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Giornale Italiano di Cardiologia Pratica - It J Practice Cardiol Dicembre 2007-Marzo 2008<br />
cost/effectiveness non ha molto senso identificare <strong>il</strong><br />
paziente non-responder dopo che è stato impiantato <strong>il</strong><br />
device; ogni sforzo deve essere fatto per una corretta<br />
identificazione prima, per poter ridurre <strong>il</strong> numero di<br />
impianti non appropriati e probab<strong>il</strong>mente anche <strong>il</strong> numero<br />
di non-responder (attualmente un terzo circa delle varie<br />
casistiche). Dobbiamo cont<strong>in</strong>uare a basarci sul solo criterio<br />
elettrocardiografico oppure dobbiamo sottoporre<br />
tutti i pazienti candidati alla CRT ad altre <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i che<br />
permettano una migliore caratterizzazione dell’as<strong>in</strong>cronia,<br />
anche se lunghe e costose? Che valore dare alla valutazione<br />
ecocardiografica dell’as<strong>in</strong>cronia meccanica? Una<br />
risposta la possiamo trovare nelle conclusioni del trial<br />
PROSPECT, comunicate nel 2007 (13): la durata del QRS<br />
rimane <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>cipale criterio di identificazione di as<strong>in</strong>cronia<br />
per la selezione dei pazienti candidati a CRT (pur con<br />
tutti i limiti r<strong>il</strong>evati); nessun parametro ecocardiografico<br />
di as<strong>in</strong>cronia meccanica può al momento migliorare la<br />
selezione di questi pazienti. Il trial PROSPECT (Predictors<br />
of response to cardiac resynchronization therapy) era stato<br />
disegnato proprio per identificare i parametri ecocardiografici<br />
di as<strong>in</strong>cronia e valutare la loro capacità nel predire<br />
la risposta alla CRT (14).<br />
Il problema ha anche un altro <strong>in</strong>teressante aspetto.<br />
Poiché l’as<strong>in</strong>cronia meccanica può essere presente <strong>in</strong><br />
assenza di as<strong>in</strong>cronia elettrica, come comportarsi con<br />
quei pazienti con disfunzione del ventricolo s<strong>in</strong>istro,<br />
durata del QRS normale e segni ecocardiografici di as<strong>in</strong>cronia<br />
meccanica? Alcuni studi non controllati di piccole<br />
dimensioni (118 pazienti <strong>in</strong> totale) suggeriscono che<br />
anche questi pazienti possano trarre beneficio dalla CRT<br />
sia come miglioramento dei s<strong>in</strong>tomi sia come reverse<br />
remodel<strong>in</strong>g (15, 16). Questi dati non sono stati confermati<br />
dal trial RETHINQ Cardiac resynchronization therapy<br />
<strong>in</strong> patients with heart fa<strong>il</strong>ure and narrow QRS (17), studio<br />
policentrico randomizzato a doppio cieco, che ha<br />
reclutato 172 pazienti con <strong>in</strong>dicazione standard all’applicazione<br />
del defibr<strong>il</strong>latore, scompenso cardiaco ischemico<br />
e non-ischemico, FE