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Il solo massaggio cardiaco<br />

è ottimale nei pazienti <strong>in</strong> arresto cardiaco?<br />

The European Cardiologist Journal By Fax Vol 12 N.46-11/06/2007<br />

La rianimazione cardiopolmonare (RCP) da parte degli astanti migliora le possib<strong>il</strong>ità di sopravvivenza<br />

nei pazienti <strong>in</strong> arresto cardiaco; tuttavia esso è effettuato <strong>in</strong> meno di un terzo dei pazienti<br />

che perdono conoscenza. Secondo Nagao e Coll., una delle barriere pr<strong>in</strong>cipali per gli astanti<br />

che effettuano una RCP è la loro r<strong>il</strong>uttanza a <strong>in</strong>traprendere la vent<strong>il</strong>azione bocca a bocca, <strong>in</strong><br />

parte a causa del timore di trasmissione di malattie <strong>in</strong>fettive e della complessità della tecnica di<br />

RCP come viene attualmente <strong>in</strong>segnata. Nagao e Coll. hanno effettuato uno studio osservazionale,<br />

prospettico e multicentrico, dei pazienti che avevano avuto un arresto cardiaco extra-ospedaliero<br />

nei quali, al momento dell’arrivo sul posto, i paramedici avevano potuto valutare la tecnica<br />

di rianimazione effettuata dalle persone presenti.<br />

Un totale di 4068 pazienti adulti che avevano sofferto di un arresto cardiaco extraospedaliero<br />

sono stati <strong>in</strong>clusi nello studio SOS-KANTO. Di questi 439 (11%) avevano avuto rianimazione<br />

solo cardiaca da parte degli astanti, 712 (18%) erano stati sottoposti a RCP convenzionale con<br />

massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca da parte degli astanti, e 2917 (72%) non<br />

erano stati rianimati. L’end po<strong>in</strong>t primario dello studio SOS-KANTO era l’outcome neurologico<br />

favorevole 30 giorni dopo l’arresto cardiaco, def<strong>in</strong>ito come categoria 1 di performance cerebrale<br />

Glasgow-Pittsburgh (buona performance) o 2 (disab<strong>il</strong>ità lieve) su di una scala di 5 categorie.<br />

Percentuale di pazienti con outcome neurologico favorevole a 30 giorni<br />

Tipo di paziente Rianimazione solo cardiaca RCP convenzionale<br />

Con apnea 6,2 % (24 / 389) 31,1% (20 / 639)<br />

Con FV o TV senza polso 19,4% (24 / 124) 11,2% (23 / 205)<br />

In cui la rianimazione era<br />

<strong>in</strong>iziata entro 4 m<strong>in</strong>uti<br />

FV=Fibr<strong>il</strong>lazione ventricolare<br />

TV=tachicardia ventricolare<br />

10,1% (23 / 227) 5,1 % (18 / 351),<br />

Lo studio SOS-KANTO ha dimostrato che qualsiasi tipo di rianimazione si accompagnava a<br />

una maggiore probab<strong>il</strong>ità di avere outcome neurologico favorevole a 30 giorni rispetto alla totale<br />

assenza di rianimazione .<br />

La proporzione dei pazienti che raggiungevano un outcome neurologico favorevole a 30 giorni<br />

era del 5,% nel gruppo di pazienti rianimati contro <strong>il</strong> 2,2% nel gruppo senza rianimazione.<br />

(P

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