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La vite, l'uva e il vino_seconda parte.pdf - Iissmussomeli.it

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stata eliminata per evaporazione gran <strong>parte</strong> dell’acqua. In media, da 100 kg d’uva fresca si possono<br />

ottenere 60 kg d’uva appass<strong>it</strong>a, sufficienti a produrre 25-30 kg di <strong>vino</strong>.<br />

L’appassimento dell’uva può avvenire sulle piante oppure, dopo la vendemmia, disponendo<br />

l’uva su graticci o appesa a f<strong>il</strong>i tesi al sole o in essiccatoi ad aria forzata. Nei locali d’appassimento<br />

si sv<strong>il</strong>uppa fac<strong>il</strong>mente sull’uva la Botr<strong>it</strong>ys cinerea (in questo caso muffa nob<strong>il</strong>e) con conseguente<br />

diminuzione di molti acidi e produzione di nuovi composti, tra cui glicerina. L’appassimento può<br />

durare fino a novembre-dicembre in alcune zone e fino a febbraio-marzo in altre.<br />

Dopo l’ammostamento, la fermentazione alcolica inizia e procede lentamente per 2 o 3 mesi,<br />

alla presenza delle bucce solo fino a che si sia formato <strong>il</strong> 7-8 % d’alcol, per lim<strong>it</strong>are la cessione dei<br />

tannini.<br />

Al termine della fermentazione si esegue la svinatura, travasando <strong>il</strong> <strong>vino</strong> nuovo in piccole botti<br />

(barique, caratelli). Queste non devono essere chiuse ermeticamente, per consentire l’usc<strong>it</strong>a<br />

dell’anidride carbonica; solo dopo un anno si potranno chiudere con un tappo di sughero, lasciando<br />

che si compiano i lentissimi processi di maturazione e affinamento che dureranno almeno per 3-5<br />

anni.<br />

I vini pass<strong>it</strong>i sono ricchi d’alcol e in genere sono anche dolci.<br />

Vino dolce<br />

Un <strong>vino</strong> è defin<strong>it</strong>o “amab<strong>il</strong>e” quando contiene da 12 a 45 g/l di zucchero, e “dolce” se supera <strong>il</strong><br />

lim<strong>it</strong>e dei 45 g/l. <strong>La</strong> produzione di tali vini non implica difficoltà particolari, ma non è altrettanto<br />

fac<strong>il</strong>e assicurarne la stab<strong>il</strong><strong>it</strong>à e impedire che lo zucchero, con <strong>il</strong> passare del tempo, sia lentamente<br />

trasformato in alcol.<br />

Il grado di dolcezza desiderato si può ottenere con opportune aggiunte di mosto concentrato o<br />

f<strong>il</strong>trato dolce. Tuttavia <strong>il</strong> metodo più usato è quello della f<strong>il</strong>trazione del mosto originale ripetuta<br />

parecchie volte, lasciando che la fermentazione ricominci di volta in volta più lenta e più debole,<br />

per poi interromperla quando si sia formata la quant<strong>it</strong>à minima d’alcol richiesta dalla legge, pari ai<br />

3/5 del grado alcolico ottenib<strong>il</strong>e.<br />

<strong>La</strong> fermentazione alcolica può, quindi, essere interrotta con ripetute f<strong>il</strong>trazioni o anche con la<br />

pastorizzazione. Anche l’alcol aggiunto in grandi quant<strong>it</strong>à impedisce la fermentazione dello<br />

zucchero nel <strong>vino</strong> imbottigliato, mantenendone la dolcezza; i vini dolci con gradazione alcolica<br />

aumentata in questo modo (e compresa tra 16 e 22 gradi) sono i cosiddetti “vini liquorosi”.<br />

Un’inibizione analoga dei liev<strong>it</strong>i si può avere in un <strong>vino</strong> con forte gradazione alcolica naturale, che<br />

perciò rimarrà naturalmente dolce.<br />

<strong>La</strong> dolcezza del <strong>vino</strong> può inoltre essere stab<strong>il</strong>izzata mediante aggiunta d’acido sorbico, che<br />

inibisce i liev<strong>it</strong>i; invece l’anidride solforosa, nelle dosi consent<strong>it</strong>e dalla legge, non sempre riesce ad<br />

impedire del tutto i processi fermentativi <strong>seconda</strong>ri, che avvengono nel <strong>vino</strong> imbottigliato.<br />

Vino frizzante<br />

L’effervescenza dei vini frizzanti è data dall’anidride carbonica, che può essere prodotta in<br />

modo naturale o introdotta artificialmente.<br />

Il <strong>vino</strong> naturalmente frizzante si ottiene interrompendo la fermentazione del mosto quando solo<br />

una <strong>parte</strong> dello zucchero è stata trasformata in alcol, lasciando che <strong>il</strong> processo fermentativo continui<br />

lentamente nel <strong>vino</strong> imbottigliato: l’anidride carbonica prodotta in questa fase rimarrà imprigionata<br />

nelle bottiglie, da cui potrà uscire solo quando queste saranno stappate.<br />

Un altro sistema per rendere <strong>il</strong> <strong>vino</strong> frizzante consiste nel far rifermentare <strong>il</strong> <strong>vino</strong> aggiungendovi<br />

liev<strong>it</strong>i e mosto.<br />

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