHg
• ipertensione non controllabile farmacologicamente
IMPORTANTE LA SELEZIONE DEI
PAZIENTI DA SOTTOPORRE
ALL’ESAME ALL ESAME SCINTIGRAFICO!
SCINTIGRAFICO
• peggioramento improvviso del controllo farmacologico in pz ben controllati
da lunga data
• ipertensione con soffio addominale
• ipertensione in pz con patologie vascolari occlusive già note
• ipertensione con aumento della creatinina senza sospetto di altre cause di
insufficienza renale
• comparsa o peggioramento di insufficienza renale in corso di trattamento
con ACEinibitori
• pz posti in terapia con ACE inibitori per escludere che la stessa , in
presenza di eventuale stenosi monolaterale, possa alterare la funzionalità
del rene corrispondente senza sintomatologia grazie alla funzione vicariante
del rene non affetto.

Preparazione del paziente
• Pz ben idratato, possibilmente senza aver
assunto cibi solidi (digiuno da almeno 6h)
• sospensione di eventuale terapia
antiipertensiva (almeno due giorni per
ACEinibitori, un giorno per i diuretici e la
sera prima per gli altri antiipertensivi)

Esecuzione dell’esame
• Somministrazione del Captopril (dose 25-
50mg) circa 60’ prima dell’esame
• Monitoraggio costante della Pressione
Arteriosa

Esecuzione del test
• Lo schema generalmente utilizzato
prevede l’inizio del test eseguendo la
scintigrafia con ACEinibitore, seguita,
ad almeno due giorni di distanza, dalla
scintigrafia basale
• Se la scintigrafia con test farmacologico
normale si evita il controllo basale.

Interpretazione del test
Test captopril normale
Test captopril patologico
Sc.basale patologica
Test captopril patologico
Sc.basale normale
Bassa probabilità di
IRV
probabilità
Indeterminata
Alta probabilità di
IRV

Alta probabilità probabilit di ipertensione
nefrovascolare
Riduzione di captazione del tracciante
e del contributo funzionale relativo del rene
affetto: in tal caso rene destro

L’accuratezza del test risulta molto elevata
nel caso di stenosi monolaterale, un po’
piu bassa nei casi di stenosi bilaterale.
(Specificità del 91% nei pazienti con IRV
monolaterale e dell’85% in IRV bilaterale)
La diagnosi di IRV puo’ risultare difficoltosa
se la stenosi interessa un ramo
secondario

Cause di dilatazione delle vie
urinarie
• Ostruzione a livello di:
giunzione pielo-ureterale
• Calcolosi
• Disordini congeniti
• Infiammazioni
• Neoplasie
• Trombi
• Pregresse ostruzioni
giunzione uretero-vescicale
uretra (nel maschio valvola)
• Ipotonia delle vie urinarie senza ostruzione
• Reflusso vescico-ureterale di grado
elevato
• Vescica neurologica

Nefro-uropatia ostruttiva
• L’uropatia ostruttiva è caratterizzata dalla presenza di un
ostacolo allo scarico dell’urina in un punto qualsiasi della
via escretrice con conseguente insorgenza di una
resistenza al normale deflusso e dilatazione del sistema
a monte
Aumento pressorio a
monte di tale ostacolo
al fine di mantenere un
adeguato flusso di
urina
Aumento della
pressione all’interno del
sistema collettore del
rene

• L’ostruzione determina alla fine un danno
parenchimale per riduzione della
perfusione renale (vasocostrizione dei
capillari pre e post glomerulari) con calo
della VFG
• Danno parenchimale provocato
dall’ostruzione puo’ essere relativamente
rapido e permanente nell’adulto (anche
una sola settimana) mentre nel bambino si
puo’ avere buon recupero funzionale
anche in ostruzioni durate mesi
IMPORTANZA DEI DATI FUNZIONALI
IMPORTANZA DEI
NELL’INQUADRAMENTO NELL INQUADRAMENTO DEL PAZIENTE IDRONEFROTICO

Diagnosi di uropatia ostruttiva
Le indagini radiologiche (ECO,
Urografia, TC, RMN)
documentano l’entità di una
dilatazione ed in genere sono
in grado di individuare la causa,
ma non forniscono dati precisi
sulle conseguenti alterazioni
della funzione renale

Valutazione morfo-funzionale
della patologia ostruttiva
• La SRS fornisce dati per la valutazione
dell’idronefrosi perché:
- permette di osservare dinamicamente il
deflusso dell’urina dell urina differenziando tra forme
ostruite e dilatate funzionalmente (TEST
DIURETICO)
- fornisce dati precisi sulla entità entit del
danno del parenchima renale.

Scintigrafia renale sequenziale
con test diuretico
• Si esegue inizialmente una scintigrafia
renale sequenziale, con immagine tardiva
post-deambulazione e minzione
• Se non si documenta svuotamento
delle vie escretrici si somministra il
diuretico e si riprende la registrazione
dell’esame per altri 20’ Furosemide
(0.5-1 mg/Kg nel bambino e 20-40mg nell’adulto)

Interpretazione dei dati
scintigrafici
• Valutazione visiva della sequenza di immagini
• Analisi delle curve radionefrografiche
• Valutazione dei parametri che descrivono
l’allontanamento del tracciante dalle sede di stasi dopo
somministrazione di diuretico:
T50: tempo a cui la attività presente alla fine della
somministrazione del lasix si riduce al 50%
% di eliminazione a 20’: % di attività presente a 20’
nella sede di stasi rispetto all’attività presente alla fine
della somministrazione del lasix
• Valutazione dei parametri di clearance totale e
separata

Sistema ostruito
Curva in progressiva salita
La somministrazione del
diuretico non determina
discesa, eventualmente
accentua la tendenza alla
salita
T50%> 15’
%di eliminazione a 20’< 60%

Non ostruito
Curva in progressiva salita
fino alla somministrazione
del diuretico, che determina
brusca discesa. Curva ad
andamento “concavo”
Esclude esistenza di
ostruzione clinicamente
significativa
T50%< 10’
% di eliminazione a 20’ > 80%

Dubbia
• Il diuretico provoca
discesa di modesta
entità con andamento
“convesso”:
-Buona risposta al
diuretico da parte di
sistema parzialmente
ostruito?
-Scarsa risposta al
diuretico di sistema non
ostruito? T50% compreso tra 10’ e 15’
% di eliminazione a 20’ compresa tra 60 e
80%

Funzionalità renale globale ridotta
Rene sinistro ipofunzionante
Curva destra in accumulo

Parziale ostacolo al deflusso urinario
a destra

SCINTIGRAFIA RENALE
STATICA
Metodica non invasiva che consente di
visualizzare e quantificare il parenchima
renale funzionante, attraverso la
somministrazione di radiofarmaci che si
fissano nella corticale renale.

Informazioni fornite
• Evidenzia la funzionalità regionale del rene
attraverso la mappa di distribuzione del tracciante
nel parenchima renale (variazioni cromatiche)
• Fornisce valori di funzionalità renale relativa
• Definisce la struttura morfologica dei reni

Radiofarmaco impiegato
99mTc-DMSA
99mTc DMSA
(acido dimercaptosuccinico)
Agente chelante, che dopo iniezione e.v. si lega
(90%) alle proteine plasmatiche per cui non
viene eliminato per filatrazione glomerulare.
Un’ora dopo la somministrazione il 50% della
dose iniettata è fissata nei tubuli contorti prox.
(rapporto fissazione corticale/midolare 22/1)

Come si esegue l’esame
• Paziente non necessita di nessuna
preparazione
• Iniezione e.v. di 74 Mbq (bambino
1Mbq/Kg)
• Acquisizione delle immagini dopo 3-4h:
immagini planari (proiezioni
anteriore,posteriore e rispettive oblique) o
SPET

• Pielonefrite acuta:
Indicazioni cliniche
diagnosi, localizzazione
follow-up: identificazione e progressione di danno
parenchimale in caso di infezioni urinarie recidivanti
• Pielonefrite cronica
• Identificazione di rene ectopico o conferma di agenesia
renale
• Studio morfologico renale in caso di malformazione
• Differenziazione di masse renali (lobulazioni fetali,
ipertrofia lobare compensatoria..) rispetto a lesioni
secondarie occupanti spazio
• Valutazione trauma renale

Bambino di 10 mesi
Reni a “Ferro Ferro di Cavallo” Cavallo con rene destro relativamente
ipofunzionante rispetto al controlaterale
Uptake rene sinistro 60%
Uptake rene destro 40%

Bambina di 5 mesi
Monorene sinistro
Bambina di 2 mesi
Monorene funzionante destro

Accuratezza diagnostica
• SRS considerata la metodica piu’ accurata
nella identificazioni di cicatrici
pielonefritiche e consente di seguire nel
tempo l’eventuale evoluzione del danno
parenchimale
• Metodica con con migliori valori di
sensibilità e specificità (92% e 94%)
rispetto a TC spirale (87% e 87%) e RM
(89% e 87%)

Cistoscintigrafia diretta
• Metodica che prevede il riempimento della
vescica, tramite catetere, con una
soluzione debolmente radioattiva
• Diagnosi e gradazione del reflusso
vescico-ureterale
vescico ureterale e follow-up follow up dopo terapia
chirurgica o farmacologica

Come si esegue l’esame
• Posizionamento di catetere vescicale collegato a flacone di
soluzione fisiologica (altezza 1m e temperatura fisiologica)
• Introduzione nel catetere di piccola quantità di radiofarmaco (in
genere 99mTc-DTPA 40-70 MBq) e successivo riempimento
vescicale con fisiologica fino al raggiungimento del suo volume
massimo, calcolato anche con apposite formule:
Capacità vescicale teorica (fino a 2aa)= 10cc x Kg
Capacità vescicale teorica (2-16aa)= (anni + 2) x 30ml
• Svuotamento ottenuto o con minzione spontanea o
mantenendo il catetere
• durante tutte queste fasi vengono acquisite immagini in
sequenza con gamma camera posta posteriormente a contatto
con la regione lombo-sacrale del pz.

Indicazioni cliniche
Reflusso vescico-ureterale
vescico ureterale (RVU)
Primitivo: causato da anomalia di disposizione
anatomica della giunzione vescico-ureterale
Secondario: ostruzione ureterale (spesso
valvole), malformazione della giunzione vescicoureterale
(diverticolo, duplicità ureterale), turbe
della funzione vescicale (immaturità vescicale,
dissinergia vescico-sfinteriale) o vescica
neurologica.

Gradi di reflusso vescico-ureterale
vescico ureterale
•1°grado: che interessa la porzione inferiore dell’uretere senza
dilatazione;
•2°grado: completo, che raggiunge il bacinetto ed i calici senza dilatarli;
•3°grado: fino alla pelvi con eventuale tortuosità dell’uretere, con
modesta dilatazione delle vie escretrici superiore ma con calici di aspetto
normale;
•4°grado: con dilatazione moderata di uretere e bacinetto e di alcuni
calici con arrotondamento dei fornici caliciali;
•5°grado: con notevole dilatazione di uretere, bacinetto e calici con
scomparsa della concavità dei calici, uretere estremamente dilatato e
tortuoso.

Reflusso vesci-ureterale IV
grado bilaterale

Reflusso vescoco-ureterale
monolaterale destro di III-IV grado

• Sensibilità molto alta nel riconoscimento di
RVU (90-95%), maggiore della cistografia
minzionale radiologica (CUM)
• Tuttavia le immagini scintigrafiche danno
scarsa informazione morfologica delle vie
escretrici e non consentono la valutazione
dell’uretra , pertanto in fase diagnostica
non puo’ sostituire la CUM.

Indagini medico-nucleari nelle
nefro-uropatie pediatriche
Lo studio scintigrafico dell’apparato genito-urinario
rappresenta uno dei principali campi di applicazione
della medicina nucleare in pediatria.
I campi applicativi piu’ importanti sono:
- studio delle uropatie di tipo ostruttivo
- individuazione e controllo del RVU
- infezioni delle vie urinarie: riconoscimento delle
anomalie anatomiche e/o funzionali correlate
- studio morfologico nella patologia malformativa renale
(agenesia renale, rene a ferro di cavallo, ectopia
renale..)

DOSE DI ESPOSIZIONE
• Scintigrafia renale dinamica 0.3-0.6 mSv
• Scintigrafia renale statica 0.5-0.7 mSv
• Urografia endovenosa 2.5-4 mSv
• TC 10 mSv
• Angiografia renale 5-7 mSv

Caratteristiche cliniche e strumentali suggestive di INV
Anamnesi
· Esordio improvviso dell’ipertensione (in donne di età < 30 anni suggestivo per displasia fibromuscolare)
· Storia familiare negativa per ipertensione essenziale
· Ipertensione grave o resistente (triplice terapia)
· Precedenti eventi cardiovascolari maggiori, in particolare edema polmonare acuto ricorrente, a rapido esordio (“flash”)
· Piccolo rene unilaterale (asimmetria ecografica delle dimensioni renali di circa 1,5-2 cm)
· Lesioni aterosclerotiche carotidee, coronariche o periferiche
· Insufficienza renale (acuta o cronica) in seguito all’uso di ACE-inibitori
· Insufficienza renale (acuta o cronica) non giustificata da altre patologie
· Ipertensione grave (PAD > 120 mmHg) con insufficienza renale o refrattaria ad un trattamento aggressivo (particolarmente in
soggetto fumatore e/o con evidenza di arteriopatia occlusiva)
· Ipertensione accelerata-maligna
· Ipertensione con aumento recente della creatinina, sia inspiegato che indotto reversibilmente da un ACE-inibitore
· Ipertensione da moderata a grave, con riscontro occasionale di asimmetria delle dimensioni renali
Esame obiettivo
· Soffio addominale
· Reperti suggestivi di arteriopatia carotidea o periferica
· Severa retinopatia
Esami di laboratorio
· Ipopotassiemia con potassiuria elevata, Proteinuria, Attività reninica elevata

Nefro-Uropatia ostruttiva
• Presenza di un’ostruzione che impedisce il
normale deflusso dell’urina prodotta dal
rene
• L’ostacolo porta a progressivo ristagno e
quindi dilatazione delle strutture calicopieliche
e/o ureterali poste a monte
dell’ostacolo.

PRINCIPALI SINDROMI IN NEFRO- NEFRO
UROLOGIA
• Insufficienza renale acuta
• Insufficienza renale cronica
• Infezioni del rene e delle vie urinarie
• Anomalie urinarie asintomatiche
(ematuria, proteinuria, piuria)
• Sindrome nefrosica
• Ipertensione
• Ostruzioni del tratto urinario

Indicazioni cliniche
Studio della funzionalità renale in pz affetti da malattie che
danneggiano il parenchima renale o sottoposti a terapie
nefrotossiche
D.D dell’ipertensione nefrovascolare
Uropatia ostruttiva:
- d.d fra semplice dilatazione ed ostruzione delle vie
escretici renali
- Follow-up dei pz in terapia conservativa o dopo
intervento correttivo
Studio morfo-funzionale delle malformazioni renali
Trapianto renale
Nefro-uropatie pediatriche

Radiofarmaci glomerulari
Molecola ideale inulina che però non è
disponibile come radiofarmaco.
51Cr-EDTA non adatto per immagini con gamma
camera.
125I-iotalamato non adatto per immagini con
gamma camera
99mTC-DTPA (acido dietilene-triaminopentacetico)

Radiofarmaci tubulari
• 131I-Hippuran (Ortoiodoippurato)
• 123I-hippuran (Ortoiodoippurato)
• 99mTC-MAG3
99mTC MAG3 (mercaptoacetiltriglicina
mercaptoacetiltriglicina)

Elaborazione dei dati ottenuti
• Sulle immagini cosi ottenute vengono
disegnate delle aree di interesse (ROI),
cioè determinate regioni che si intende
valutare separatamente dalle restanti
componenti delle immagini: ROI su aorta
addominale, reni o parti di essi (corticale,
calici, bacinetti) e background.
• Si inseriscono i dati riferiti al conteggio sui
due prelievi ematici effettuati.

Informazioni ottenute
• Calcolo della funzionalità funzionalit renale relativa
• Calcolo della velocità di filtrazione
glomerulare o del “Tubular Tubular extraction rate” rate
(TER) separatamente per ciascun rene
• Valutazione di eventuali ostacoli o ritardi
escretori

Test diuretico
Si utilizza Furosemide alla dose di 0.5-1 mg/Kg
nel bambino e 20-40mg nell’adulto:
Azione sulla branca ascendente dell’ansa di Henle(blocco
riassorbimento attivo di sodio e cloro) e su tubulo contorto
prossimale (ridotto assorbimento di acqua) con
aumento del volume di urina prodotta Risposta
renale allo stimolo dopo circa 15’
Risposta renale allo stimolo dopo circa 15’

Fattori che possono influenzare il test
Funzionalità Funzionalit renale
renale: nelle prime 4-6 settimane di vita risposta non
prevedibile per non completo sviluppo renale
Idratazione:insufficiente Idratazione
idratazione puo’ ridurre la risposta alla furosemide
Disordini tubulari
tubulari (necrosi tubulare acuta, S.di Fanconi..) rendono
inefficace il test
Volume e compliance del sistema collettore
del sistema collettore: se molto dilatato
puo’ non essere sufficiente al lavaggio delle vie escretrici anche in presenza
di semplice stasi, addirittura la furosemide puo’ determinare ulteriore
dilatazione
Effetto della vescica: vescica una vescica piena puo’ rallentare il deflusso
dell’urina a monte
Dilatazione dell’uretere
dell
uretere: se ostruzione in sede medio-distale dell’uretere
dilatato il deflusso puo’ essere normale da rene e pelvi, ma si accumula nel
tratto ureterale a monte, si puo’ valutare curva attività-tempo sull’uretere.