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(Kewuri), ci si mette l'uva, si pigia, si fa fermentare ed <strong>in</strong><br />

primavera si travasa la parte liquida <strong>in</strong> un recipiente<br />

analogo sempre <strong>in</strong>terrato e chiuso con un tappo di<br />

legno di quercia.<br />

Il primogenito del barrique era nato!<br />

Il primo Kewuri di cui si ha notizia è stato scoperto nel<br />

1996 a Tepe (Iran) da un gruppo di archeologi toscani<br />

e risale al 5100 a.C.<br />

La viticoltura si diffuse col tempo dal Caucaso-<br />

Mesopotamia alle coste del Mar Nero e qu<strong>in</strong>di all’Egitto<br />

ed alle Coste Mediterranee (comunque la produzione<br />

della birra proveniente dalla fermentazione dei cereali<br />

pare abbia preceduto quella del v<strong>in</strong>o).<br />

Anche la Bibbia descrive l’orig<strong>in</strong>e del v<strong>in</strong>o, nel nono<br />

capitolo della Genesi: dopo <strong>il</strong> D<strong>il</strong>uvio Universale Noè,<br />

(10^generazione dopo Adamo) “che era agricoltore,<br />

pr<strong>in</strong>cipiò a lavorare la terra ed a piantare una vigna”..<br />

Col frutto della vite Noè fece <strong>il</strong> v<strong>in</strong>o, lo bevve, si ubriacò<br />

e si addormentò nudo nella sua tenda, dove fu visto<br />

dal figlio Cam che non mostrò <strong>il</strong> giusto rispetto ridendo<br />

di lui <strong>in</strong>sieme ai fratelli (come mostra Andrea Pisano <strong>in</strong><br />

una delle formelle del Battistero di Firenze).<br />

Al risveglio Noè maledì non Cam ma suo figlio<br />

Canaan (“Maledizione dei Cananiti”).<br />

La storia assegna a Noè <strong>il</strong> compito di ripopolare la<br />

terra di viti; la vite è <strong>il</strong> simbolo dell'Antico testamento, <strong>il</strong><br />

simbolo profetico del Cristo che dovrà venire: nel<br />

Vecchio testamento <strong>il</strong> v<strong>in</strong>o viene citato 650 volte.<br />

In Egitto la viticoltura raggiunse livelli di attenzione e<br />

di perfezione <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>i, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di coltivazione,<br />

che dal punto di vista tecnico (le sbarre trasversali per<br />

la pigiatura; <strong>il</strong> torchio a sacco per la spremitura; la sifonatura<br />

per i travasi; <strong>il</strong> tappo d'arg<strong>il</strong>la per la chiusura<br />

def<strong>in</strong>itiva delle anfore; la etichettatura con tutte le notizie<br />

relative al v<strong>in</strong>o prodotto, esattamente come si<br />

dovrebbe fare oggi).<br />

Gli egiziani (Faraone NEMES NARMIER I° 3.100 a. C.)<br />

erano più che esperti viticultori ed una delle prime<br />

parole ad essere decifrate dalla scrittura con geroglifici<br />

è "OEREP" che vuol dire appunto "v<strong>in</strong>o" .<br />

Il v<strong>in</strong>o è bevanda e farmaco: per oltre 2000 anni è<br />

stato l'unico antisettico usato per dis<strong>in</strong>fettare le ferite e<br />

per rendere potab<strong>il</strong>e l'acqua da bere. Da Ippocrate a<br />

Cicerone, passando per Galeno, Asclepiade, Platone e<br />

San Paolo, molti grandi studiosi hanno enunciato le rare<br />

e salvatrici doti di questa bevanda.<br />

Il v<strong>in</strong>o trova spazi sociali, culturali, religiosi ed economici<br />

importanti sia nella cultura greca che <strong>in</strong> quella lat<strong>in</strong>a<br />

(<strong>il</strong> v<strong>in</strong>o è <strong>il</strong> card<strong>in</strong>e dei culti dionisiaci prima e di<br />

Bacco poi): lo sv<strong>il</strong>uppo della Roma imperiale ne diffonde<br />

la conoscenza <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> mondo allora abitato.<br />

L’Italia, <strong>in</strong> particolare, sotto l'impulso e la conquista<br />

territoriale dei fenici, dei cartag<strong>in</strong>esi, dei greci e dei<br />

romani diviene la terra del v<strong>in</strong>o "ENOTRIA".<br />

Nel Nuovo testamento <strong>il</strong> primo miracolo che fa Gesù<br />

è la trasformazione dell'acqua <strong>in</strong> v<strong>in</strong>o alle nozze di Cana.<br />

Nell'Ultima Cena <strong>il</strong> v<strong>in</strong>o si identifica con <strong>il</strong> sangue di<br />

Cristo, versato per la salvezza del genere umano.<br />

53<br />

Dopo la caduta dell'impero romano (476 dopo<br />

Cristo) è la chiesa che tutela la cultura/coltura del v<strong>in</strong>o.<br />

Come esempio citiamo due famosissime Abbazie del<br />

nord (per non far torto a nessuno <strong>in</strong> Toscana: l’Abbazia<br />

di Novacella (1142) celebre centro Agost<strong>in</strong>iano vic<strong>in</strong>o a<br />

Bressanone, dove si coltivano tuttora eccellenti uve<br />

bianche da cui derivano famosi v<strong>in</strong>i come Sylvaner,<br />

Gewurztram<strong>in</strong>er etc., e l’Abbazia di San Colombano<br />

(614) vic<strong>in</strong>o a Piacenza, sede di una delle più grandi<br />

biblioteche del Medioevo (che ha ispirato Umberto Eco<br />

per <strong>il</strong> suo romanzo Il nome della Rosa) dove i novizi, per<br />

essere accettati e divenire monaci, dovevano, oltre che<br />

avere fede, possedere nozioni di agricoltura.<br />

Il “buon v<strong>in</strong>ello bianco mordace e frizzante” famoso<br />

prodotto delle coll<strong>in</strong>e bolognesi deriva appunto dall’uva<br />

pignoletta prodotta, selezionata e migliorata da<br />

questi monaci-agricoltori medioevali.<br />

In un periodo di <strong>in</strong>vasioni barbariche le abbazie difendevano<br />

e preservavano non solo la cultura cristiana ma<br />

anche la coltura della vite e la cultura del v<strong>in</strong>o!<br />

Il rientro nelle città, seconda metà del Medioevo, dà<br />

<strong>in</strong>izio all’era moderna del v<strong>in</strong>o. Il passaggio dal feudalesimo<br />

ad un nuovo sistema economico apre nuovi tipi di<br />

rapporto tra contad<strong>in</strong>i e proprietari terrieri e nuove<br />

forme commerciali (nascono le prime fiere del v<strong>in</strong>o); i<br />

nuovi rapporti europei (specie tra Spagna ed Impero<br />

Asburgico) provocano un rapidissimo e proficuo <strong>in</strong>terscambio<br />

e sv<strong>il</strong>uppo.<br />

Nascono i dist<strong>il</strong>lati di v<strong>in</strong>o (probab<strong>il</strong>mente provenienti<br />

dal mondo mediorientale, visto che alambicco è parola<br />

araba), nuovi tipi di v<strong>in</strong>o (tra i più significativi porto<br />

e champagne) e nuovi metodi e tecnologie per la conservazione<br />

e l’<strong>in</strong>vecchiamento (nel XVII secolo si diffondono<br />

le bottiglie di vetro col tappo di sughero, peraltro<br />

già conosciute dai romani). Inf<strong>in</strong>e <strong>il</strong> Nuovo Mondo nel<br />

XIX secolo ci manda nuovi vitigni resistenti alla f<strong>il</strong>lossera<br />

ed anche la cultura del v<strong>in</strong>o passito.<br />

E siamo arrivati ai giorni nostri, era dei v<strong>in</strong>i a denom<strong>in</strong>azione<br />

geografica protetta, controllata e garantita,<br />

dove <strong>il</strong> problema non è solo produrre v<strong>in</strong>o buono, ma<br />

difenderlo dalle adulterazioni e dalle sofisticazioni.<br />

In conclusione possiamo dire che comunque lungo<br />

l'arco dei secoli <strong>il</strong> v<strong>in</strong>o è sempre stato legato allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

della cultura ed è stato presente <strong>in</strong> moltissime manifestazioni<br />

artistiche f<strong>in</strong>o al giorno d'oggi. (1)<br />

Cos’è <strong>il</strong> V<strong>in</strong>o?<br />

C. Poli, C. Fernandez, A. Panconesi, N. Mondani V<strong>in</strong>o, cuore ed endotelio<br />

Il v<strong>in</strong>o contiene oltre 600 componenti, molti dei quali<br />

però <strong>in</strong> quantità m<strong>il</strong>lesimale. Il 70-80 % è acqua, <strong>il</strong> 7-18<br />

% alcool et<strong>il</strong>ico (etanolo) ed <strong>il</strong> 5-12% glicerolo (ecco<br />

perché <strong>il</strong> v<strong>in</strong>o ghiaccia a temperatura <strong>in</strong>feriore a quella<br />

dell’acqua!). Ci sono poi acidi organici, (tartarico, malico,<br />

citrico, succ<strong>in</strong>ico, acetacetico, formico…), m<strong>in</strong>erali<br />

(calcio, ferro, rame, s<strong>il</strong>icio, magnesio, sodio, potassio),<br />

tante vitam<strong>in</strong>e (vitam<strong>in</strong>a PP, meso<strong>in</strong>isitolo e vitam<strong>in</strong>a C<br />

ad alte dosi ed anche, a dosi m<strong>in</strong>ori, la A e la E, l’acido

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