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OR 95% CI<br />

Mortalità da ogni causa 0.71 0.58-0.87<br />

Mortalità cardiaca 0.62 0.46-0.83<br />

Morte improvvisa 0.75 0.45-1.18<br />

Ospedalizzazioni 0.48 0.37-0.61<br />

Tabella 2: Paragone CRT vs terapia medica ottimale (20). Gli<br />

odds ratio dimostrano una dim<strong>in</strong>uzione significativa<br />

delle ospedalizzazioni, della mortalità per tutte le<br />

cause e della mortalità cardiaca non improvvisa. La<br />

riduzione della morte improvvisa non è significativa.<br />

associato al defibr<strong>il</strong>latore (CRT-D). L’obiettivo primario è<br />

stato raggiunto: riduzione significativa del 20% della<br />

mortalità da tutte le cause più le ospedalizzazioni da<br />

tutte le cause. E’ stata r<strong>il</strong>evata <strong>in</strong>oltre una riduzione<br />

significativa del 36% della mortalità da ogni causa nel<br />

gruppo CRT-D; anche nel gruppo CRT la mortalità da<br />

ogni causa si riduceva ma non <strong>in</strong> modo significativo<br />

(questi ultimi dati sono da valutare con cautela: si tratta<br />

di endpo<strong>in</strong>t secondari e di analisi di sottogruppo).<br />

Il CARE-HF (sponsorizzato dalla Medtronic) pubblicato<br />

nel 2005, ha arruolato <strong>in</strong> 82 centri europei 813<br />

pazienti con scompenso cardiaco <strong>in</strong> classe NYHA III-IV,<br />

con FE _ 120 msec (per valori<br />

compresi tra 120 e 149 msec erano previsti anche criteri<br />

ecocardiografici di as<strong>in</strong>cronia ventricolare); <strong>il</strong> followup<br />

medio è stato di 29.4 mesi. Non sono stati impiantati<br />

defibr<strong>il</strong>latori. L’endopo<strong>in</strong>t primario è stato raggiunto:<br />

riduzione del 37% della mortalità da tutte le cause<br />

più le ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari maggiori,<br />

<strong>in</strong>dipendentemente dall’etiologia dello scompenso<br />

(ischemica o non-ischemica). E’ stato raggiunto<br />

anche l’endpo<strong>in</strong>t secondario costituito dalla riduzione<br />

significativa (del 37%) della mortalità da tutte le cause.<br />

Nel 2006 è stata pubblicata la CARE-HF trial extension<br />

phase, cioè i dati relativi a un follow-up medio di 3<br />

anni dei pazienti del trial: la mortalità per tutte le<br />

cause nel gruppo CRT è del 24.7% (<strong>in</strong>cidenza: 7.9%<br />

per anno), nel gruppo trattato con sola terapia medica<br />

è del 38.1% (<strong>in</strong>cidenza: 12.2% per anno). I benefici<br />

offerti dalla CRT cont<strong>in</strong>uano dunque nel follow-up.<br />

La riduzione della mortalità dipende dalla riduzione sia<br />

delle morti per scompenso (3 vs 5.1% per anno) sia<br />

delle morti improvvise (2.5 vs 4.3% per anno) (17). La<br />

sola CRT può dunque ridurre anche la morte improvvisa.<br />

3. Review sistematiche e registri osservazionali.<br />

Questi dati sono stati confermati da una review sistematica<br />

del 2007 che ha analizzato 14 trial randomizzati<br />

(4420 pazienti) per valutare l’efficacy della CRT e 106<br />

studi osservazionali (9209 pazienti) per valutarne l’effectiveness<br />

(18). In l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong>glese <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e efficacy <strong>in</strong>dica<br />

23<br />

E. Enia La ris<strong>in</strong>cronizzazione cardiaca. III° I benefici<br />

OR 95% CI<br />

Mortalità da ogni causa 0.65 0.49-0.85<br />

Mortalità cardiaca 0.73 0.47-1.11<br />

Morte improvvisa 0.44 0.23-0.86<br />

Ospedalizzazioni 0.59 0.49-0.70<br />

Tabella 3: Paragone CRT-D vs terapia medica ottimale (20). Gli<br />

odds ratio dimostrano una dim<strong>in</strong>uzione significativa<br />

delle ospedalizzazioni, della mortalità globale e della<br />

morte improvvisa. La riduzione della mortalità cardiaca<br />

non improvvisa non è significativa.<br />

l’efficacia teorica valutata col trial, <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e effectiveness<br />

<strong>in</strong>dica l’efficacia pratica realizzab<strong>il</strong>e e sostenib<strong>il</strong>e<br />

nel lavoro cl<strong>in</strong>ico del mondo reale, che è alquanto<br />

diverso dal mondo del trial (i pazienti sono più anziani,<br />

hanno più comorbidità, gli impianti sono fatti da medici<br />

meno esperti ecc.). In questa review la riduzione delle<br />

ospedalizzazioni è del 37% (95% CI: 7-57%); la riduzione<br />

della mortalità per tutte le cause è del 22% (95% CI:<br />

9-33%). L’effetto della CRT sulla mortalità è già evidente<br />

dopo 6 mesi di trattamento ma diventa maggiore nei<br />

trial con follow-up più lungo. Non ci sono differenze di<br />

mortalità tra CRT e CRT-D.<br />

Nel 2007 sono stati pubblicati i dati del registro<br />

MILOS sull’outcome di 1303 pazienti consecutivi con<br />

scompenso cardiaco (ischemico e non-ischemico), terapia<br />

medica ottimale e CRT (44%) o CRT-D (56%),<br />

seguiti <strong>in</strong> 4 centri europei (19). Endopo<strong>in</strong>t primario era<br />

la sopravvivenza libera da eventi (mortalità per tutte le<br />

cause, trapianto cardiaco urgente, impianto di device<br />

per assistenza meccanica). Dopo un anno sopravviveva<br />

senza eventi <strong>il</strong> 92% dei pazienti (95% CI: 91-94); dopo<br />

5 anni <strong>il</strong> 56% (95% CI: 48-64). L’associazione del defibr<strong>il</strong>latore<br />

non determ<strong>in</strong>ava significativa dim<strong>in</strong>uzione<br />

della mortalità ma era associata a una significativa protezione<br />

contro la morte improvvisa (gruppo CRT-D: 2<br />

morti improvvise su 726 pazienti, cioè 0.14% per anno;<br />

gruppo CRT: 34 morti improvvise su 572 pazienti, cioè<br />

3.1% per anno).<br />

4. Paragoni possib<strong>il</strong>i: CRT vs terapia medica ottimale;<br />

CRT-D vs terapia medica ottimale; CRT vs CRT-D.<br />

Da una meta-analisi dei 5 pr<strong>in</strong>cipali trial randomizzati<br />

sull’argomento (tabella 1) sono possib<strong>il</strong>i 3 paragoni<br />

(20):<br />

1. CRT vs terapia medica ottimale, comb<strong>in</strong>ando i dati<br />

di MUSTIC SR (1), MIRACLE (2), COMPANION<br />

(15) e CARE-HF (16), per un totale di 2320 pazienti;<br />

2. CRT-D vs terapia medica ottimale, comb<strong>in</strong>ando i<br />

dati di CONTAK CD (4) e COMPANION (15) per<br />

un totale di 1485 pazienti;<br />

3. CRT vs CRT-D, valutab<strong>il</strong>e soltanto con i dati del

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