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Giornale Italiano di Cardiologia Pratica - It J Practice Cardiol Dicembre 2007-Marzo 2008<br />
Figura 4: Esperienza condotta presso <strong>il</strong> Centro di Malattie Infettive di Bologna dall’anno 2001. Confronto tra dieta ed esercizio fisico<br />
personalizzati, e trattamento farmacologico con fibrati oppure con acidi grassi pol<strong>in</strong>saturi omega-3 (PEE), nella gestione dell’iperlipidemia<br />
HIV-relata ed HAART-associata <strong>in</strong> 156 pazienti, seguiti f<strong>in</strong>o a 18 mesi di follow-up [16].<br />
b<strong>il</strong>i a seguito di terapia con fibrati [15, 16].<br />
Le attuali raccomandazioni per la scelta farmacologica<br />
<strong>in</strong>iziale nel management della dislipidemia <strong>in</strong> corso di<br />
<strong>in</strong>fezione da HIV trattata con terapia antiretrovirale<br />
sono brevemente s<strong>in</strong>tetizzate nella Tabella 2.<br />
Nel complesso, i benefici derivanti da un trattamento<br />
aggressivo della dislipidemia e delle alterazioni metaboliche<br />
ad essa correlate non possono non essere controb<strong>il</strong>anciati<br />
dai rischi <strong>in</strong>siti nella somm<strong>in</strong>istrazione di ulteriori<br />
medicamenti per periodi di tempo prolungati,<br />
nelle potenziali <strong>in</strong>terazioni farmacologiche sfavorevoli, e<br />
nell’aumento del “carico” farmacologico totale (che<br />
f<strong>in</strong>isce con <strong>il</strong> nuocere sulle attitud<strong>in</strong>i di aderenza del<br />
paziente a regimi oggettivamente complessi, da cont<strong>in</strong>uare<br />
per periodi prolungati). Da questo punto di vista,<br />
un <strong>in</strong>tervento “nutrizionale” quale quello operato con<br />
acidi grassi pol<strong>in</strong>saturi omega-3 per l’ipertrigliceridemia,<br />
eventualmente associato alla terapia farmacologica<br />
con stat<strong>in</strong>e <strong>in</strong> caso di coesistenza di ipercolesterolemia,<br />
sembra rappresentare l’approccio più ragionevole<br />
e giustificato <strong>in</strong> uno scenario così complesso, quale<br />
quello della gestione farmacologica complessiva dell’<strong>in</strong>fezione<br />
da HIV.<br />
66<br />
RUOLO DEGLI ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA-<br />
3 NEL TRATTAMENTO COADIUVANTE DELLA DISLI-<br />
PIDEMIA, DEL DANNO CARDIOVASCOLARE E DELLA<br />
MALATTIA METABOLICA<br />
Introduzione e generalità<br />
Gli acidi grassi pol<strong>in</strong>saturi a catena lunga (omega-3)<br />
hanno un r<strong>il</strong>evante ruolo nutrizionale e metabolico nell’apporto<br />
dietetico, ai f<strong>in</strong>i dell’omeostasi degli acidi<br />
grassi, ma anche per la prevenzione e per <strong>il</strong> trattamento<br />
di diversi disord<strong>in</strong>i patologici. In campo cardiovascolare,<br />
ne è stata autorevolmente dimostrata la capacità di<br />
migliorare un pattern lipidico patologico, agendo <strong>in</strong><br />
particolare sull’ipertrigliceridemia, ed <strong>in</strong> m<strong>in</strong>or misura<br />
anche sull’ipercolesterolemia LDL [42-49]. Tenendo<br />
conto della potenziale tossicità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca di tutte le<br />
comb<strong>in</strong>azioni stat<strong>in</strong>e-fibrati, (pr<strong>in</strong>cipalmente a carico<br />
del muscolo scheletrico e del fegato), a fronte di una<br />
dislipidemia mista (ipercolesterolemia associata ad ipertrigliceridemia),<br />
che necessiti di terapia con stat<strong>in</strong>e, gli<br />
acidi grassi omega-3 rappresentano praticamente l’uni-